Cenni informativiSecondo alcuni il nome deriva dal greco skarios, che significa piccolo cantiere navale.Per altri deriva da scarico, in quanto il suo approdo serviva a caricare e scaricare le merci che, in assenza di comunicazioni terrestri, venivano trasportate via mare. Le origini storiche di Scario sembrerebbero risalire all'anno 1000 a. C., allorquando un gruppo di disperati, guidati da un certo Lucio Oppida, giunse nella zona e vi pose le proprie radici, che non durarono a lungo, in quanto un altro gruppo, guidato dal greco Clistene, si sbarazzè dei primi e incominciò a praticare vere e proprie attività marinare. Scario visse un periodo relativamente stabile nel periodo romano, durante il quale ospitò personaggi illustri (fra i quali Cicerone, proveniente da Velia), per la mitezza del suo clima e la bellezza del paesaggio Fu in questo periodo che vi fiorì l'industria del garum, che da Scario veniva esportato nella vicina Pompei. Subì, come tutti i paesi rivieraschi, le incursioni dei pirati barbareschi e, fra queste, quella dei Turchi, guidati dal pirata detto Barbarossa. Per questo annovera nel suo territorio, che va dal Porto degli Infreschi alle foci del Bussento, molte torri di avvistamento, dette saracene, ancora in buone condizioni, anche per il restauro effettuato, come si sa, dal Re di Napoli, Gioacchino Murat al tempo della occupazione napoleonica. Durante l'ultima guerra, la baia di Scario, il cui fondo è tecnicamente definito buon tenitore, ospitò quasi in permanenza la flotta italo/tedesca, che operava nel basso Tirreno e nel Canale di Sicilia. Il resto è storia di oggi: per la domanda turistica, in costante ascesa, sono nati vari parchi per vacanze: La Pietra, Maracaneto, Pietralba, Spineto, per circa 1500 ville (il che denota una presenza turistica d'élite), che, unitamente ai 5 alberghi di varia categoria danno vita alla maggiore risorsa economica locale. Meravigliose e incontaminate le spiagge della zona Masseta con le numerose grotte dette dell'Inferno, dell'Acqua, del Monaco, del Vitello, che rientrano nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, il cui accesso è assicurato da un servizio continuo di vari battelli, che partono dal porto. Nella macchia mediterranea intorno a Scario vive il Driomio - Dryomis nitedula, scoperto solo qualche tempo fà. È un piccolo, quasi sconosciuto, roditore, parente del più famoso ghiro, di cui sarebbe una sottospecie, secondo il suo scopritore tedesco Lehmann (ricerca effettuata da Claudio e Daniela Betti). Il Porto700 m di banchina che includono uno specchio d'acqua di 18000 mq con fondali (fango) che variano da 2.5 a 8/10 m e con segnali a luce rossa e verde all'entrata.Servizi in porto
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