Associazione PROMETEO VIVO"
                    VITTIME DI FALSE ACCUSE 
                      DI VIOLENZA O DI ABUSO

CHI SIAMO

Siamo un gruppo di persone, uomini e donne, che hanno subito l'allontanamento dei figli con la scusa di aver esercitato violenza o abuso.
Tutti noi siamo stati riconosciuti "innocenti" da queste gravi accuse.
Ma ciò non ha evitato che le nostre vite familiari fossero sconvolte.
Ai nostri figli, tolti alle famiglie e affidati ad altri, spesso ai S.S., sono stati imposti stravolgimenti forti e disastranti, visite ginecologiche e/o intime  continue e umilianti, sulle nostre persone è calato un marchio infamante che neanche l'assoluzione può togliere.
I mezzi e le procedure usati contro di noi sono stati quelli tipici di Bernardo Gui, capo degli inquisitori  medioevali.  Contro di noi è stata usata come tortura psicologica  la sofferenza dell'anima accresciuta per la consapevolezza dei danni e delle sofferenze inflitte ai nostri figli innocenti.
Prometeovivo è il simbolo di noi innocenti. Bisogna morire incatenati perchè  la storia si ricordi di noi e nostri bambini uccisi dentro, prima che fuori.

Come funziona

Da molti anni in Italia  si era costituita una organizzazione formata da professionisti che combatteva una "battaglia" contro gli abusi sessuali sull'infanzia. La battaglia , in sé è sacrosanta.Ancora troppi bambini soffrono di abusi sessuali e non. Soffrono, però, anche per la fame, per la cattiva educazione che ricevono e per le condizioni ambientali. Ma da noi è avvenuto che questa battaglia abbia assunto strani connotati e scimmiottato quanto avveniva in USA e in taluni paesi anglosassoni. In primo luogo essa ha assunto il carattere di una guerra ideologica di genere. E, all'interno di essa, si sono aperti spazi per la creazione di un uovo mercato in cui molti potevano avere sia soldi che gloria.
Ma anche  spazi per una guerra tra i generi, supportata da quelle aree politiche che del rapporto uomo/donna ha fatto terreno di scontro e di (sperati) guadagni elettorali.  IL capoluogo ideologico è stato così assunto dai vari Centri Antiviolenza, sempre gestiti da sole donne. Chi volesse sapere QUANTO questo "impegno" ha reso alle associazioni può rivolgersi a noi. Il capoluogo giuridico è presso la Procura della Repubblica di Milano. Il braccio operativo è costituito da un altro gruppo di associazioni che si riconosce nella Sigla CISMAI . Tra di esse ritroviamo  anche qualche associazione di quelle sopraindicate.
Su queste ultime stiamo preparando un dossier. E' tuttavia illuminante il fatto che tra le persone che fanno parte del CISMAI  la Procura di Milano sceglie prevalentemente  i "Consulenti del Giudice". Cioè quei professionisti a cui sono demandati gli esami  psicologici e medici sulle famiglie e sui minori.
Le aberrazioni di questo sistema iniziano ad apparire solo adesso al pubblico. Ma noi sono anni che lottiamo contro questi personaggi e siamo costretti a farlo se vogliamo tutelare l'integrità delle nostre famiglie, l'integrità dei nostri sentimenti ed, infine, l'integrità della nostra persona. Così l'abuso è divenuto un vero e proprio "business", in quanto genera compensi per avvocati, psicologi, psichiatri e soprattutto per gli enti e le comunità che ricoverano i bambini. Inoltre conferisce lustro e fama ai magistrati impegnati in questo settore.Chiunque voglia può prendere contatto con noi sia per raccontarci la propria storia, sia per aiutarci ad aumentare il nostro dossier. Chiunque può rivolgersi a noi per essere aiutato nella sua vicenda personale.

Per contattarci, per maggiori informazioni e aiuto:
e-mail : prometeovivo@tiscali.it