I l C o m u n e
|
|
|
T e l e f o n o |
F a x |
0783/651223 |
0783/651573 |
G E N E R A L I T A '
La
popolazione di Ardauli nel 1870 fu
di 1020 abitanti. Dal 1870 al 1945 è raddoppiata. L'attività
principale degli abitanti si svolge nell'agricoltura. Gran parte del
territorio è destinato alla viticoltura e alla frutticoltura,
ma specialmente la prima. Queste colture, sebbene siano ancora
esercitate in modo poco razionale, offrono, nelle annate favorevoli, una
certa possibilità di vita alla popolazione, che è assai laboriosa, molto
sobria e abituata a lottare con coraggio e tenacia per strappare alla
terra gli alimenti indispensabili. I I territorio, però, è insufficiente
al bisogno, in particolare quello adatto alla coltivazione dei cereali.
Perciò non poche persone sono costrette a cercare nei territori dei paesi
limitrofi, e anche non limitrofi, un pò di terra da coltivare a grano,
col sistema della mezzadria, allo scopo di assicurare alle proprie
famiglie il pane indispensabile. Per far ciò, questa povera gente
veramente ammirevole, compie sacrifici durissimi e deve percorrere a
piedi lunghissime distanze. Le donne, oltre ad accudire alle comuni
faccende domestiche, partecipano attivamente, e spesso in condizioni assai
penose, ai lavori agricoli. Ma qui è una dura necessità. Anche i ragazzi
sono largamente occupati nelle attività medesime. Qui la proprietà è
frazionatissima e non c'è famiglia, anche se povera, che non possieda
qualche pezzetto di terra. L'eccessivo frazionamento della proprietà e l'assenza
di unità poderali vere e proprie aumentano il disagio e rendono quasi impossibili
le migliorie, le bonifiche razionali e le sistemazioni veramente
redditizie. D'altra parte sono pochissimi i proprietari che possono
disporre di mezzi adeguati per tentare con qualche successo lavori di
miglioria tali da eliminare gli attuali sistemi ancora primitivi. Col
passar degli anni e dei secoli, molti terreni una volta fertili si sono
talmente impoveriti da scoraggiare chi voglia metterli a coltura. Data la
conformazione, la mancanza di adeguati mezzi di difesa o la irrazionalità
della loro sistemazione, hanno perso gran parte della terra, che le piogge
invernali, un pò alla volta, hanno portato via, lasciandovi il sasso
nudo, o con pochissima terra slavata e povera di sostanze. Laddove il
primitivo aratro a chiodo non può essere adoperato, viene usata la zappa.
La vanga, qui non si usa, anche perchè in terreni sassosi come questi c'è
poco da fare con tale strumento. |
L'EDILIZIA PRIVATA
L'edilizia privata, è in continuo progresso. Il numero delle case è quasi raddoppiato negli ultimi decenni. Se c'è qualche cosa da lamentare al riguardo è solo questo, che nella maggior parte delle costruzioni si è seguito più il criterio tradizionale che quello moderno. Non mancano tuttavia esempi di sensibile progresso, specialmente dal lato estetico. |
LE OPERE PUBBLICHE
Le
opere pubbliche compiute negli ultimi decenni sono: l'acquedotto, il
tronco stradale che porta alla località Odone,
la strada di allacciamento al ponte di Tadasuni e a Neoneli, la
linea dell'energia elettrica dalla diga di Santa Chiara ad Ardauli, la
fognatura, la linea automobilistica e, ultimo in ordine di tempo, il
dispensario provinciale antitubercolare. Questo non è ancora in funzione,
ma sembra che debba essere presto attivato. Diverse
di queste opere lasciano molto a desiderare per il cattivo stato di
manutenzione, specialmente l'acquedotto. Tra le opere attualmente più
urgenti possono annoverarsi: la revisione completa delle condutture
dell'acquedotto e la costruzione di un deposito sussidiario, la
sistemazione stradale, specie dentro l'abitato, il risanamento di vecchie
case di abitazione assolutamente antigieniche, e, infine, la sistemazione
della vecchia chiesa parrocchiale, la costruzione deil'edificio scolastico
e dell'asìlo. Come si vede, le necessità sono tante, mentre i mezzi sono
pochissimi. La chiesa parrocchiale, rovinata dal tempo, invoca l'aiuto
degli uomini e della Divina Provvidenza. La scuola e l'asilo attendono da
troppo tempo una soluzione. Sono due |