L’ARTE CANTA PADRE NOSTRO
 

Il 27gennaio 1901 moriva a Milano Giuseppe Verdi. Di lui è stato detto e scritto molto durante quest’anno commemorativo, anche riguardo alla sua malferma fede cristiana. Noi ora vorremmo solo evocare una sua partitura marginale, un Padre Nostro per coro misto a cinque voci basato sulla libera resa della preghiera di Gesù offerta da Dante (sul manoscritto lo stesso Verdi aveva precisato: “volgarizzato da Dante”).
Ebbene, partiamo da questo spunto per dire qualcosa su una delle pagine più celebri in assoluto di tutta la S. Scrittura, cioè il Padre Nostro, la preghiera insegnata da Cristo ai suoi discepoli e presentata dai Vangeli di Matteo (6,9-13) e di Luca (11,2-4) in due forme e in due contesti differenti.
Cinquantasette parole greche, sette invocazioni e lo sfondo del monte delle Beatitudini, secondo Matteo; trentotto parole greche, cinque invocazioni e un fondale imprecisato durante il grande viaggio di Gesù verso Gerusalemme, secondo Luca.
Non vogliamo ora commentare questa che è divenuta la preghiera per eccellenza del cristiano, l’oratio perfectissima, come la definiva S. Tommaso d’Aquino nella sua Summa Theologiae (11,11, q.83, a.9).
Lo abbiamo già fatto proprio su queste pagine due anni fa. Ci accontenteremo, invece, di esemplificare la sua presenza costante e potente nella storia dell’Occidente.
Per far questo dovremmo partire proprio da Dante.
Egli nel canto XI (le prime Otto terzine) del Purgatorio mette in bocca alla lenta processione degli spiriti superbi, che si snoda nel primo girone di quel luogo di purificazione, una parafrasi solenne del Padre Nostro («0 Padre nostro, che ne’ cieli stai...»).
Non possiamo, per ragioni di spazio, citarla, ma suggeriremmo ai nostri lettori di cercare un’edizione della Divina Commedia forse quella usata a scuola in passato e di seguire con pacatezza e attenzione i versi di Dante che Verdi aveva usato come testo per il suo pezzo musicale.
E dato che stiamo parlando di musica, affiora facilmente una domanda: al di là della melodia gregoriana della liturgia, quali sono le riprese musicali del Padre Nostro? Bisogna riconoscere che, a differenza dell’Ave Maria che ha avuto un successo straordinario (per stare a Verdi, pensiamo a quella dell’Otello), la preghiera di Gesù ha prodotto vari testi musicali ma quasi tutti dimenticati o non particolarmente alti.
Se si vuole avere un’antologia di queste composizioni, bisognerebbe ricorrere a un compact disc (Ms 062) edito dalla San Paolo nel 1994, in cui è offerta una sequenza di testi che partono dal Palestrina nel ‘500 e approdano sino ai nostri giorni. Ritorneremo, comunque, sull’argomento la prossima settimana.