La Festa Degli Statuti

La FESTA DEGLI STATUTI è cominciata nel 1996 per celebrare anche in questo modo il Millenario della prima notizia (996) pervenutaci sul castello alto-medievale di Fossato, quello di cui in cima al colle resta il rudere chiamato Roccaccio. La FESTA è dedicata agli Statuti medievali di Fossato, che sono tra i più antichi dell'Umbria e che furono formalmente pubblicati, dopo oltre un secolo di statuizione, domenica 13 maggio 1386, in un clima castellano senz'altro festoso Questi Statuti, è bene aggiunsero, con le loro regole semplici e sensate hanno retto la vita della gente per la maggior parte del secondo Millennio, essendo rimasti in auge fino all'inizio dell'Ottocento. È un primato di durata che la storia non vedrà mai più. E veniamo alla FESTA. Questa non vuole inventarsi niente ed ha invece l'ambiziosa pretesa di riproporre la vita fossatana del Medioevo, così come ce la tramandano gli Statuti stessi. Dunque niente sbandierate o giostre cervellotiche tanto per far festa, ma la semplicità e la povertà dei nostri antenati montanari e contadini, che in parte furono mercanti e artigiani e, talora, anche uomini di legge o di lettere.
Ecco, perciò nella FESTA le figure due-trecentesche del Vicario, del baiulo, del berroviere ecc., riferite dagli Statuti, e non altre: ecco il buio illuminato da torce e lucerne e talora dal grande "focaraccio", ecco la carbonaia e il calcinaio, ecco il mercato fuori delle mura e cioè davanti alla chiesa di S. Benedetto, ecco certi animali e certi attrezzi di lavoro, certi abbigliamenti per i due sessi, certi alimenti e modi di cucinarli, ecco le Laudi che si cantavano all'alba nelle chiese, ecco monaci, abbadesse, notai, statutari, tavernieri, beccai, fornai, tessitori, pellegrini, ed altri "viatores".,. insomma tutto il mondo di allora, rigorosamente documentato. La FESTA, che si svolge in tré giorni l'ultimo dei quali è sempre la seconda domenica di maggio, in un sabato di aprile ripropone anche, sempre conmodalità medievali, l'Arenga o adunanza dei capifamiglia maschi del territorio comunale, per la rituale elezione delle autorità del castello che, detto per inciso, duravano in carica sei mesi e alla fine ne rendevano severamente conto; dopo l'Arenga, c'è un bel "focaraccio".
Certamente occorrerà qualche anno per perfezionare i tanti aspetti della FESTA, ma intanto il nostro castello ha già il patrimonio paesaggistico ed architettonico medievale a fargli da stupenda cornice, ha la documentazione storica necessaria a giustificarla, ha un primo gruppo di persone che se ne occupa volenterosamente ed ha quella centralità viaria che da qualunque direzione permetterà a chiunque dì raggiungere la FESTA stessa nel più rapido dei modi. (L, Galassi)

 


 Le Quattro Porte Del Castello  

     

 

Della Contrada della Portella fanno parte gli insediamenti di Fossato capoluogo(il castello), Borgo(il "Burgus" medievale) e tutte le ville storiche oramai scomparse.

Della Contrada della Porta del Serrone fanno parte la villa storica di Palazzolo e la frazione di Stazione.

Della Contrada della Porta del Castello fanno parte la villa storica di Colbassano e gli insediamenti di Osteria del Gatto e Colle.

Della Contrada della Portanova fanno parte le ville storiche di Purello e Ghea e la frazione di Collina.

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L'Arenga

 

 

 E' L'assemblea dei capifamiglia di tutto il territorio che ha il compitodi
eleggere le figure amministrative del Castello (ogni 6 mesi), o di approvare modifiche agli Statuti vigenti.
L'Arenga è convocata e presieduta dal Podestà in carica e gestita dal Vicario che è anche notaio del Podestà.
Le persone proposte a ricoprire le varie cariche amministrative vengono presentate ai votanti che dovranno esprimere il loro gradimento inserendo una fava nel bussolotto rosso (SI) o nero (NO); per essere eletto il candidato dovrà ottenere la maggioranza di due terzi dei votanti.
Questo metodo è utilizzato per la votazione di tutte le figure tranne che per i consiglieri di ogni singola porta i quali vengono nominati direttamente dai sindaci e sui quali l'assemblea per alzata di mano a maggioranza semplice ne approva l'elezione.


