L'ALLEANZA

Questo è i! segno dell’alleanza che io pongo tra me e voi... Sarà il segno dell’alleanza tra me e la terra. (Genesi 9,12-13)



Alleanza”, in ebraico berit, è una delle parole più importanti della Bibbia, soprattutto nelle pagine della Torah, la Legge, i primi cinque libri delle Sacre Scritture, e in alcuni passi profetici. Il termine cerca di esprimere il rapporto che intercorre tra il Signore e il suo popoio. Due sono le considerazioni preliminari indispensabili. Innanzitutto non si deve concepire l’alleanza come un patto bilaterale simile a quello che avviene tra Stati: il primato è quello di Dio che prende l’iniziativa e offre l’impegno più stabile ed efficace. Per questo motivo si può parlare più di promessa, di giuramento, di “testamento” divino a cui l’uomo risponde ricevendo un dono e, purtroppo, rivelando spesso incostanza nella gratitudine e infedeltà.

La seconda osservazione riguarda le forme molteplici con cui l’alleanza viene descritta nella Bibbia. Si parte da un modello che è basato sui trattati vassallatici in uso nell’antico Vicino Oriente, soprattutto tra gli Ittiti. Lo schema era quello di un accordo tra il gran re e i prìncipi satelliti: i contenuti riguardava- no i reciproci diritti e doveri; l’atto avveniva sotto la protezione della divinità comune e con la siglatura alla presenza di testimoni, il tutto suggellato da una stele che fungesse da memoriale. Si legga il capitolo 24 di Giosuè ove è riferita una cerimonia celebrata da Giosuè a Sichem, dopo che Israele è entrato nella terra promessa, e si potrà ritrovare la sostanza di quello schema.

I profeti, a partire da Osea (capitoli 1-3), introducono un altro modello, il patto nuziale: è evidente la differenza di una simile impostazione che da un orizzonte politico ci conduce verso relazioni personali più intime e calorose. È per questo che le violazioni dell’alleanza diventano “adulterio” (si legga il capitolo 16 del profeta Ezechiele). Infine, Geremia, seguìto da Ezechiele, propone una “nuova alleanza” ancor più intima e personale. Dio stesso col suo spirito entra nel cuore dell’uomo trasformandolo, così che il legame d’amore e d’alleanza non venga mai meno: «Questa sarà l’alleanza che io concluderò con la casa d’Israele, dice il Signore: porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo» (Geremia 31,33).


L’ultima frase di questo oracolo divino è la cosiddetta “formula dell’alleanza” e scandirà spesso la legge biblica, come espressione della volontà del Signore di offrire la sua protezione e i suoi doni di grazia di fronte alla risposta fedele del suo popolo. Dio inizia la storia del suo dialogo con l’uomo con un’alleanza universale, quella che instaura con Noè, segnata dal simbolo dell’arcobaleno, una realtà cosmica di pace e di armonia (Genesi 9). Ci sarà poi il legame più specifico con Israele stipulato col patriarca Abramo: il segno sarà nella carne stessa dell’ebreo, alle radici della vita, attraverso la circoncisione (Genesi 17). La “nuova alleanza”, quella dello spirito divino nella creatura e nel cuore, cantata da Geremia, sarà evocata da Cristo che la collegherà al suo sacrificio redentore, quando sul calice dell’ultima cena pronunzierà queste parole: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi» (Luca 22,20). È per questo che l’intero passo di Geremia (31,31-34) verrà integralmente citato dalla Lettera agli Ebrei (8,8.12) per esaltare Cristo mediatore di questa “nuova e perfetta alleanza”.



LE PAROLE PER CAPIRE

ARCOBALENO - In ebraico è chiamato qeshet come l’arco da guerra; appare dopo il diluvio ed è segno dell’alleanza tra Dio e l’umanità (Genesi 9,13). L’arcobaleno rappresenta infatti l’arco da guerra cosmico che il Signore ha deposto dopo il giudizio sul peccato dell’umanità.

FIERE - Belve e mostri entrano in scena spesso nella Bibbia come simboli di tutto ciò che è oscuro o negativo nel mondo e nella storia. Alcune fiere mostruose portano nomi propri come il Leviatan, Rahab, Behemot, Tannin; sovente sono acquatiche perché il mare è simbolo del nulla e del male (vedi le bestie dell’Apocalisse).