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DELIBERA 135
Ecco il testo così come è stato proposto e nella versione definitiva approvata [ . . .]
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Come contattare l'Osservatorio sulla Delibera 135.
I prossimi appuntamenti in programma [ . . .]
Una volta tanto hanno vinto i lavoratori!
Nel Giugno 1999, la Giunta Comunale di Brescia approva una Delibera riguardante gli appalti conferiti a Società Cooperative. Punto qualificante del provvedimento, l'obbligo dell'applicazione dei Contratti Nazionali per tutti i lavoratori impiegati dalle Cooperative, compresi i soci lavoratori, pena la revoca dell'appalto.
Pochi mesi dopo, a Roma, un vasto arco di forze politiche, sindacali e dell'associazionismo, elabora un testo simile a quello bresciano, scegliendo di proporlo al Consiglio Comunale come Delibera di Iniziativa Popolare; fra i promotori, le Rappresentanze di Base, la Confederazione Co.bas., l'Unione Sindacale Italiana, il Partito della Rifondazione Comunista, l'Unione Popolare ed alcune associazioni impegnate nel sociale, fra cui Progetto Diritti, Lunaria, Oikos e Progetto Laboratorio. In tre mesi, vengono raccolte molte di più delle 5.000 firme necessarie e, come previsto dallo Statuto del Comune di Roma, la Delibera viene sottoposta al voto del Consiglio. Il 31 luglio 2000, la Delibera di Iniziativa Popolare, cui è stato assegnato il n. 135, viene approvata con 35 voti favorevoli e un solo contrario.

La Delibera 135 costituisce la più grande vittoria conseguita dagli operatori sociali romani in dieci anni di lotte; finalmente, adesso diviene possibile impedire che Associazioni e Cooperative Sociali siano utilizzate come riserva di manodopera a basso costo e senza diritti, perch´ il Comune è obbligato a retribuire gli organismi convenzionati con cifre che consentano il pieno rispetto dei Contratti Nazionali, mentre le Cooperative a loro volta sono obbligate a rispettare tutti i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, sotto pena della risoluzione del rapporto con il Comune.

E' importante sottolineare come il Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali (che le Cooperative romane, pur essendone firmatarie, non hanno mai rispettato), in caso di perdita dell'appalto, preveda la riassunzione delle lavoratrici e dei lavoratori da parte dell'organismo subentrante, il che vuol dire che il posto di lavoro è comunque salvaguardato; si tratta di un aspetto molto importante, perché libera le lavoratrici e i lavoratori dall'odioso ricatto del silenzio, dando a tutti la possibilità di denunciare la violazione dei propri diritti senza che questo comporti il rischio di perdere il lavoro.

Alcune considerazioni nel merito della vicenda.
La prima è che, dopo sette anni di giunta Rutelli, di fronte all'inerzia delle forze politiche, a Roma si è dovuta scegliere la strada dell'iniziativa popolare per ottenere quello che in altre città, come Brescia, è stato sancito da una normale Delibera della Giunta, e questo - a nostro avviso - la dice lunga sulla natura della giunta romana e del suo sindaco.
La seconda considerazione riguarda la colpevole assenza dei sindacati confederali, CGIL compresa, da un'iniziativa che, in fin dei conti, si proponeva l'applicazione del "loro" Contratto, visto che, perlomeno nel comparto delle Cooperative Sociali, non ne esistono altri; non possiamo che rammaricarci di questa scelta, ma, come si dice, siamo tutti maggiorenni e ognuno deve prendersi le proprie responsabilità.
L'ultima considerazione, infine, riguarda l'atteggiamento tenuto dalle Cooperative romane, nessuna delle quali ha sentito il bisogno di mettersi in relazione con un'iniziativa che le riguarda direttamente. Non ci stupiamo di questo atteggiamento, visto che solo le persone in malafede (e gli ingenui, come certi esponenti di alcuni Centri Sociali) possono ancora fingere di credere che le Cooperative Sociali romane siano qualcosa di diverso dalle espressioni del peggiore aziendalismo.

Ci aspetta un compito gravoso: impedire che la Delibera 135 rimanga lettera morta e tutto continui come prima. Non sarebbe la prima volta che un buon provvedimento viene ignorato!
Per far sì che questo non accada, invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Cooperative e delle Associazioni a mettersi in contatto con i sindacati di base e ad attivarsi per denunciare la violazione dei propri diritti; parallelamente, costituiremo un Osservatorio sugli appalti del Comune di Roma, per denunciare immediatamente i bandi e le gare difformi da quanto disposto dalla Delibera 135. Abbiamo dovuto attendere molti anni e combattere molte battaglie ma, adesso, l'ora dei diritti è arrivata.
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