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La fondatrice del  gruppo: Giulia Ruggeri

 

Il gruppo è stato costituito nel 1967, grazie alla sua fondatrice signora Giulia Ruggeri, che ancora oggi presta la sua attività nel gruppo in modo continuativo e costante

Il gruppo in trent'anni di attività ha annoverato diverse partecipazioni a Festival e Rassegne di tradizioni popolari in Italia e all'estero.

L’attuale composizione del gruppo di ballo è di 25 persone compresi i suonatori (organetto e launeddas).

Nutrita è la partecipazione alla scuola di ballo sardo che il gruppo organizza da circa 30 anni, dove si perfezionano i futuri ballerini del gruppo.

Il repertorio che il gruppo esegue è quello tipico della tradizione folclorica sarda, in particolare si riferisce alla parte meridionale dell'isola, il Campidano di Cagliari da dove il gruppo proviene.

The group has stayed constituted in the 1967, thank you to his foundation Mrs. Giulia Ruggeri, that still today lends his activity in the group in way permanent and constant

The group in thirty years of activity has count different shares to Festival and Reviews of popular traditions in Italy and to the foreign countries.

The actual composition of the group of dance is of 25 inclusive people the performers accordion and "launeddas".

Fed it is the share to the school of Sardinian dance that the group organizes from around 10 years, where they improve the dancing future of the group.

The repertoire that the group performs is the typical one of the folkloristic tradition of Sardinian, particularly refers to the southern part of the island, the Campidano of Cagliari from where the group originates.

Le launeddas

Il balli che il Gruppo Ruggeri esegue, sono accompagnati dalle launeddas, antico strumento musicale tipico della Sardegna meridionale, formato da tre canne, ognuna delle quali munita di ancia interna.

Presso il Museo di Cagliari è pure conservata una piccola statua rappresentante un suonatore di launeddas, datata 800 a. C., che ne testimonia l'antico uso. La tecnica di emissione, che produce un suono continuo, è la più difficile in assoluto: l'esecutore incamera l'aria nelle gote che fanno da serbatoio per l'aria e suona mentre inspira dal naso. 

La canna più lunga dello strumento, detta tumbu, è sprovvista di fori ed è legata alla mancosa manna; insieme formano sa loba. La rimanente canna, la mancosedda, è la più piccola delle tre e viene tenuta con la mano destra. Le due canne utilizzate per la melodia sono intonate per intervalli consonanti.

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Il presidente: Enzo Deidda

I COSTUMI
"Su bordau" costume giornaliero

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"Su fardallinu" costurne di gala
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IL BALLO
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I MUSICISTI
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Aggiornato il: 01-04-01 .