PREFAZIONE

di Daniel Ch'iu-ming

Il quinto e ultimo libro de "La Preziosa Ghirlanda" si intitola "Il Limpido Oracolo dell'Immortale della Montagna di Giada". Dichiaratamente esso non è opera di maestro Ch'ong e neppure di uno dei discepoli della prima generazione. "Il Libro del Limpido Oracolo dell'Immortale della Montagna di Giada" - si legge in apertura al testo - "è stato trascritto dal Venerabile Yo-cheng di Chao, discepolo di Chung-shan di Mou per l'istruzione di tutti i discepoli e per offrir loro un valido aiuto sulla via del Giusto Comportamento" .

E' naturale accostare la frase citata al paragrafo quattro di "Cento primavere", che recita: "Questi sono i nomi dei cinque Grandi Patriarchi: Yo-cheng di Chao, discepolo di Chung-shan di Mou, discendente del duca Fei-wenn di P'ing e discepolo di Teng Hsi, figlio della dama Ho Li-li e discepolo del Venerabile T'ai Shen Bao-yu. Il Venerabile T'ai Shen Bao-yu cominciò ad insegnare nell'anno in cui T'ai-tsung, raggiunta la maggiore età, assunse il regno di Wei. Il Venerabile T'ai Shen Bao-yu fu discepolo prediletto del Venerabilissimo Tchi Ch'ong Tzu, colui che senza sforzo apparente ha varcato gli Otto Limiti del Compasso."

Dal che, riducendo la prosa a schema, la genealogia dei primi Patriarchi risulta essere:

1) Maestro Ch'ong (Tchi Ch'ong Tzu)

2) T'ai Shen Bao-yu

3) Teng Hsi

4) Chung-shan

5) Yo-cheng

Sappiamo che il monarca di cui si fa cenno, T'ai-tsung (m. nel 649 d.C.), mutò il suo nome originario Li Shih-min allorché ascese al trono nel 626 d.C. Tale inquadramento ci permetterebbe di datare gli esordi dell'insegnamento del discepolo Bao-yu - e presumibilmente la scomparsa di maestro Ch'ong - a questi anni. Computando approssimativamente in cinque lustri ogni generazione, otteniamo il quadro seguente:

Maestro Ch'ong: 550 - 625 d.C. ca.

T'ai Shen Bao-yu: 575 - 650 d.C. ca.

Teng Hsi: 600 - 675 d.C. ca.

Chung-shan 625 - 700 d.C. ca.

Yo-cheng 650 -725 d.C. ca.

ciò che induce a supporre che la Scuola della Preziosa Ghirlanda apparirebbe grossomodo in contemporaneità alla fondazione della dinastia T'ang.

Questa tesi è confortata da un passaggio di "Cento Primavere", il paragrafo quarantaquattro (Commentari agli Otto doppi Kua di Fu Hsi): "La Lode Suprema del Mondo dice che il vento soffia dove vuole: esso gira e rigira sui suoi cammini e nulla lo può arrestare", episodio che non sembra del tutto arbitrario accostare al versetto otto del terzo capitolo del vangelo secondo Giovanni: "Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito". Il cristianesimo nestoriano veniva infatti introdotto in Cina nel 635. Questa eco evangelica risente probabilmente dei primi confronti coi predicatori cristiani. Interessante, per inciso, la qualifica di "Suprema Lode del Mondo" riservata (presumibilmente) a Gesù. Il Buddha, si sa, vien spesso designato come "Lode del Mondo".

In base a queste considerazioni la redazione de "Il Limpido Oracolo dell'Immortale della Montagna di Giada" sarebbe da datare all'ultimo scorcio del settimo secolo o all'inizio dell'ottavo.

Disgraziatamente il quadro storico fin qui abbozzato è contraddetto clamorosamente da diversi altri elementi riscontrabili ne "La Preziosa Ghirlanda". Ad esempio, per citare ancora "Cento Primavere", da questa affermazione: "Il Grande Patriarca Teng Hsi (...) ha scritto il Libro dei Commentari agli Otto doppi Kua di Fu Hsi nel terzo anno del regno di Yao detto il Giusto ed il Misericordioso, tre anni prima che avvenisse il Grande Diluvio", ove la vita del Patriarca è evidentemente retrodatata addirittura a un'epoca mitica. Dunque?

Ci si permetta, in un ginepraio di possibilità inestricabile, d'avanzare un'ipotesi soggettiva tutta da verificare. A nostro parere "Il Limpido Oracolo dell'Immortale della Montagna di Giada" è in realtà un testo molto tardo, composto ben più di settanta o ottanta anni dopo la morte del fondatore della Scuola. La sua attribuzione al quinto Patriarca potrebbe benissimo essere un espediente per confermarne l'autorevolezza. Il motivo della stesura si può individuare nel legittimo desiderio dei praticanti di possedere un loro testo oracolare, in contrapposizione alle dominanti scuole di matrice Confuciana e Taoista dedite allo studio dell'Yi Ching.

Parecchio inchiostro potrebbe scorrere anche a proposito dei sei animali allegorici (Dragone, Cavallo, Scimmia, Cane, Topo, Tigre) cui il testo fa riferimento - tutti dedotti dalla zoologia astrologica cinese tradizionale. Ma riteniamo non sia giunto il momento di definire un quadro per noi ancora troppo lacunoso.

Dieci anni fa, presentando la traduzione de "Il Giusto Comportamento", scrivevamo: "Più che incerta é la datazione del corpus principale dell'opera e sfuggente la collocazione storica della figura del maestro. In quale epoca Ch'ong Tzu avrebbe comunicato i suoi insegnamenti istituendo quella che in seguito sarebbe diventata una vera e propria scuola di sapienza e di etica?

Se qualche vago indizio sembra suggerirci l'ipotesi che l'elaborazione della dottrina di Ch'ong Tzu sia tuttora in corso, moltissimi altri elementi proiettano indubbiamente le parti più antiche dell'opera in un lontano passato feudale, forse all'epoca della fulgida dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.) quando non prima. I sensibili influssi buddhisti che traspaiono da alcuni paragrafi, d'altra parte, parrebbero rivelarne un'origine contemporanea o successiva al regno degli Han orientali (I secolo d.C.). Riteniamo però da respingere, per ovvie motivazioni d'ordine storico ed esegetico, la versione dottrinale tramandata dai seguaci della Scuola, che data la redazione de "Il Giusto Comportamento" a 4500 anni prima dell'era cristiana."

Oggi che possediamo l'interezza del canone della Scuola della Preziosa Ghirlanda disponiamo evidentemente d'una maggior quantità di elementi per avviare una ricerca storica scientificamente fondata. Tali elementi necessitano però d'un attento esame e di un'interpretazione accurata, coerente e convincente.

Lasciamoci dunque per il momento conquistare con semplicità dalle immagini delicate, fantasiose e oniriche di cui le pagine del libretto palpitano. Se poi ne avvertiamo il desiderio, permettiamo alla sua misteriosa saggezza di fluire come limpido ruscello montano a fianco dei sentieri del nostro vivere d'ogni giorno.

 

Torrita di Siena, 10 novembre 1999

anno del Coniglio

Indice de "Il limpido Oracolo"