Quando
si parla dei Mad River si deve, indubbiamente, iniziare dal racconto della vita del suo leader
Lawrence Hammond, fondatore del
gruppo con alcuni compagni di college e autore della maggior parte dei brani contenuti nei loro due album,
di cui il primo è giustamente considerato un capolavoro della psichedelia
acida.
Lawrence nacque a Berkeley, ma passò la sua infanzia peregrinando da una città all’altra, poiché i suoi genitori, ambedue insegnanti, erano costretti a spostarsi spesso per lavoro. Dapprima visse in Nebraska poi a Madison nel Wisconsin, dove si appassionò alla musica folk e country, ascoltando le esibizioni di una locale band di “bluegrass”, i Blue Southern Ramblers. Durante gli anni 60 e 61 intraprese proficuamente lo studio della chitarra ed entrò a far parte dell’orchestra da camera della sua scuola. Trasferitosi nuovamente con la sua famiglia nello Stato di N.Y., cominciò a frequentare un locale di Syracuse, il Folk Shop, dove ebbe modo di conoscere, suonando per 5 $ a sera, alcuni folksingers come Jesse Colin Young e Mike Seeger; quest’esperienza, dichiarò Lawrence in un'intervista alcuni anni dopo, fu fondamentale per la sua successiva carriera di musicista. Nel 1965 Hammond s’iscrisse all’Antioch college di Yellow Spring nell’Ohio per studiare medicina, superando brillantemente gli esami d’ammissione. In questa piccola città imperversavano molte bands di r’n’r, un genere poco conosciuto da Lawrence, che trovò strano anche il modo di vestirsi dei ragazzi, affascinati dalla nuova moda “mod” giunta dall’Inghilterra. Un giorno vide Tom Manning e David Robinson che trascinavano un vecchio amplificatore per strada; incuriosito li seguì e così fece la loro conoscenza. I tre formarono la Old Time Jug Band e si esibirono, ovviamente, alle feste locali, divenendo famosi per una versione di Gloria che durava 40 minuti. La band si ampliò con l‘arrivo del batterista Gregory Dewey e, per un breve periodo, del chitarrista Greg Druian, figlio del direttore dell’orchestra sinfonica di Cleveland: la line up vedeva Manning al basso, Robinson voce e armonica e Lawrence alla chitarra. Assunto il nome di Mad River Blues Band (che la leggenda vuole derivi dalla mitologia greca, ma in realtà è quello di un piccolo fiume affluente dell’Ohio River) cominciarono a suonare nei locali intorno a Yellow Spring sino a quando non decisero di seguire un programma di studio-lavoro a Washington, eccetto Manning; ciò costrinse Hammond a trasformarsi in bassista. Nella capitale trovarono alloggio tutti in un unico appartamento e di sera si esibivano suonando blues in alcuni localini malfamati e riuscendo ad ottenere anche un ingaggio decente in un club per 60$ a sera. Ma quasi subito furono licenziati a causa della loro giovane età e soprattutto della loro strana e assordante musica: il gruppo in quel periodo sperimentava armonie basate su ragas e scale indiane. Tuttavia non si persero d’animo e ben presto riuscirono a trovare un altro ingaggio in un locale, dove si presentarono all’audizione convinti di dover stupire con qualcosa d’originale e improvvisato, ma riuscirono a farsi assumere suonando classici del blues. Tornati a Yellow Springs nel tardo 66 e ritrovato l’amico Manning, ingaggiarono il chitarrista Rick Bockner e, forti dell’esperienza accumulata, lavorarono sull’armonia, componendo molti brani del loro repertorio: il nome fu accorciato in Mad River. Abbandonati completamente gli studi universitari e sempre più affascinati dalle notizie che giungevano da San Francisco, nella primavera del 1967 decisero di trasferirvisi con l’aiuto della sorella di Dewey che trovò loro una sistemazione e procurò delle audizioni. Lawrence in un’intervista dichiarò che i primi tempi furono i più deprimenti della sua vita, poiché vivevano tutti in una casa dove girava molta droga e ciò non permetteva loro di concentrarsi sul lavoro. Suonarono in pubblico la prima volta al Provo Park insieme ai Loading Zone, ai Frumious Bandersnatch e ad altre bands del momento. La svolta nella loro carriera arrivò quando, grazie ad alcune conoscenze, vennero in contatto con la comune dei Diggers ( per notizie consultare il sito www.diggers.org ), dove conobbero Richard Brautigan, noto scrittore beat autore di “Trout Fishing in America” e morto suicida nel 1984, che si prese a cuore le sorti dei ragazzi.
