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LUOGHI

La villa Baroggi Meraviglia Mantegazza
  La villa Baroggi Meraviglia Mantegazza
  Si affaccia da nord sui prati della Valle del paese; l'ingresso principale è da via Roma, nella parte occidentale, ma ingressi secondari sono in via Puecher, nel centro storico
   

Fu edificata alla fine del 1700, in stile neoclassico come la gran parte delle ville ottocentesche erette in tutto il comasco. Stefano Staurengo fece costruire nel 1838, nella zona orientale del parco, la torre ferdinandea (dedicata all'imperatore d'Austria Ferdinando I): lo scopo principale di tale costruzione era quello di poter issare sulla sommità una bandiera che segnalasse la presenza dei padroni nella villa, ad informazione di altri nobili che avessero voluto recarsi eventualmente in visita. Da uno degli ingressi di servizio si poteva accedere alla cappella privata (oratorio familiare) dedicata a S. Francesco. All'inizio dell'Ottocento vi celebravano la messa don Stefano e don Paolo Staurengo, religiosi di famiglia. I nobili proprietari potevano assistere al rito religioso dal piano superiore: un'ampia grata permetteva la comunicazione. Fu del Papa Paolo VI l'ultimo permesso ad officiare; oggi la cappella non ha più uso religioso.
Importante la Sala Appiani, dal nome del famoso pittore dell'impero che illustrò le gesta napoleoniche con dipinti monocromici, molti dei quali qui presenti.

Ricordiamo alcuni soggiorni del poeta Vincenzo Monti nella villa Baroggi, ospite dell'amico Carlo Giuseppe Londonio, appartenente all'illustre famiglia. Anche Ugo Foscolo vi compì alcune visite.

Il casato Mantegazza è antico di circa mille anni, e la sua storia fa parte della storia di Milano. Nel 1722 nasce il casato Meraviglia-Mantegazza. Dei discendenti, Luigi Uberto porta direttamente a Giuseppe Meraviglia-Mantegazza marchese VI di Liscate il quale sposa in seconde nozze Giulia Baroggi (rimasta vedova di Carlo Staurengo), madre di don Sàule e nonna di donna Giulia, rimasta nella memoria di molti Proserpini viventi. Donna Emy, maritata con Carlo Baroggi-Staurengo, è un'altra figura molto nota al nostro paese; era cognata di donna Giulia e ascendente diretta di don Sàule.

I Baroggi erano stati i veri Signori di Proserpio dalla fine del '700 (come lo erano stati per almeno un secolo precedente gli Staurenghi, e ancor prima i Parravicini), e continuarono ad esserlo, nella nuova intersecazione dinastica, per tutta la prima metà del '900, detenendo la grandissima parte del territorio.

Oggi la villa Baroggi-Meraviglia-Mantegazza è di proprietà, per successione, di don Pietro Meraviglia-Mantegazza, cugino di donna Giulia. Egli eredita la dimora nel 1985, pochi mesi prima della morte della cugina, provvedendo dapprima a vincolare la proprietà al Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e quindi al completo restauro della villa e del parco negli anni 1987-88.

Villa Baroggi: la torre ferdinandea

La villa Baroggi in un'immagine d'epoca

   
CARTINA

VINCENZO MONTI
UGO FOSCOLO

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