Processione Storica del Venerdì Santo

 

 


 

 

 

 

 

 
NELL'ULTIMA CENA GESU' LAVA I PIEDI AI SUOI DISCEPOLI
Dal Vangelo secondo Giovanni (13,1.2.4-5.12-14)
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.

NELL'ULTIMA CENA GESU' CI DONA IL SACRAMENTO DEL SUO CORPO E DEL SUO SANGUE.
Dal Vangelo secondo Luca (22,14-15.19-20)
Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi".









 

 

 

 

 

L'AGONIA DI GESÙ NELL'ORTO DEL GETZEMANI
Dal Vangelo secondo Luca (22,39-44)

 


Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione". Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GESU', TRADITO DA GIUDA, E' ARRESTATO.
DalVangelo secondo Luca (22,47-53)


Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: "Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?". Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: "Signore, dobbiamo colpire con la spada?". E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: "Lasciate, basta così!". E toccandogli l'orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: "Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre".

 

 

 

 

 

 

 

 

GESU DAVANTI AL SOMMO SACERDOTE.
DalVangelo secondo Giovanni (18,28-36)

Condussero Gesù davanti al sommo acerdote; e si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.
Pietro, che lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote, stava lì seduto con le guardie e si scaldava al fuoco. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche testimonianza contro Gesù per farlo morire; ma non ne trovavano. Molti deponevano il falso contro di lui; ma le testimonianze non erano concordi. E alcuni si alzarono e testimoniarono falsamente contro di lui dicendo: "Noi l' abbiamo udito mentre diceva: "Io distruggerò questo tempio fatto da mani d' uomo, e in tre giorni ne ricostruirò un altro, non fatto da mani d' uomo"". Ma neppure così la loro testimonianza era concorde. Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesù: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?"
Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: "Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?" Gesù disse: "Io sono; e vedrete il Figlio dell' uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo". Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?" Tutti lo condannarono come reo di morte.
Alcuni cominciarono a sputargli addosso; poi gli coprirono la faccia e gli davano dei pugni dicendo: "Indovina, profeta!" E le guardie si misero a schiaffeggiarlo.
Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle serve del sommo sacerdote; e, veduto Pietro che si scaldava, lo guardò bene in viso e disse: "Anche tu eri con Gesù Nazareno".
Ma egli negò dicendo: "Non so, né capisco quello che tu dici". Poi andò fuori nell' atrio e il gallo cantò.
La serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire ai presenti: "Costui è uno di quelli". Ma lui lo negò di nuovo. E ancora, poco dopo, coloro che erano lì dicevano a Pietro: "Certamente tu sei uno di quelli, anche perché sei Galileo".
Ma egli prese a imprecare e a giurare: "Non conosco quell' uomo di cui parlate".
E subito, per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: "Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte". E si abbandonò al pianto.





 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

GESU' E' GIUDICATO DA PILATO.
Dal Vangelo secondo Luca (23,13-18.20-25)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse: "Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò". Ma essi si misero a gridare tutti insieme: "A morte costui! Dacci libero Barabba!".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò". Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. Rilasciò colui che era stato messo in carcere.

 

 

 



 


GESU' E' FLAGELLATO E CORONATO DI SPINE.
Dal Vangelo secondo Marco (15,16-20)

 

 

 

 


Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!". E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

 

 

 



Gesù incontra la Madre
Dal Vangelo secondo Luca (2,34-35)

Simeone parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima". Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore .

 

 

 

 

 

LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ

Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per potercene compiacere
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia (Is 53, 2-3).



 

 

 

 

 

 

 

 

GESU' E' AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE A PORTARE LA CROCE
Dal Vangelo secondo Luca (23,26-28.31)

 

 

 


Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?".

 

 

 

 

 

 



GESÙ PARLA ALLE PIE DONNE
Dal Vangelo secondo Luca (23,27-29.31)

 

 

Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato... Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?"



 

GESÙ CADE A TERRA SCHIACCIATO DAL PESO DELLA CROCE
Dal Vangelo secondo Matteo
11, 28-29

 

"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore" .

 

È bene per l'uomo portare
il giogo fin dalla giovinezza.
Sieda costui solitario e resti in silenzio,
cacci nella polvere la bocca,
forse c'è ancora speranza;
porga a chi lo percuote la sua guancia,
si sazi di umiliazioni.
Poiché il Signore non rigetta mai...
Ma, se affligge, avrà anche pietà
secondo la sua grande misericordia (Lam 3, 27-32).

 

 



GESÙ È SPOGLIATO DELLE SUE VESTI
Dal Vangelo secondo Giovanni (19,23.24)

I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato. Presero anche la tunica, che era senza cuciture, tessuta per intero dall' alto in basso.
19:24 Dissero dunque tra di loro: "Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi"; affinché si adempisse la Scrittura che dice: "Hanno spartito fra loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica". Questo fecero dunque i soldati.




 

 



 



 

 

 

 

 

 

GESU' E' CROCIFISSO.
Dal Vangelo secondo Luca (23,32-34)


Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati. Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.Gesù diceva: "Padre, pendonali, perché non sanno quello che fanno".

 

 

 

 

 

 

 

GESU' E' DERISO E OLTRAGGIATO.
Dal Vangelo secondo Luca (23,35-38)


Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto". Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

 

 

 

 

 

 

 

 

GESU' PROMETTE IL SUO REGNO AL BUON LADRONE.
Dal Vangelo secondo Luca (23,39-43)

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso".

 

 

 

 

GESU' IN CROCE, LA MADRE E IL DISCEPOLO.
Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25-27)

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

 


 

 

 

 

GESU' MUORE SULLA CROCE.
Dal Vangelo secondo Marco (15,33-39)


Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: "Ecco, chiama Elia!". Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce". Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso.
Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".



 

 

 

GESÙ È DEPOSTO TRA LE BRACCIA DI SUA MADRE
Dal Vangelo secondo Matteo (27,55-57)

C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo... Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato



I

GESU' E' DEPOSTO NEL SEPOLCRO.
Dal Vangelo secondo Luca (23,50.52-56)


C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.