PREFAZIONE

di Daniel Ch'iu-ming

È con emozione indescrivibile che, completata la traduzione de Il Giusto Comportamento, riceviamo dal venerabile Yung Ch'eng Tzu, abate della scuola di Hui T'ang (l'attuale città di Poyang-mei), copia del secondo e del terzo libro delle opere canoniche dell'incomparabile Tchi Ch'ong Tzu oltre ad un quarto, inatteso, dal titolo Cento Primavere, ove sono raccolti detti, sentenze ed aneddoti apocrifi riferiti od attribuiti al maestro ed ai suoi primi discepoli.

Con la medesima, indicibile emozione abbiamo tradotto i libri dal cinese classico e presentiamo oggi ai lettori europei La Grande Pratica, un testo sconosciuto in occidente sino ai nostri giorni.

Tra i quattro, è questo lo scritto ove più marcatamente si rivela l'impronta iniziatica dell'insegnamento di Ch'ong Tzu.

La lettura dei suoi concentratissimi sette capitoli non è agevole e probabilmente alcuni concetti debbono sulle prime apparire al moderno lettore occidentale di difficile decifrazione ed oscura interpretazione.

D'altra parte abbiamo deciso di astenerci da commenti o spiegazioni di vario genere (stavamo quasi per dire "volgarizzazioni") che inevitabilmente avrebbero rivestito una pericolosa funzione filtrante, o peggio mistificante.

Siamo fermamente persuasi che la voce del Maestro, soprattutto in un testo abissale come è La Grande Pratica, non abbia bisogno di intermediari per parlare direttamente al cuore ed alla mente di chi davvero desideri porsi alla sua scuola, tale è la forza dinamizzante dei pensieri ch'egli offre ai suoi discepoli, pensieri ordinati in forme nelle quali una natura essenzialmente magmatica si comunica - quasi per magia - attraverso pure geometrie cristalline che sono quasi un riflesso di leggi non del tutto di questo mondo.

Ma il troppo entusiasmo ci ha forse condotti, nostro malgrado, ad esprimerci con frasi ampollose che il maestro avrebbe sferzato con uno dei suoi motti salaci.

Limitiamoci dunque a concludere la nostra prefazione riferendo quanto il venerabile Yung Ch'eng Tzu scrive accompagnando il plico che, superati gli inevitabili ritardi e traversie propri alle poste della nostra epoca (nessun aneddoto rende purtroppo conto delle condizioni di questo essenziale servizio pubblico ai tempi di Tchi Ch'ong Tzu), ci è stato infine recapitato:

"Vi offriamo in dono con cuore di amici una preziosa copia dei nostri Libri affinché anche coloro che - come voi oggi - vivono in una civilizzazione alienante possano imparare a scoprire, fra la trama del tessuto delle loro esistenze, quelle pagliuzze d'oro in cui il venerato Maestro ci insegna a riconoscere il nostro tesoro."

Yung Ch'eng, abate della scuola di Hui T'ang,

tra il mese del Molto Caldo

e l'Inizio d'Autunno

nell'Anno Wei 1990

 

Basilea, 23 settembre 1993

Anno del Gallo

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