Partecipando ai “Be-in” e “Love-in”
organizzati dalla comunità, i Mad River si ritrovarono a suonare con Country
Joe and The Fish ed altre bands famose
come gli Steppenwolf, dalle quali impararono molto. Un ruolo
fondamentale nel lancio della band lo giocò
anche il loro manager Sam
Silver, molto amico di Ed Denson ( manager di Country Joe and The Fish), che, oltre
a procurare numerosi ingaggi, fece realizzare al gruppo un primo EP autoprodotto con la piccola casa discografica Wee Records. Il
disco conteneva tre pezzi, Gazelle (divenuta poi Amphetamine Gazelle), Wind
Chimes e Orange Fire, un pezzo di Lawrence, che non sarà incluso nel loro primo
album. Nell’estate del 1967, acquisita una certa notorietà, furono chiamati
all’Avalon in sostituzione dei Vanilla
Fudge per suonare con gli affermati Canned Heat e Moby Gape: i Mad River furono
costretti, per l’occasione, a prendere in
prestito gli amplificatori da un'altra band, data l’inadeguatezza della
loro strumentazione. In una serata che si tenne sempre all’Avalon in settembre
il gruppo suonò con gli Other Half e gli
Youngbloods che includevano tra i loro membri Jesse Colin Young, che Hammond aveva conosciuto da giovane e Jerry Corbitt con il quale lo stesso strinse una profonda amicizia. La
discreta notorietà raggiunta li portò a
suonare con i Jefferson Airplane e i
Quicksilver Messenger Service e durante una di
queste “reunion” Gery Duncan
prestò la sua chitarra a Lawrence, che
finalmente riuscì, come dichiarò in seguito, a suonare con un vero strumento. Finalmente le grandi case
discografiche si interessarono ai Mad River, prima la Vanguard poi la Capitol,
ma fu con quest’ultima che firmarono,
convinti anche dal fatto che aveva già
sotto contratto i Quicksilver Messenger
Service e la Steve Miller Band. Tutto sembrava andare per il verso giusto, la
nuova casa discografica affidò i nuovi arrivati ad un produttore esperto come Nik Venet, ma costui, forse troppo impegnato
o poco convinto del gruppo, si fece sostituire da un vecchio tecnico che non sapeva nulla di rock.. La produzione di “
Mad River” fu disastrosa, Hammond si
accorse troppo tardi che il master era stato registrato ad una velocità
superiore e non riuscì a fermarne l’uscita. Il risultato fu, comunque, un disco
indubbiamente poco commerciale e dal suono
particolarmente acido, a volte surreale, con le strane liriche e
l’intensa voce di Lawrence che ben si sposa
con la musica dai chiari riferimenti
ai Quicksilver Messenger Service
e ai Fish; Wind Chimes, War goes On e
Eastern Light sono pezzi splendidi dai visionari assoli di chitarra e, giustamente, annoverati tra i migliori
prodotti della psichedelia del periodo( Il disco è stato poi ristampato
nell’anno 1990 da Edsel che lo ha reinciso alla giusta velocità).
Il
mancato successo dell’album portò ad un deterioramento dei rapporti con la
Capitol che, tuttavia, rispettò gli impegni contrattuali, assecondando le
richieste dei Mad River di poter realizzare
il loro secondo lavoro, “ Paradise, Bar and Grill”, con la produzione di
Jerry Corbitt dei Youngblood. Il
prodotto fu molto diverso, anche se interessante, con ballate country rock e con due soli pezzi, Leave Me Stay e Academy Cemetery a ripercorrere il sentiero della psichedelica acida di “Mad River”.
Il
gruppo, che aveva già perso Manning dopo il primo insuccesso, non aveva più la
fiducia della Capitol, che non fece nessuna campagna pubblicitaria e non
pubblicò il disco neppure in Inghilterra. Era la fine del 1968
e i Mad River si scioglievano.Molti dei suoi membri rimasero nel campo della
musica: Dewey lavorò con Jerry Corbitt, Country Joe and the Fish, Grootna, Eggs
Over Easy e Bondacius D.F. mentre Manning
e Robinson divennero dei discreti sessionmen.
Lawrence Hammond formò di lì a poco una band di country music, The
Whiplash Band, mentre nel 1976 realizzò Coyote's Dream (Takoma ) un
album country rock in cui suonarono anche Dewey e Robinson.