Il primo metallofono

PROGETTO DIDATTICO

Il primo metallofono nelle due versioni a cartella e a tracolla è una novità nel campo dei sussidi didattici per l’insegnamento e per la pratica musicale con i bambini .

L’esecutore ha la possibilità di attuare una ricerca ritmica e  melodica, di fare attività di gruppo e, con il metallofono a tracolla, di suonare in movimento.

Come si suona il metallofono ?

Fase 1: primi esercizi per determinare il suono, primo gioco

  • appoggiare il metallofono con la tracolla sulla sua scatola di confezione

  • il   metallofono deve essere sistemato su di un   piano la cui altezza sia comoda per il giovane esecutore. Per definire la giusta altezza, occorre che il piano dello strumento sia alla stessa altezza delle mani dell’esecutore quando le braccia sono distese lungo i fianchi ; oppure può essere sistemato a terra ,  sopra la sua scatola-custodia quando l’esecutore è seduto a terra.

  • la posizione corretta dell’esecutore é quella dell’illustrazione: la schiena sulla verticale, braccia aperte, i battenti verso il centro della persona, impugnati allo  stesso modo del   manubrio di una bicicletta.

  • per l’esecuzione, ricercare la migliore sonorità percuotendo con il battente in modo determinato una delle piastre così che i una volta colpita sia libera di vibrare.

Proponiamo ora una successione graduale di “fasi”. Ogni “ fase” prevede degli obiettivi e delle finalità didattico-pedagogiche . Per ogni “ fase” si propongono dei  giochi.

Gioco n.1

LE STELLINE DELLA NINNA NANNA

“ Un bimbo si addormenta al canto di una dolce ninna nanna e sogna  un cielo stellato”

L’esecutore dovrà “realizzare” tante stelline facendo risuonare le sue piastre a piacere e con l’alternanza che preferisce.

Per questo gioco e per quelli che seguono si consiglia di ricercare più varianti possibili, ad esempio le stelline si possono ottenere percuotendo le piastre con i battenti capovolti cioè tenendoli dalla parte della sfera, così come è possibile sfregare la superficie di più piastre per creare una “ nuvoletta” di suono e poi percuotere una delle piastre, ecc.

 

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Fase 2- esecuzione con movimenti alternati - gioco n° 2

 Nella fase 1 si usava ora il battente destro ora quello sinistro, nella nuova fase occorre, sin dai primi esercizi, introdurre l’alternanza in successione del destro e del sinistro, allo stesso modo di quando si cammina mantenendo un determinato andamento.

Gioco n. 2

IL BAMBINO CAMMINA

Un bambino impara a camminare, ora procede lentamente, ora è più sicuro e va spedito, ora rallenta, si ferma, riprende a camminare.

L’esecutore, alternando i battenti, rappresenta l’andamento del bambino, lo caratterizza con eventuali varianti utilizzando le piastre che desidera.

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Fase 3°-il movimento simultaneo - gioco n° 3

Impariamo ora ad usare simultaneamente i due battenti  come serie di salti (per esempio quelli che fa il canguro)- si individuano e si percuotono simultaneamente due piastre del metallofono vicine o meglio se a distanza “ di terza”.

Per due suoni a distanza “di terza” si intende due note non consecutive ma separate da una sola nota, ad esempio DO-MI oppure LA-DO, questa “ distanza” che nella teoria musicale si chiama “ intervallo” che si definisce contando la nota più grave ( la piastra più lunga), quelle intermedie e quella più acuta ( piastra più corta) Nel caso, per esempio, dei suoni Do e Mi quindi si conta : do, re, mi = intervallo di terza.

Gioco n. 3

IL CANGURO E LA GALLINA

Un giorno una gallina passeggiando tranquillamente lungo un sentiero; incontra un canguro il cui andamento la diverte tanto da desiderare di imitarlo.

L' esecutore o gli esecutori  sonorizzano la scenetta.

Vorremmo suggerire  una strategia didattica utile ad ottenere buoni risultati senza “perder tempo”: una volta che avete deciso i passi, i salti, le terze, le dissonanze, ecc che sonorizzano un racconto, una struttura sonora, ecc, fate posare i battenti e fate battere la mani di ogni esecutore sulle proprie gambe in modo alternato, simultaneo, ecc come se le gambe fossero due piastre del metallofono, otterrete dei “ gesti suono” corrispondenti alla struttura che chiederà in seguito di realizzare al metallofono.

