CAPITOLO SECONDO

 

Chen (Il Legno)

1 Io vado nel bosco in cerca di legna per alimentare il mio fuoco. Come ha da essere la legna che sceglierò? 2 Sceglierò stoppie, foglie e fuscelli ben secchi per una vivace vampata se il mio fuoco s'indebolisse, grossi ciocchi nodosi per conferirgli durata e brace sanguigna, legno di pino alpestre se voglio un profumo soave.

3 Il legno giovane, devo saperlo, produce fumo in quantità e gli occhi potrebbero averne a piangere lacrime brucianti. Il legno marcescente, umido e tarlato, serve a ben poco: perché dovrei dunque riempirne la gerla?

4 Legno buono produce buon fuoco, legno cattivo è reso puro e trasmutato solo da un fuoco robusto e ben formato.

 

5 Che cosa significa il bosco? Che cosa significa il legno?

6 Il bosco fitto, folto d'angoli oscuri e spruzzato di filtranti raggi solari, dove ogni specie d'animali trova rifugio e terreno di caccia, è la vita.

7 La raccolta della legna sono le esperienze che l'esistenza mi offre e tra le quali io, entro certi limiti, posso scegliere. Con questo legno alimenterò il fuoco della mia pratica così che ne scaturiscano lingue di fuoco in fiamme dardeggianti.

8 Sempre desidero cantare con gioia nei miei canti questo fuoco. Grazie ad esso potrò cuocere e preparare la Vivanda Deliziosa, cibo squisitissimo e prelibato del quale ogni giorno voglio potermi cibare.

 

Indice de "La Grande Pratica"