Soddì  vanta  una  posizione  privilegiata  per  quanto  attiene  le  risorse       naturalistico/ambientali/archeologiche. Dal  suo  centro  abitato  si gode  una  magnif ica vista sul Lago  Omodeo e  le  montagne  attorno  al  lago .

Nel  suo  territorio è   situata la famosa  Foresta  Fossile, scoperta nei terreni in prossimità dei lago. I tronchi Fossili sono una delle poche  attrattive del paese  e   sono    situati    nella    piazza    della    chiesa    dedicata  a  S.  Maria Maddalena  che  si festeggia il 22 Luglio : la località  nella quale si trova la Foresta Fossile è detta Montigu Abile , visitata da un gran numero di persone che da decenni l' hanno saccheggiata, portandosi a casa pezzi di tronchi risalenti a 20 milioni di anni fa (Era del Miocene). Purtroppo, nonostante richieste a tutti i livelli per la sua valorizzazione e per creare un Museo, tutto è in stato di abbandono .

Il patrono è lo Spirito Santo e la festa cade il 15 Ottobre.

LA FORESTA FOSSILE

 

Tra gli abitati di Zuri e di Soddì sorgono i resti di una tra le più importanti testimonianze fossili di tutto il Mediterraneo. Questa parte è in gran parte sommersa dalle acque del lago Omodeo, bacino artificiale creato nel 1923 dallo sbarramento del fiume Tirso. La foresta fossile era nota ancor prima che si realizzasse l'invaso e non mancano testimonianze sullo stato del giacimento, in tale periodo. E' attualmente visibile soltanto una parte, in prossimità di Soddi. Molti reperti sono distribuiti tutt'attorno al lago. Il riconoscimento dei legni fossilizzati si basa sullo studio delle caratteristiche della stuttura del legno che si confronta con quello delle altre specie presenti. I tronchi di Zuri- Soddì sono di un numero abbastanza elevato. I primi studi riguardanti i legni sicilizzati di Zuri- Soddi, si ebbero dallo studioso  Sterzer, che descrisse due nuove specie di palme fossili. Un altro studioso, Krausel, scoprì altre palme. Gli sudiosi Lauvet, Model, Angeliwea e Muler- Stall scoprirono un fossile che, anche se non riuscirono a precisarne la specie, lo chiamarono “TERMINALIOXYLON”. I reperti di questa foresta fossile sono molto importanti per il loro ottimo stato di conservazione, e quindi è necessaria la messa in atto della conservazione dei reperti. Attualmente nella zona non c'è alcun tipo di protezione e questo permette di effettuare scavi e ricerche, anche sui reperti sommersi dalle acque,  soprattutto quando queste, in annate di siccità, si ritirano. Altri fossili importanti li troviamo nelle rocce Arenarie in cui sono presenti Ostreel, Pecten, Cordium, Clypeaster, Scutelle e Schizzaster.

 

                  Un Tronco della Foresta Fossile   Un' Anfora

 

 

La costruzione della nuova diga ha confermato, ampliandone la sede, la posizione dei lago artifidale. Nel suo territorio è stato inoltre recentemente scoperto un sito archeologico di un certo interesse.

La conformazione dei suo territorio, oltre all'andamento dell'economia regionale e nazionale in genere, ha portato all'abbandono dell'attività agricola e ad un parziale mantenimento dell'attività pastorale.  

 

 

I SENTIERI SEGNATI DELLA ZONA

 

I Sentieri dei Nuraghe...

 

Nell'area sono stati individuati e tracciati due itinerari per l'escursionismo (classificabili T=turistico) che permettono di raggiungere agevolmente le principali emergenze archeologiche dei territorio. Questi sono stati segnati con i convenzionali segnavia bianco/rossi e numerati 815 e 816. Il sentiero 815 parte dalla strada provinciale n. 54 ( a poco più di un chilometro dal centro abitato ed in vista dei bel nuraghe Aurù ) percorre tra due lughe mura perimetrali la zona di Calavrighedu, supera il nuraghe Corona e, su una strada sterrata, lambisce la periferia dei paese. Rientrato nell'agro di Soddì, passa in vicinanza dei nuraghe Pajolu (raggiungibile con una breve variante) e dirige verso la SS 131 ter, per attraversarla e salire fino al bellissimo nuraghe Crastu, forse il monumento archeologico più importante della zona. Il sentiero 816 invece propone una alternativa a quello principale, offrendo la possibilità di attraversare il paese e passando a due passi dal nuraghe di S. Anastasia. Prima di ricollegarsi con il sentiero 815 percorre il bordo dell'altopiano di Soddì permettendo una meravigliosa panoramica sul lago Omodeo. I due sentieri fin'ora segnati non esauriscono naturalmente le possibilità escursionìstiche dei territorio di Soddi ne, tantomeno, quelle dell'intera area dell'Omodeo. La fantasia dei visitatore potrà sbizzarrirsi nell'inventare nuovi itinerari e scoprire mete inedite.

 

 

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