Il parco del Morte Linas-Marganai è ampio 22.220 ettari ed è compreso interamente nello provincia Cagliari. Riguarda il territorio dei seguenti comuni. Domusnovas, Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Villacidro e, salo in minima parte, Vallermosa. Complessivamente circa 80 mila abitanti che gravitano attorno a una zona che un tempo offriva lavoro a migliaia di minatori e che ora è costretta a puntare tutto sulle risorse ambientali. L'intero territorio del parco ricade su un'altimetria che oscilla dai 650 ai 1236 metri(monte Linas), la visito di questi luoghi suscita grandissimo interesse, non solo ambientale e paesaggistico, ma anche culturale perché qui si sono scritte alcune tra le pagine più interessanti della storia della Sardegna: dai nuraghi alla civiltà fenicia, dagli antichi romani ai giudicati, dai moti indipendentisti alle battaglie dei minatori.
E quindi ecco il magnifico tempio di Antas, ed ecco, soprattutto, le decine di villaggi nuragici ormai completamente abbandonati, vere e proprie città di fantasmi.
Il Linas-Marganai è ben più di un grande massiccio montuoso: è una montagna da sortilegio dove il passato e il presente si fondono assieme per fornire agli occhi del visitatore un meraviglioso racconto di ciò che è stato, di ciò che potrà essere. Non c'è che l'imbarazzo della scelta. A iniziare dagli alberi: la sughereta dell'Iglesiente è una delle più ampie d’italia; i boschi di lentischio e fillirea del Linas sani veri e propri spettacoli naturali. E poi il magnifico paesaggio del Marganai, la foresta demaniale dell'altopiano di Oridda, le cascate di Piscina lrgas (la più alta delle quali supera i quaranta metri) scavate sul granito, le grotte di San Pietro e Su Mannau, il parco comunale di Perda 'e Pibera (a Gonnos) considerato il più grande della Sardegna.
Le rocce bianche di pan di zucchero e i faraglioni di Masua, aIl'interno dei quali sono incastonati come perle degli splendidi villaggi minerari, sono monumenti naturali di grandissimo interesse. Per non parlare, poi, delle straordinarie dune di sabbia di Ingurtosu, una meraviglia ambientale con pochi confronti al mondo. Sul monte Linas cresce una pianta unica al mondo: l’Helicrysum montelinosanum, che vegeta isolata nei crepacci più impervi. Le specie endemiche sono circa una sessantina tra cui la Poa Balbisii, la Byronia marmorata, la Rosa serafinii, l’Armeria sulcitana, la Festuca Morisiana. Anche la fauna è abbastanza interessante: cinghiali, martore, volpi, donnole, gatti selvatici, conigli pernici, ghiandaie, colombacci poiane, sparvieri, gheppi, aquile reali Da qualche tempo si sta reintroducendo anche il muflone e il cervo che erano scomparsi qualche decina di anni fa. Le mete naturalistiche più interessanti sono sicuramente i monti bucati del Marganai (tra Iglesias e Domusnovas), la roccia di pan di Zucchero e i Faraglioni.di Masua (tra Iglesias e Buggerru), le dune di Ingurtosu-Piscinas (ad Arbus), il Monte Linas (a Gonnosfanadiga). Uno dei "pezzi. forti" è certamente il tempio punico-romano
di Antas, che si erge solitario in mezzo a una dolcissima vallata frequentata solo da qualche capra e da qualche cinghiale. Nel frontone del tempio (restaurato una quindicina di anni fa) si legge l'unica iscrizione in lingua sarda-barbaricina, la dedica al sardus pater "babai".
Poca sopra Antas si trova il villaggio di Sant’Angela, un borgo contadino costruito da imprenditori liguro-piemontesi e per anni abitata dai Modigliani, i genitori del celebre pittore, che ne furono i proprietari. A una decina di chilometri si trova l'abitato di San Benedetto, dove un tempo vivevano quasi diecimila persone e che
ora ne ospita meno di duecento: un villaggio fantasma in pieno regola che dovrebbe essere trasformata in un grande residence. L'elenco delle miniere che sono veri e propri monumenti da proteggere e tutelare è lunghissimo: da Su Zurfuru a Candiazzus. E poi, da non dimenticare, le grotte: Su Mannau, San Pietro, Le Spigole per citare solo le più famose. A parte il meraviglioso demanio di Monti Mannu, le proprietà pubbliche nella zona del Marganai-Monte Linas sono enormi. Così come sono vastissime le proprietà degli enti minerari. La formazione del parco, insomma, non è difficile: le condizioni qui esistono. E potrebbero creare sviluppo e ricchezza per tutti..
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