CAPITOLO OTTAVO

 

Commentari agli Otto doppi Kua di Fu Hsi

 

43.

"Il tuono scoppia ed arreca grande riuscita.

Il tuono rimbomba terribile

e risuona con parole ridenti.

Il fragore del tuono atterrisce le moltitudini,

ma non per questo l'officiante lascia cadere di mano

il santo cucchiaio ed il calice."

 

L'oracolo mi provoca con parole misteriose. L'oracolo annuncia parole misteriose per incitarmi al risveglio. Lo so e questo io voglio: levarmi dal mio sonno come risorge il mondo quando la primavera s'annuncia coi tuoni.

La Terra si scuote e dalle sue viscere oscure erompe il Dragone. Esso guizza come folgore verso il Cielo: il Dragone squarcia le nubi e ne scaturisce la pioggia.

Il risveglio del mondo fa paura alle moltitudini, ma io, immerso in pace imperturbabile, seguito a celebrare nel tempio. Tengo salda in una mano la spatola sacra ed il calice dell'offerta ho nell'altra.

Risvegliati, anima mia. Levati come Dragone impetuoso e slanciati inarrestabile attraverso le vastità del tuo Cielo.

 

"Io m'incammino per un sentiero di campagna:

porto con me il bastone, una borsa e, ai fianchi, la cintura.

Per dar ristoro al mio cammino ho messo nella bisaccia

un fascetto d'erbe fragranti e una fiala di vetro

in cui è racchiuso tutto l'incanto della primavera."

 

44.

"La mitezza del tempo ventoso

arreca infinite piccole gioie.

È cosa molto buona sapere dove recarsi,

ma meglio ancora di questo

è incontrarsi col saggio."

 

Una brezza leggera tempra l'eccesso d'ardore. Un dolce alitare di vento trascorre sull'erba spuntata di fresco e, lieve, invita i fiori d'ibisco a curvare la testolina.

La Lode Suprema del Mondo dice che il vento soffia dove vuole: esso gira e rigira sui suoi cammini e nulla lo può arrestare.

Troppa ambizione impedisce di gustare le piccole gioie che la vita arreca: in esse risiede davvero tutta la felicità.

Dal vento voglio imparare ad accarezzare delicatamente le tenere erbette e, ascoltandolo, sentire nel mio cuore la voce del saggio che insegna dove per me è bene recarmi.

 

"Mi sono seduto a cercare riposo

sul ciglio della strada, sotto un mandorlo fiorito.

Ecco: cavo dalla mia borsa l'ampollina di cristallo,

la stappo e - meraviglia! - ne spira una brezza leggera:

voce come di vento che evoca con lingua arcana

le volute imperscrutabili del mio spirito."

 

45.

"Doppio splendore brilla a mezzogiorno:

questa è l'immagine del fuoco.

In tal modo il saggio governante

irradia la sua luce ai quattro orizzonti del mondo."

 

Il sole splende. Il sole splende doppiamente. Il fuoco è partorito ormai dall'oscurità della notte, l'ha trasformata in giorno e nulla può porre ostacolo al suo divampare.

O splendore, splendore che brilli all'estremo culmine del mio mezzogiorno! O fuoco nel quale mi dissolvo per rinascere incessantemente a una vita nuova.

O abisso di luce: che io mi annulli tutto in te per trovare la vera realtà. Amore che tutto bruci: inabissami!

 

"Nell'incanto sospeso del mezzogiorno

la mia anima trasale in assorta contemplazione:

il mondo è mistero, mistero insondabile è il mondo.

Immerso nel doppio splendore che riverbera sulla terra

temo che il mio respiro possa, per troppo fragore, turbarlo."

 

46.

"La Pura Terra insegna l'accogliente dedizione:

è questo il modo in cui l'uomo saggio

elabora interiormente la realtà."

 

Umile dedizione di giovenca è immagine della Pura Terra. Essa tutto accoglie con pazienza inesausta elaborando nelle sue viscere i cibi che il mondo le offre in multiforme abbondanza.

Umile dedizione di giovenca è immagine della Pura Terra. La Terra accoglie con sottomissione le cinque benedizioni del Cielo e in questo modo diviene feconda generando i diecimila esseri.

Umile dedizione di giovenca è immagine della Pura Terra. Così l'uomo saggio prende a modello la Terra ed elabora interiormente la realtà. L'uomo saggio prende a modello la pazienza umile della giovane giovenca ed elabora interiormente la realtà.

 

"Ed ora mi rialzo: troppo ho riposato.

Anche la mia voce vuole levarsi: troppo essa ha taciuto.

Voglio cantare una canzone nuova,

un canto che narri l'insondabile pace del mio cuore.

Pizzico le cinque corde del mio liuto,

intono attraverso il silenzio un canto d'amore."

 

47.

"Io contemplo due laghi sovrapposti:

vivida immagine dell'autentica serenità.

Questo è un esempio per il saggio

che s'ammaestra discutendo con i suoi amici."

 

Nelle profondità del lago si nasconde, in fitto mistero, un altro lago. O mistero incomprensibile alla mente e trasparente come acqua limpida per l'intelletto!

L'oracolo mi provoca con parole enigmatiche. Con parole misteriose l'oracolo mi scruta richiamandomi con voce possente al risveglio.

Io ti ripeto dunque il mio enigma: nelle profondità del lago si nasconde in mistero insondabile un altro lago. Sarai capace tu di leggere con puro intelletto e cuore indiviso il significato di questa immagine? Sarai tu capace di rendere tanto limpido il tuo spirito da contemplare l'immagine che si nasconde nella doppia profondità dei laghi?

