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La chiesa parrocchiale di Santa Maria
Assunta
La Facciata è opera dellarchitetto Melchioni (1826) Il portico si
articola in sette campate ed unisce la chiesa parrocchiale alloratorio del
Gonfalone. Subito sotto il tetto corre un semplice fregio di gusto classicheggiante. Sul
lato sinistro è possibile osservare lantica torre campanaria. Il portale centrale e
i due laterali sono opera del valsesiano Giuseppe Antonio Foli (1712).
Lungo il
perimetro della chiesa, tra una cappella e laltra sono collocati i busti dei parroci
trecatesi divenuti vescovi. I quattro
confessionali in noce e radica sono settecenteschi. In controfacciata,
sulla cantoria è visibile lorgano di Luigi Lingiardi (1830) Cappella
I a sinistra, del battistero: dietro lantico fonte battesimale in marmi
policromi è raffigurato ad affresco il battesimo di
Gesù Cristo. Cappella
II a sinistra, della Madonna Addolorata, Sullaltare barocco (1776), opera di
Giovanni de Meldironi, è posta la statua della Madonna Addolorata (1742) in legno
scolpito e dipinto. Cappella
III a sinistra, di San Carlo Borromeo, La pala ottocentesca raffigura San Carlo
Borromeo penitente in adorazione della croce. La cappella è stata arretrata rispetto alla
posizione originaria, come testimoniano gli antichi affreschi posti nel sottarco
antistante la cappella: essi raffigurano due miracoli di San Carlo. Cappella
IV a sinistra, di Santa Rita da Cascia, Nel secolo scorso la cappella era dedicata a
San Cassiano, comè testimoniato da uniscrizione del 1877 posta a ricordo
della dedicazione e visibile a destra dellaltare. Sotto la statua di recente fattura
è posta una teca ottocentesca con le reliquie dei santi Celestino e Albino martire. Ai
lati due statue in terracotta dipinta in bianco raffiguranti le Virtù teologali con i
caratteristici attributi: a sinistra la Fede con il calice e a destra la Speranza con
lancora. Cappella
V a sinistra, di San Cassiano, Sullaltare barocco è posta unedicola di
marmo (1952) sotto la quale è collocata unurna contenente una reliquia del capo di
San Cassiano da Imola. Dietro la grande grata si apre lo scurolo di San Clemente. In alto
un affresco di Lorenzo Peracino (1769) raffigurante Gesù Cristo, la Madonna, San Giovanni
Battista ed Evangelista. Cappella
VI a sinistra, di San Giuseppe, Sullaltare settecentesco è posta una pala
raffigurante la Sacra famiglia. Ai lati dellaltare, le due vetrate di Mario
Albertella (1942) raffiguranti una, la gloria di San Giuseppe con un angelo che presenta
il modello della chiesa parrocchiale l'altra, la morte del Santo. Presbiterio, la balaustrata fu eseguita nel
1701 su progetto di Pietro Francesco Prina; il disegno dellaltare maggiore di Cesare
Fiore fu realizzato nel 1692-1694, dai lapicidi milanesi Carlo Gerolamo Calderari e
Francesco Maria Giudice attivi nella fabbrica del Duomo di Milano. I due angioletti del
timpano sono opera di G.B. Dominione (1694), la Madonna e gli angeli (1707) posti
sullaltare sono attibuiti allo stesso scultore. Sulla
volta è raffigurata lincoronazione di Maria Vergine, mentre nel catino le Virtù
teologali: Speranza, Fede, Carità. Partendo
da sinistra, lungo il cornicione corre una scritta in lettere dorate su fondo blu che
prosegue lungo il transetto e la navata centrale: sono le parole del
Magnificat. Cappella
VI a destra, del Corpus Domini Sullaltare settecentesco (1756) è posta una pala
dellOttocento raffigurante lApocalisse; nella nicchia sottostante è posta la
statua di legno dipinto del Cristo morto che è usata nella processione del Venerdì
Santo. Le vetrate di Mario Albertella raffigurano Santa Maria Margherita Alacoque e un
soldato in preghiera con la sua famiglia. Cappella
V a destra, della Madonna del Rosario, intorno alla statua della Madonna sono appesi
dei tondi raffiguranti i misteri del rosario dipinti da G.B.Bossi nel 1844. Cappella
IV a destra, del Sacro Cuore di Gesù, Laltare fu completamente trasformato
nellOttocento e dedicato successivamente al 1871, anno in cui tutte le diocesi
italiane furono consacrate dai vescovi al Sacro Cuore di Gesù. Cappella
III a destra, Dei Morti, Sullaltare settecentesco è posta, entro una cornice di
gusto neoclassico, una pala della prima metà dellOttocento, raffigurante la
Resurrezione di Lazzaro. Cappella
II a destra, di San Luigi Gonzaga, La statua del santo realizzata in legno è della
metà del secolo scorso.
Testo: Marina Locatelli Bibliografia: G. Garzoli, Trecate, storia delle chiese, Trecate, 1990. |
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