 Le Figure Storiche

 

 

 PODESTA': E' la carica più alta del Castello e viene nominato direttamente da Perugia.
La più importante funzione del Podestà è quella di nominare il Vicario e di controllarne responsabilmente l'operato.
Il podestà non era sempre presente nel Castello di Fossato in quanto esso percepiva un salario molto alto ed era circondato da molti servitori, tutti a carico del Comune, che non potendosi permettere tali spese, spesso supplicava Perugia per potervi rinunciare.

VICARIO: E' il magistrato con cui Perugia afferma costantemente il suo dominio sui castelli ad essa soggetti. Auesto però non avviene a Fossato che ottiene il privilegio di potersi scegliere e nominare il proprio Vicario.
Come già detto esso viene eletto dall'Arenga e rimane in carica per 6 mesi percependo un salario che non deve superare i 25 fiorini d'oro.
Egli è amministratore e supervisore generale di tutto ciò che avviene nel Castello: convoca Arenghe, provvede a far eleggere le altre figure del Castello di cui riceve personalmente il giuramento, può dare ordini a tutti, può mettere al bando, catturare, incarcerare. Inoltre si occupa dell'edilizia del Castello, del controllo del mercato domenicale e di moltissime altre attività.
Per motivi etici era proibito a tutti mangiare con esso o con i suoi familiari o di fargli regali.

CASTELLANO: In età pre-comunale provvedeva alla custodia del Castello e all'amministrazione della giustizia. Dal XIII sec. ovvero da quando Fossato diventa libero Comune, le sue funzioni sono di Guardiano della Rocca (Roccaccio) e di Locatario delle "Comunanze" ovvero le proprietà Perugine situate a Fossato.

SINDACO GENERALE: E' il sindaco del castello eed il più importante di tutti i sindaci.

SINDACI DI PORTA E CONSIGLIERI COMUNALI: Democraticamente eletti da tutto il territorio (donne escluse).

NOTAIO: O meglio notai, numerosi nel Medioevo fossatano e presenti in tante operazioni, talora all'aperto (piazze, orti ecc..).

STATUTARI: Coloro che, scelti tra i più saggi, redigono gli Statuti del libero Comune. Questa operazione è durata più di un secolo.

UN SINDACO: Per l'"hospitale" (per viandanti, diseredati ecc..).

UN SINDACO: Per i malefici (o crimini).

UN SINDACO: Per proteggere gli ufficiali comunali.

PRECONES o BANDITORE: Per i bandi da leggere in pubblico ecc...

BAIULO: Una specie di factotum comunale.

AMBASCIATORE: Un saggio scelto dal Comune per certe missioni.

PROCURATORE: Per affari fossatani a Perugia.

CAMERLENGO: Addetto alle finanze comunali.

"SAPIENS": Il saggio anziano a cui si ricorreva per consigli.

MASSARO: Addetto a qualcosa. A Fossato se ne vedono tre: per pane, strade, cassetta per lamentele.

"RATIONATORES": Contabili.

"TERMINATORES": Confinatori di terreni.

"COLLECTORES": Esattori delle tasse.

CAMPANARI: Guardie campestri.

BERROVIERI: Guardie civili.

"CUSTODES MONTIUM": Custodi dei monti e dei relativi beni, comandati da un "capitaneus".


 Programma dello svolgimento della festa
 

La Festa si svolge la seconda settimana del mese di Maggio.

 

Il seguente programma è quello inizialmente pensato dallo " Storico Luigi Galassi " e che differisce dal reale per alcune modifiche annualmente applicate a far fronte alle esigenze organizzative.

