Il Libro della Grande Pratica

è stato scritto di suo pugno da Maestro Ch'ong

presso il villaggio di Poyang-mei,

nel settimo Anno Ssu

dopo la caduta dei barbari Hu,

fra la Lucentezza Pura e la Rugiada Fredda.

CAPITOLO PRIMO

 

1 Se davvero vuoi apprendere la Grande Pratica, senza incertezza né menzogna devi imparare a distinguere da te stesso e per te stesso teoria da pratica, e mirare dritto al tuo scopo. Queste non sono cose facili, e neppure agevoli, tuttavia non sono (cose) impossibili, dunque tu puoi compierle. È il primo passo nella Grande Pratica.

2 A cosa paragoneremo teoria e pratica? 3 Le paragoneremo ad acqua e fuoco. Quando anche ti affannassi per mille anni, mai ti riuscirà di mescolarli: ora l'acqua soffocherà e spegnerà il fuoco, ora il fuoco costringerà l'acqua ad evaporare salendo alle azzurre praterie del cielo.

4 Ma se ti comportassi come abile cuciniere, raccoglieresti in un canto l'acqua, prepareresti il fuoco, ti procureresti una pentola capace e porresti l'acqua a bollire sul fuoco cuocendo così le vivande più prelibate.

5 L'acqua è la teoria, che in sé stessa non è nutriente né arreca alcun sapore al palato, il fuoco è la pratica, la pentola cava sei tu stesso. 6 Il frutto della Grande Pratica si chiama Vivanda Deliziosa.

7 Se starai bene attento ai miei insegnamenti e ti sforzerai di metterli in pratica con diligenza ed applicazione costanti, allora ogni giorno sulla tua mensa spanderà il suo aroma la Vivanda Deliziosa, e ogni giorno potrai cibartene come di cibo squisitissimo e prelibato.

 

Indice de "La Grande Pratica"