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Fase 4- la scala- gioco n° 4

Con i battenti alternati per cuotere tutte le piastre da sinistra verso destra e viceversa, realizzando così una scala ascendente ed una discendente. Procedete nel seguente modo:

  • l’esecutore è pronto per suonare e tiene i battenti a 10 centimetri. circa dalla piastra che ha deciso di colpire e che sarà la “ base” della scala.

  • Si stabilisce il modello della scala che si vuole realizzare viene fissato il numero di volte che il modello della scala dovrà essere ripetuto.

Per modello di scala si intende definire una serie di note consecutive che procedono da una detereminata nota grave, sino a raggiungere una determinata   nota acuta. La scala può essere sia ascendente sia discendente e in ogni caso non si devono mai saltare note intermedie. Per le scale con le alterazioni vedere più avanti.

Si esegue cercando di “ tenere il tempo”.

Andare a tempo significa mantenere un modello di pulsazione, per esempio quella dei secondi dell’orologio (vedi il segnale orario TV che è preceduto dalla scansione di una serie di secondi.

Gioco n. 5

SU E GIU' PER LE SCALE

Andrea sta per riposare, ascolta Giorgio che va su e giù per le scale fermandosi improvvisamente su uno degli scalini, decide di chiamare con il nome delle note gli scalini e di individuare su quale scalino vi è la fermata.

Come preparazione a questo gioco occorre far imparare la successione, parlata,  delle note della scala sia ascendendo che discendendo.

Questo gioco serve per lo sviluppo dell’attenzione uditiva  (educazione dell’orecchio).

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 Esecuzione delle   14 canzoncine

E’ la fase conclusiva del nostro progetto, per imparare ad eseguire correttamente una canzoncina occorre anzitutto  essere in grado di cantarla con le parole e con il nome delle note, avendola ascoltata più volte. Le canzoni che proponiamo sono  molto note, alcune prevedono dei giochi , delle coreografie che molti insegnanti conoscono per tradizione.

 Per quanto concerne la “ tessitura” dell’esecuzione vi proponiamo i canti in tonalità “ comode”. L’insegnante potrà però proporre dei trasporti.

Con questo termine si intende il far cantare lo stesso canto in una zona più  acuta o più grave.   

il “ primo metallofono” è dotato di Fa diesis e Si bemolle intercambiabili con il Fa e il SI in modo di dare così la possibilità di fare esecuzioni in Do, Re, FA e Sol maggiore ed eventuali relativi minori.

Le 14 canzoni sono ordinate secondo il grado di difficoltà .

Come indossare il primo metallofono

  • rimettere lo strumento nel suo sostegno-tracolla

  • allacciare alla vita la cinghia registrabile e far passare dietro il collo la tracolla registrandola in modo che lo strumento sia fissato orizzontale all’altezza della cintola

  • riprendere e ripetere, in movimento, tutte le 5 fasi precedenti,

 Abbiamo volutamente tralasciato tutti quegli esercizi di ritmica chiamati di “domanda e risposta”, quelli dove l’insegnante propone un ritmo e l’allievo lo ripete, oppure ne ripete un altro convenuto in quanto questo compete a manuali di ritmica specifica.

Per concludere è utile ricordare che questo strumento, se usato in gruppo, per esempio da una decina di bambini può servire per sottolineare un particolare aspetto ritmico di una  canzone; in questo caso può anche non esser necessario definire quali piastre percuotere. Una simile esecuzione  determinerà dei “cluster” ( dei grappoli di suoni) per cui  ha importanza  la scansione ritmica fra un colpo e l’altro.

Così facendo è anche possibile “ accompagnare” ritmicamente un brano sinfonico,  una ouverture, una sinfonia.

 

Riassumendo nozioni fondamentali di teoria musicale possiamo ricordare:

  • ogni canzone si sviluppa  in un ambito di scala o tonalità cioè utilizza note di quella scala o di quella tonalità

  • ogni scala è caratterizzata da una “ armatura” cioè accanto al segno di chiave vi sono delle alterazioni che corrispondono alla tonalità: esempio un bemolle in chiave, la tonalità sarà FA maggiore ( se non Re minore, ma non sarà questo il nostro caso) ecc. Occorre quindi “ preparare” il metallofono , prima di eseguire una canzone mettere le note richieste dalla scala; se vi è un bemolle in chiave e sono quindi in Fa maggiore metterò la piastra del Fa diesis al posto del Fa.