 

LE PROCEDURE DI VENERDI SERA : INIZIO DELLA " FESTA DEGLI STATUTI "

Ore 20:30 Suono a mano del campanone. Subito dopo, i 4 cortei si dirigono dalla propria porta alla piazza, guidati dai rispettivi sindaci ( seguiti dalle bandiere della porta) ma aperti ognuno da due bambini. Uno alla volta, nel seguente ordine:
- da sud PORTA del SERRONE con le sue bandiere di " Villa Palaçoli" e " Villa S.Martini "
- da ovest Porta del Castello con le sue bandiere di "Villa Colbassani " e " Villa Rancarum "
- da nord Porta Nova con le sue bandiere di " Villa S.Apolinaris" e "Villa Collalti - Villa Solescha - Villa Collis - Villa Ghee - Villa S.Crucis - Villa Pozzatori"
- da est Porta Portella con le sue bandiere di " Castrum Fossati - S.Johannis - Villa Bilingni - Villa S.Petri - Villa Vallis Ficuum - Villa Corteggii"

I CORTEI SI SISTEMANO SUI RISPETTIVI LATI DELLA PIAZZA

Mentre il dicitore sta parlando, c'è un'improvvisa irruzione " Di Streghe " che movimentano la piazza: Corrono qua e là, urlando e una di esse legge un testo illuminato da una torcia . Dopo di che urlando spariscono.
Il dicitore riprende la parola e dopo circa un minuto si apre la porta della loggia del Vicario, sulla quale appaiono nel seguente ordine e una alla volta, le figure elette nell'arenga di Aprile:
- Castellano , seguito dalle sue guardie
- Podestà , seguito dalla sua " familia "
- Vicario, seguito dalla sua "familia"
- Sindaci di Palazzolo, Colbassano, Purello, e quello generale del Castello, ognuno seguito dai propri consiglieri
- Le varie figure: Baiulo, Massari, Berrovieri, Campanari, Notai, Ambasciatore, ecc……
- I nove statutari

A questo punto sulla loggia rimasta vuota, preannunciato dal dicitore, sale il Podestà e subito dopo il Castellano con le sue guardie va a fargli una " mostra offitiali".
Quindi sulla loggia salgono anche il sindaco Generale ( con in mano una copia dei Vangeli) e il Vicario ( con in mano il rotolo del suo giuramento ), accompagnati da un Banditore e quest'ultimo legge solennemente il bando di apertura della FESTA degli STATUTI.
Dopo rullo di tamburi, il Banditore annuncia che il Vicario leggerà proprio giuramento cosa che questi fa con altrettanta solennità, toccando con le mani i Vangeli tenuti dal Sindaco Generale. Di nuovo tamburi e Applausi.Il Ba
nditore va poi sulle scalette lato est della piazza e annuncia che:
- Durante la Festa degli Statuti è abolito il cognome e al suo posto si userà come anticamente il patronimico .
- Stanno per esser lette da due donne di Fossato, alcune regole estratte dagli Statuti due-trecenteschi del Castello, tradotte in italiano dall'originale latino.
Lette le regole e suonati i tamburi, il Podestà comunica che.
- Da questo momento e fino a Domenica sera le 4 porte possono prendere in possesso dei loro locali storici, delle loro chiese e delle loro piazze, sotto la
responsabilità dei rispettivi sindaci.
- La festa prosegue nel Castello, ove si può anche assaggiare una cucina di tipo medievale.
- Aspetta tutti domattina ( Sabato ) alle ore 9:00 per le Laudi nella chiesa di S.Pietro.
- La giornata di domani Sabato si chiuderà col Grande " Focaraccio " alle ore 22:00 all'ingresso del Castello, sotto la Torre.
- Domenica mattina mercato di tipo medievale davanti alla chiesa di S.Benedetto - Santa messa e rito del Fidanzamento. Pomeriggio corteo storico per andare ad ascoltare l'annuncio della pubblicazione degli Statuti. Alle ore 21:00 un concerto di musiche e strumenti medievali in S.Sebastiano chiuderà tutta la festa.