Oh, come vorrei che tu già possedessi la pazienza umile della giovane giovenca e della Pura Terra, così da non avvertire nelle mie parole un mistero e potessi, cantando, ammaestrare i tuoi amici!

 

"La mia bella trascorreva le notti

appoggiata alla sua finestra

in vista del terso laghetto di Yu-gong.

Scrutava lontano la mia bella: essa era innamorata

di fissare le insondabili trasparenze dell'acqua

e lasciava ogni tanto riposare il suo sguardo

sui fiori rosa delle ninfee

appena sfiorati dal Leprotto dei Cieli."

 

48.

"Traboccante di vigore è il movimento del Cielo.

Così come il Cielo, anche l'uomo nobile

aumenta la sua forza con moto inesauribile."

 

Traboccante di vigore è il movimento del Cielo: questo vuol dire che tutti gli esseri nascono, vivono e muoiono secondo l'eterna alternanza dei tempi.

Non così l'uomo saggio: esso aumenta la sua forza con un moto inesauribile e trova un accordo armonioso con l'essenza stessa del Cielo.

Egli al mattino si leva ed innalza fino al Cielo la sua voce in quieto raccoglimento. Egli si leva al mattino e dice: "Tu sei me; io voglio essere Te. Che Cielo e Terra siano in me una sola cosa".

 

"Dopo la notte sempre sopraggiunge il giorno

ed il giorno sempre una nuova notte

genera dal suo grembo luminoso.

Traboccante di vigore è il movimento del Cielo

ed eterna la sua attività creatrice.

Perché non posso cavalcare un Dragone celeste,

salire tra gli astri a respirare essenza di luna e di sole

e, in questo modo, divenire immortale?"

 

49.

"Senza sosta l'acqua fluisce e rifluisce

ed arriva infine alla sua meta.

Un doppio abisso si svela al mio sguardo

a insegnarmi come il saggio

progredisce nella virtù

insegnando la sua sapienza al prossimo."

 

Abisso s'inabissa nell'abisso. Profondità supera un'altra profondità. L'enigma si avvolge di enigmi. Che cosa significa tutto ciò?

La tua domanda mi esorta a non darti risposta perché so che essa genererebbe un'altra domanda fallace.

Quando avrai penetrato con lo sguardo del cuore il mistero dei due laghi, allora conoscerai anche il segreto del doppio abisso.

Se veramente vuoi progredire nella virtù, non tenere celate le mie parole, ma insegna con generosità ed umile sottomissione la sapienza al tuo prossimo.

 

"Dal culmine estremo degli spazi celesti

io mi lascio sprofondare nell'abisso che non ha limiti.

Questa è la lezione segreta della Sublime Lode del Mondo:

che nessuno tenga celata con gelosia la sua sapienza,

ma in generosa sottomissione ed umiltà perfetta

faccia dono del suo tesoro agli amici, dividendolo."

 

50.

"Tieni fermo e quieto il tuo dorso

come monte che si stringa ad altro monte.

Ricorda che il pensiero del saggio

non desidera fuggir via dal presente."

 

Vorrei che tu sapessi desiderare, più di quanto io la desideri per te, la pace del cuore. Poiché io so per certo che quando tu la desiderassi con tutto il tuo essere, saresti in procinto di trovarla presto.

Siedi quieto sulla Terra e lascia che il tuo dorso diventi il luogo delle nozze della Terra col Cielo. Non cercar di sentire i Sessantaquattro Dragoni che dalla Pura Terra s'elevano al Cielo. Taci in silenzioso raccoglimento ed ascolta: la Terra è buona, la Terra è sovrabbondantemente ricca di sostanze nutrienti per te. La Terra è sicura: essa non ti tradirà.

Appoggia il tuo essere intero sulla Terra e prepara pure con fiducia e cuore ridente il tuo cibo preferito.

Qual è il cibo che tutti preferiscono ad ogni altro cibo, chi non l'ha mai gustato per la curiosità d'assaggiarlo e chi già se n'è nutrito per l'impossibilità di farne ormai a meno?

Questo cibo squisito è la Vivanda Deliziosa, cibo prelibato sopra ogni altro cibo di cui desidero che tu ogni giorno possa poterti nutrire.

 

"Il mio viaggio infine è terminato,

il mio sentiero s'inoltra nel Grande Vuoto,

il mio cuore ha quasi timore di battere,

il mio respiro si fa più sommesso della brezza.

D'un tratto son diventato tutto silenzio:

non odo altro suono che lo sciabordio dell'acqua

sui vasti lidi dove si perdono per l'eternità

le onde incessanti dell'Oceano della Pace che canta."

 

Il Grande Patriarca Teng Hsi, figlio della dama Ho Li-li e discepolo del Venerabile T'ai Shen Bao-yu, ha scritto di suo pugno il Libro dei Commentari agli Otto doppi Kua di Fu Hsi.

Teng Hsi ha scritto il Libro dei Commentari agli Otto doppi Kua di Fu Hsi nel terzo anno del regno di Yao detto il Giusto ed il Misericordioso, tre anni prima che avvenisse il Grande Diluvio.

A quel tempo il Grande Patriarca Teng Hsi abitava in una capanna sulle pendici del monte Pu-ch'i presso le sorgenti del fiume Lu ed officiava spesso nel tempietto elevato in onore di Tchi Ch'ong Tzu, colui che senza sforzo apparente ha varcato gli Otto Limiti del Compasso.

 

Indice di "Cento Primavere"