APPUNTI E ANEDDOTI SULLA CHIESA PARROCCHIALE DI FURTEI.
Da una relazione stilata dal Parroco Raimondo Onnis al Vicario Capitolare Francesco Corongiu nel 1777, risulta che: la chiesa parrocchiale di Furtei, prima del 1561, non fu dedicata a Santa Barbara ma a S. Antioco; Santa Barbara era “solamente” la Patrona di Furtei. 
Tale chiesa è ricca di storia architettonica e curiosi aneddoti; 
del 1590 è un'acquasantiera e di una certa importanza sono anche alcuni argenti sacri di artigiani sardi, tra i quali si segnala la massiccia croce parrocchiale del peso di Kg.5.500. 
Nella notte tra il 29 e il 30 agosto del 1727 si ricorda l’asportazione, da parte di ignoti, della cassaforte dalla sagrestia.

Chiesa Parrocchiale Santa Barbara                                                foto Delio Scano

L’interno è a forma basilicale, diviso in tre navate con arcate a sesto acuto ribassato. 
Singolari sono le storie di tre cappelle della Parrocchia; la cappella del Santo Rosario, forse fu costruita dai coniugi Giovanni Masili e Anna Curseles nella quale avevano diritto di sepoltura. 
Per la cappella di San Domenico il Conte di Furtei (chi fu fra Francesco e Felice non si sa con precisione, si sa soltanto che furono discendenti di Antonio Alberto Sanjust) aveva i privilegi che spettano ai fondatori di chiese o di un beneficio per concessione dell’autorità ecclesiastica (GIUSPATRONATO). 
Anche per la cappella Sepolcro, gli eredi Onnis, Palmas e Jaqueddu, avevano gli stessi diritti, questa cappella fu interdetta dall’Arcivescovo Natta perché le tombe erano troppo vicine all’altare. 
Nel 1923, fu costruita la Cantoria e si portò a termine completamente la pavimentazione, ma il 29 marzo 1924 l’Arcivescovo Mons. E. Piovella consacrò solamente la chiesa. 
Il campanile fu costruito in due anni, la prima pietra fu posata il 27 novembre 1906 e fu inaugurato il 14 novembre 1908 con una spesa di L.4.300 e il direttore dei lavori fu l'Ing.. Melchiorre Garau di Sanluri, mentre il Parroco era il sacerdote Antonio Exana. 
Vi furono collocate quattro antiche campane, una delle quali proviene dall’antica chiesa parrocchiale di San Biagio ed è un vero cimelio anche per la scritta recante: 
DEUS HOMO FACTUS EST – NORICE – MDXXX. (Dio si è fatto Uomo – Norce – 1530) Altrettanto interessante è la scritta che si trova in un’altra campana per i riferimenti a persone del tempo: 
S. BARBARA V. ET M. PATRONALE HUIUS OPPIDI DE FURTEI. (S. Barbara Vergine e Martire Patrona di questo popolo di Furtei) VINCENT. VIDILI PAR (OCHO) – SYNDACO STEPH. ONNIS – JOSEPH ULLU FECIT A. D. MDCCCLII. (Vincenzo Vidili Parroco - Sindaco Stefano Onnis - Giuseppe Ullu realizzò, Anno del Signore 1852) 
Le altre due campane sono dedicate una a Santa Barbara e l’altra a Santa Maria. 
                                                                                 Pasquale Marongiu 
 
 
NOTA: La maggior parte di queste notizie sono tratte da un articolo di Padre Francesco Colli apparso su “la Voce Serafica”– intitolato Furtei.
 
 
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