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Cripta: La Cripta è l’autentico gioiello di Trivento, uno scrigno ricco di testimonianze e reperti archeologici. Una escursione   a Trivento che non comprenda una visita a questo monumento può ben definirsi incompleta. Si tratta di un tempio cristiano di incerta datazione dedicato a San Casto, primo Vescovo della Diocesi e primo evangelizzatore in terra  sannitica, realizzato facendo ricorso diffusamente a materiale di reimpiego (arte frammentaria).   La struttura architettonica è composta da sette piccole navate con archi a tutto sesto e volte a crociera, divise da pilastri e da colonne in pietra sormontate da capitelli di varia foggia.E’ dotata di tre absidi con monofore e bifore; l’abside centrale fu compromesso dai lavori di costruzione di un muro di sostegno destinato a sostenere il peso dell’altare maggiore. Tra il materiale di riutilizzo spiccano 2 cippi, uno nel secondo pilastro da sinistra ed il secondo utilizzato quale altare. Quest’ultimo è sormontato da una lunetta in pietra tufacea; è un bassorilievo rappresentante la Trinità forse proveniente dalla Chiesa omonima e risalente all’ XI secolo. Nella parete sinistra in fondo "opus reticulatum", testimonianza di manufatti romani. I pilastri erano probabilmente affrescati; resti di affreschi di stile bizantineggiante si trovano solo in quelli alla sinistra dell’altare. Di fronte a questo, in alto, chiusa da una grata, la tomba dei Vescovi, che attualmente accoglie le spoglie dei Monsignori Perchiacchia, Terenzio e Crivellari. Ad un Vescovo, Mons. Adinolfi, si deve il merito della riscoperta della cripta nel 1928 (che era divenuta nel tempo vasto orrido sepolcro) e della realizzazione dei lavori di scavo.

Note di Mons. Edmondo De Simone raccolte da G.Arcolesse e L.Scarano

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