Smog
classico
Chiamato anche smog di Londra.
Lo smog classico si presenta in episodi di bassa insolazione, bassa
velocità del vento, temperatura prossima a 0 C(stagione autunnale
invernale), gli inquinanti caratteristici sono anidride solforosa
e particolato. L'orario caratteristico è quello dell'alba.
Lo smog classico è conosciuto da molto tempo e i suoi effetti
sono stati descritti fin dai primi anni dell'era industriale, intorno
al 1700. Esso si forma per il ristagno nell'atmosfera delle particelle
solide e dell'anidride solforosa prodotti dalla combustione, a seguito
di condizioni metereologiche favorevoli all'instaurarsi dei fenomeni
di inversione termica.
Smog
fotochimico
Il fotochimico si verifica in estate
nelle ore centrali della giornata in presenza di alta insolazione,
bassa velocità del vento, temperatura superiore ai 18 c ed
è costituito da ossidi di azoto, ozono ed ossido di carbonio
prodotti specialmente dal traffico automobilistico.Rispetto allo
smog classico, questo è caratterizzato da un'attività
chimica molto più intensa e presenta una complessa catena
di reazioni che hanno luogo sotto l'effetto della luce.
In linguaggio tecnico, il termine si riferisce al miscuglio di gas
inquinanti che si forma nella bassa atmosfera per azione della luce
solare sulle emissioni antropogeniche, con produzione di gas chimicamente
reattivi. Uno dei prodotti principali di queste reazioni è
l'OZONO.
Questo tipo d'inquinamento rappresenta un problema per la salute
dell'uomo degli animali e delle piante
Effetti
sull'uomo
L’inquinamento atmosferico
comporta spesso numerose conseguenze a carico della salute, soprattutto
nei casi in cui si verifichi un brusco innalzamento delle concentrazioni
dei comuni contaminanti dell’aria (inquinamento acuto). In
questi casi, l’aumentata esposizione a vari irritanti atmosferici
provoca la riduzione della funzionalità polmonare, l’aumento
delle malattie respiratorie nei bambini, gli attacchi acuti di bronchite
e l’aggravamento dei quadri di asma; il tutto comporta un
forte incremento nel numero dei decessi fra le persone più
sensibili a determinati inquinanti, come gli anziani o le persone
affette da malattie respiratorie e cardiovascolari. Famosi sono
alcuni casi che si verificarono il secolo scorso: a Londra, ad esempio,
fra il 5 ed il 9 dicembre 1952 morirono più di 4000 persone
già sofferenti di malattie polmonari a causa di una densa
coltre di smog che ristagnava in città.
L’effetto dell’inquinamento a bassi livelli e per lungo
tempo risulta invece più subdolo e difficile da individuare.
Si presume che provochi a breve termine disagio, irritazione, tossicità
specifica, affezioni respiratorie acute e, in rari casi, mortalità,
soprattutto fra gli anziani affetti da patologie croniche cardiovascolari
o respiratorie. Gli effetti a lungo termine causati da una esposizione
ad inquinanti presenti a concentrazioni relativamente basse non
sono ancora completamente chiari; in ogni caso si ritiene che fra
i vari effetti vi sia la comparsa di malattie polmonari croniche
specifiche (come la bronchite cronica, l’asma e l’enfisema),
la formazione di varie neoplasie maligne (cancro polmonare, leucemie)
ed un aumento della mortalità per malattie cardiovascolari
e respiratorie. L’inquinamento atmosferico può effettivamente
causare uno stato di ansietà e paura. La percezione di una
minaccia che non è ben chiara o che non viene adeguatamente
spiegata pubblicamente può determinare alcune malattie psicosomatiche
e forme maniacali. Queste malattie, tra l’altro, si riscontrano
con frequenza maggiore dove, soprattutto per scelta politica od
economica, si tende a nascondere un eventuale pericolo o addirittura
dei dati di fatto, al fine di tutelare più la propria posizione
che l’intera comunità.
Rimedi
Riconfermando che il traffico stradale
è il principale fattore di pressione sulla qualità
dell'aria nelle città,è su questo che bisogna concentrare
gli sforzi per ridurne l'impatto.
Le misure a carattere tecnico che si possono adottare per ridurre
le emissioni da traffico su strada sono classificabili in due tipologie:
1)Sostituzione di veicoli vecchi e molto inquinanti
con veicoli nuovi che emettono molto meno.
2)Utilizzo di combustibili più puliti su
veicoli esistenti, con eventuale concomitante istallazione di dispositivi
per l'abbattimento delle emissioni.
Ma anche spostarsi in città con mezzi alternativi, come bicicletta
e mezzi pubblici, è di importante contributo.
A dare una mano a ripulire dallo smog l'aria delle
città sono anche alcuni alberi, che attraverso la traspirazione
delle foglie, riducono la temperatura dell'aria che li circonda
e costituiscono perciò un'isola termica capace la formazione
di ozono. Durante il giorno assorbono l'anidride carbonica e contribuiscono
a contenere l'effetto serra.
Legislazioni
Per quanto riguarda le emissioni
di inquinanti, sono state varate, inoltre, normative che ne fissano
i limiti massimi ammissibili. Dato che l'inquinamento atmosferico,
evidentemente, non rispetta i confini tra uno Stato e l'altro, esso
può essere affrontato solo adottando piani d'azione internazionali.
Consapevoli di ciò, nel 1987 ben 35 paesi hanno sottoscritto
a Montreal un trattato (PROTOCOLLO DI MONTREAL) sulla protezione
dell'ozonosfera, con il quale si sono impegnati a ridurre gradualmente
la produzione e l'uso dei principali clorofluorocarburi.
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