CAPITOLO PRIMO

 

1. Dedicata al monaco Po Tzu

quando chiese del saggio e dello stolto

 

Chi tra noi due tu creda più saggio io non lo so,

ma sento che alla tua domanda

vorrei saper rispondere in modo amabile,

indicandoti là in fondo, tra le rocce,

la sorgente canterina del fiume Lu.

 

Taci un istante e ascolta

il suo chiaro gorgogliare:

essa intona senza parole

la canzone che intesi un giorno

passeggiando per le vie di Lo-yang.

 

Graziosa una fanciulla al mercato

offriva fiori d'ibisco e crisantemi

e cantava al mattino

con occhi brillanti di splendore

rubato alla Tessitrice ed al Pastorello :

 

"Peonie che cadono, bianchi crisantemi d'autunno:

in un volo di gru si perde la mia tristezza.

O - yin, o - yang! O - yin, o - yang!

 

Magnolie che sbocciano, bianchi fiori d'ibisco:

in un volo d'oche selvatiche ho ritrovato la malinconia.

O - yin, o - yang! O - yin, o - yang!"

 

2. Contemplando la vetta del T'ai-shan

 

V'è qualcosa di tanto bello quanto la vetta del monte T'ai?

Neppure le verdi pianure di Ch'i e di Lu son così amabili.

La natura qui si è composta in malinconica grazia,

le pendici dipingendo col sole d'ombre e di splendore.

 

Oh, come batte il mio cuore

quando in alto si sfilacciano le nubi!

L'occhio si dilata negli stormi d'anatre selvatiche,

e se camminando raggiungo l'estrema cima

con uno sguardo immenso

tutti gli altri monti contemplo attorno.

 

3. Il canto della bella fioraia

 

Peonie che cadono dai rami,

bianchi crisantemi d'autunno.

In un volo di gru si è persa la mia tristezza.

 

Chi m'aiuterà a ritrovarla?

Forse tu, ranocchia canterina?

 

4. Notte insonne a causa del chiasso

 

Se abbasso la tenda a ombreggiare il lume della luna,

come fiori di susino cade tutto il vasellame.

Sbadata, sbadata la cuoca

si scusa col padrone della locanda.

 

Se sento cantare della fanciulla dai bei capelli

come fiori di mandorlo a primavera sboccia il mio canto.

Triste, triste la mia canzone

vaga per la notte ormai fonda.

 

"Vorrei cantare un canto che parli del mio amore,

dipingere lo sguardo che ha catturato il cuore:

lontana, lontana brilla la Stella del Pastorello,

chiara splende la Dama del Fiume di Nuvole."

 

Ora un poema in più

s'è aggiunto al numero dei miei sonetti.

Ma questo potrà mai ripagarmi

d'una notte solitaria e insonne?"

 

5. Alba di primavera

 

Sullo spiazzo verdeggiante presso l'eremo montano

sosto in silenzio, ascoltando lieve lo stormire dei pini.

Già nel primo biancore dell'alba

vedo perdersi uno stormo di gru.

 

Lieve, lieve sento alzarsi nel silenzio

un pizzicare di corde di liuto:

è un monaco buddista.

Intreccia la sua canzone con l'eco lontana d'un flauto.

 

Malinconici i suoni si spandono per l'anima

nella luce incerta di quest'alba di primavera.

Vorrei che la mia tristezza potesse perdersi

in un volo di gru attraverso l'aurora,

per giungere finalmente al suo riposo

sulle sponde del Fiume di Nuvole.

 

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