Fedeli all'impegno
assunto ed alla tradizione che si va ormai consolidando,
celebriamo quest'anno la 4^ edizione della rievocazione della battaglia di
Sanluri del 1409.
Sarà ancora una volta l'occasione per approfondire la conoscenza di
un avvenimento della nostra storia in apparenza così lontano, eppure
così attuale; per riscoprire la rilevanza che quell'avvenimento ebbe
sulle vicende storiche del tempo e dei secoli successivi; per ricordare la
tragicità, di quello scontro così cruento.
In quella battaglia si spense il sogno di indipendenza del popolo Sardo, da
quegli avvenimenti bisogna partire per conoscere le cause dei ritardi storici
della nostra terra.
"Il popolo Sardo se vorrà riscattarsi dovrà prendere in
mano la bandiera della Indipendenza e andare a piantarla nella piana di Sanluri
dove nel 1409 venne stroncato il sogno di Indipendenza e di Unità del
nostro popolo".
Non è soltanto la speranza di un illustrissimo Sardo protagonista della
politica di oggi, è anche un sogno che vogliamo contribuire ad alimentare
con la nostra Rievocazione della Battaglia.
Antonello Mancosu
Sindaco di Sanluri
Programma della Manifestazione
28-29-30
Giugno ore 17.30 Castello Giudicale
Il programma dettagliato è in allestimento
La vicenda storica.
"Sanluri fu terra dilotte, di trionfi,
di pianti, di gioie, di gloria e d'infamianella storia sarda.
...Oggi ancora,
dopo lungo tempo, l'eco della battaglia par che risuoni su questa terra...
La
vicenda storica
Nella primavera del 1409 una flotta aragonese, composta in
complesso da 150 legni, mosse da Barcellona diretta in Sardegna.
La notizia
che il Visconte di Narbona, con i suoi seguaci e il sostegno di tutta la nazione
sarda, traditrice e ribelle, aveva occupato con la prepotenza gran parte di tale
regno, fece si che Martino il Giovane, re di Sicilia, erede al trono D'Aragona,
s'imbarcasse con la flotta. Nell'apprendere che il Visconte di Narbona con le
forze sarde, costituite da più di 20.000 combattenti, si trovava nel borgo di
Sanluri, Martino il Giovane, alla testa di un esercito che contava 3.000
cavalieri e 8.000 fanti, il 26 giugno del 1409, partì da Cagliari e percorrendo
la Caralibus Turrem (della quale rimane ancora una traccia conosciuta come "Bia
Casteddu") in parte discostandosene quando questa non seguiva il corso del
Flumini Mannu, a tappe forzate, il 29 giugno giunge a due leghe da Sanluri dove
stanziò il suo accampamento.
L'esercito di
Martino fu arringato dal suo stesso confessore, il religioso Johan Exemeno, il
quale incitò in maniera decisa la sua gente; forse egli usò le stesse parole di
Martino il Vecchio che raccomandava misericordia e mitezza coi vinti innocenti
(anche se non tale da permettere il ripetersi della ribellione), ma severità e
terribile giudizio nei confronti dei capi e l'annientamento del Visconte per il
recupero del Regno di Sardegna.
a mattina del 30 giugno, domenica, Martino il
Giovane organizzò il suo esercito.
Mentre i sardi, si disposero su una
collina, dietro il Borgo di Sanluri,
(oggi conosciuta col nome di "su Bruncu
de sa Batalla"), su un'altra, che fronteggiava quella dei sardi, stava in
avanguardia Pere de Torrelles con mille combattenti, al centro Martino con 4.000
fanti e la cavalleria. Gagliardo fu il cozzo delle due cavallerie e furiosa la
mischia, la quale durò terribile quant'altra mai e con strage grandissima dei
combattenti; i Sardi ebbero la peggio e il loro schieramento si disgregò, gli
uomini cominciarono a perdere il controllo e a scappare in preda al panico. Il
grosso dei sardi fu annientato su una collinetta (ancor oggi denominata
S'Occidroxiu: il Mattatoio),dove forse tentarono un'estrema difesa, o forse
furono raggiunti perché troppo stanchi. Il Visconte dì Narbona vistosi
soccombere, voltò le spalle e si diede alla fuga, riuscì a stento a salvarsi la
vita rifugiandosi nel Castello di Monreale. Contemporaneamente Sanluri fu
assediata dalla fanteria e messa a sacco.
I fortilizi e il Castello del Borgo
espugnati e sterminati i difensori delle mura.
Martino il giovane col suo
araldo tornò al campo di battaglia, e riconosciuti i nobili dai loro scudi li
fece seppellire nella chiesa del Borgo (San Pietro o San Lorenzo), i non nobili
furono sepolti probabilmente in fosse comuni.
Coordinamento: Ass.
Pro Loco Sanluri.
Ricerche storiche: Gianni Mereu.
Testi: Betty Marcia.
Progetto grafico e illustrazioni: Roberto
Bandinu.
Si ringraziano
per la collaborazione:
Gruppo Medievale "La Ghibellina - Fontana,
Iglesias.
Società Balestrieri "Villa Eclesiae", Iglesias.
Compagnia
Tamburini "Sa Sartiglia", Oristano.
Gruppo Polifonico Folkloristico
Sanluri.
Circolo Ippico "Eleonora" G.E.A. - Sanluri.
Compagnia d'armi
Medievali - Sanluri.
Compagnia Arcieri "Castello" - Sanluri.
Associazione
Ippica Sanlurese.
Conti Villasanta.
PP. CAppuccini.
Tutti i
proprietari dei luoghi interessati dalla manifestazione.
Nei giorni 30/6 e 1/7 verrà proposto
ai visitatori un "MENU MEDIEVALE":
Antipasto alla "Giudicale";
1° piatto alla "Aragonese";
2° alla "Bella di Sanluri"
Si prega di prenotare presso i seguenti esercizi:
Agriturismo
"Valbella"
Podere Valbella - Sanluri Stato - Tel. 0709330536
"Santa Lucia"
Via Carlo Felice, 196 - Sanluri - Tel. 0709370951
"Rosy"
Via Carlo Felice, 510. Tel. 070 930 7568
"Da Egisto 2"
S.S. 131 Km. 41,760 - Tel. 070 930 7073.
SEGNALATO DA www.tuttofeste.com