CAPITOLO QUINTO

 

Tui (L'Acqua)

1 Posso raccogliere la mia acqua da tante sorgenti, da laghetti e ruscelli montani.

2 L'acqua del mare Orientale è amara: non serve per cuocere cibi. 3 Spesso l'acqua stagnante e densa è infetta: seppur bollendo perdesse il veleno, il suo gusto resterebbe pur sempre quello della melma e del fango.

4 Se calo il mio secchiello in pozzo profondo, è bene ch'io lo sappia, forse ne attingo acqua limpida come cristallo, fredda come vento d'inverno, leggera. Ma forse potrei trarne acqua fangosa e mortale.

5 L'acqua delle cascate alpestri è frizzante: brilla e spumeggia come vino nelle coppe donando (la sua) vita al cibo.

6 Da tante sorgenti posso raccogliere la mia acqua, da laghetti e ruscelli montani.

7 In infiniti rivoli essa scorre tra monti e pianure, dove raccogliendosi in polle, dove in paludi. Io devo saper scegliere la mia acqua.

8 Acqua buona per un cibo buono. Acqua che frizza e spumeggia affinché il mio cibo sia pieno di vita e mi porti allegria.

 

9 Che cosa significano sorgenti e laghetti? Che cosa significa l'acqua?

10 Sorgenti, laghetti ed ogni altro luogo dove l'acqua ristagna o gorgoglia significano il mondo delle infinite menti e dei diecimila pensieri.

11 L'acqua è la teoria ch'io posso raccogliere per il mio fabbisogno. Essa scorre attraverso il pensiero come linfa vitale pulsa attraverso i ciocchi nodosi del legno.

12 È con quest'acqua, scaldata e spinta a bollire da fiamma vivace, che potrò cuocere e preparare la Vivanda Deliziosa, cibo ricco di ogni squisitezza e prelibato su tutti gli altri cibi di cui ogni giorno voglio potermi nutrire.

 

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