Problemi su scala planetaria
LA QUALITà DELL' ARIA --Problemi su scala planetaria -- Le piogge acide

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Cosa sono

Per piogge acide s’intendono quelle precipitazioni in cui le gocce d’acqua contengono disciolto acido solforico o acido nitrico. Queste sostanze si ionizzano nel solvente acqua formando ioni H+ secondo le reazioni:



Vengono così espresse le loro proprietà acide responsabili di un alterato pH delle soluzioni acquose che, attraverso le foglie e l'apparato radicale, vengono a contatto con tutti gli altri apparati delle piante.
Il fenomeno delle piogge acide si manifesta soprattutto in zone adiacenti a grossi complessi industriali dove le pur piccole quantità di zolfo presente nei combustibili è comunque elevata per l’alta intensità e continuità dei processi di combustione.


Gli idrocarburi sono composti organici costituiti soltanto da carbonio e idrogeno e sono presenti nei combustibili fossili. Le molecole degli idrocarburi possono avere legami semplici, doppi o tripli, possono essere a catena aperta o richiusi ad anello.
Grandi estensioni di foreste possono risentire della troppo elevata acidità dell’acqua con cui vengono a contatto, fino ad una progressiva distruzione delle varie specie arboree presenti. Nei combustibili, costituiti principalmente da idrocarburi, sono presenti piccole quantità di composti contenenti zolfo.
Durante il processo di combustione questo elemento si combina facilmente con l’ossigeno, necessario per il processo, originando composti denominati ossidi di zolfo.
In una prima fase si forma:


denominato diossido di zolfo o anidride solforosa.
Successivamente questo gas può reagire ulteriormente con l’O2 presente nell’aria formando il triossido di zolfo (anidride solforica) secondo la reazione:

L’SO3 reagisce facilmente con l’acqua formando acido solforico altamente tossico e corrosivo, responsabile di fenomeni come le piogge acide e la disgregazione dei materiali costituenti i monumenti esposti all’aperto.

RAPPRESENTAZIONE DELLE DUE REAZIONI PRECEDENTI


Cause

Alla base del problema è la rapida crescita della popolazione e lo stile di vita insostenibile e consumistico che alcuni di noi scelgono di adottare.
Nel mondo in via di sviluppo l’ambiente è sottoposto a sempre maggiori pressioni da parte degli abitanti, che vogliono assicurarsi almeno la pura sopravvivenza, mentre le abitudini consumistiche del mondo industrializzato - specialmente degli Stati Uniti e del Canada - dilapida le risorse più preziose, lasciandosi dietro una scia di residui tossici.

Effetti sull'ambiente: patrimonio artistico e naturale

  In molte parti dell'Europa e del Nord America, i resti di alberi scoloriti recano muta testimonianza dei veleni invisibili trasportati dal vento e dalla pioggia: la Svezia è stato il primo paese a sperimentare su di sè il problema delle piogge acide; ogni anno sul suolo svedese cadono, con la pioggia, circa 300.000 tonnellate di zolfo proveniente dalla Gran Bretagna, dalla Germania e da altri paesi e un quinto del patrimonio boschivo di questo paese è già stato danneggiato; più di metà dei boschi tedeschi o di quelli inglesi è morta, moribonda o gravemente malata; in Svizzera un terzo dei boschi è in agonia; in Italia le piogge acide hanno già danneggiato il 10% del patrimonio boschivo; anche in Brasile la foresta vergine sta morendo a causa dell'acidità delle piogge.
È stato calcolato che entro 15 anni molte delle nostre foreste saranno ormai morte: questo, oltre tutto, provocherà l'espansione del fenomeno carsico (la penetrazione dell'acqua nel sottosuolo), la conseguente mancanza di acqua, il cambiamento del clima, l'aumento della possibilità di inondazioni e la progressiva aridità dei suoli.
La pioggia acida attacca quotidianamente le strutture edili, dai ponti di acciaio ai monumenti sopravvissuti nel tempo per migliaia di anni; in particolare l'anidride solforosa agisce sui manufatti in pietra calcarea trasformando il carbonato di calcio in gesso, che può essere facilmente dilavato con l'acqua piovana. Dalle Cariatidi dell'Acropoli di Atene, alla Sfinge e ai templi egiziani, dalla basilica di San Marco a Venezia alle chiese di Cracovia, dalla cattedrale di Colonia a quella di Palermo, allo splendido barocco di Lecce, i marmi di migliaia di monumenti e opere d'arte di tutto il mondo vengono lentamente, ma inesorabilmente distrutti dall'acido in cui si è trasformata la pioggia. Così il duomo di Milano, così il Tajmahal in India, infiniti resti di antiche civiltà e bellezze di altri tempi si sgretolano nella pioggia, stretti in un abbraccio corrosivo che unifica tutta la Terra.
Alcune ricerche attribuiscono alle piogge acide numerose malattie dell'apparato respiratorio umano, come asma, enfisema polmonare, bronchiti croniche, e così via, che in questi ultimi anni si sono mostrate in decisivo aumento.
La vita acquatica è in grave pericolo: l'aumento della acidità delle acque di fiumi, laghi e canali ha sterminato enormi quantità di pesci e piante e reso inospitali per molte forme di vita, per esempio, migliaia di laghi svedesi.



Anche i terreni agricoli, con la sola eccezione di particolari zone geografiche caratterizzate da suolo calcareo in grado di neutralizzare l'acidità delle piogge, soffrono delle piogge acide isterilendosi gradualmente. Esse ne mutano i contenuti chimici e possono privare le radici delle piante del loro nutrimento; in particolare, calcio e potassio, indispensabili alla vita delle piante, possono venire dilavati; alcuni studi hanno evidenziato che a seguito di questi fenomeni si ha una perdita del 50% delle coltivazioni e una maggiore vulnerabilità delle foglie alle malattie.
Danni ulteriori ad animali, piante e anche all'uomo, possono poi derivare anche dal fatto che alcuni metalli pesanti, molto pericolosi perchè tossici anche in piccole concentrazioni, vengono resi solubili da questa pioggia: mercurio, piombo, cadmio, nichel e plutonio, "sciolti" dall'acidità, vengono mobilizzati ed entrano a far parte della catena alimentare attraverso cui possono raggiungere concentrazioni letali.
Infine, è necessario ricordare che, ancora una volta, la formazione di queste piogge acide non riguarda solo e direttamente gli inquinatori le nubi cariche di gocce corrosive possono essere spinte dal vento a molte centinaia di chilometri di distanza e la pioggia può devastare anche l'ambiente di chi non ha partecipato in prima persona ad inquare.
Con l’inizio del nuovo millennio, l'impatto dell’uomo sull’ambiente è sempre più evidente e diffuso. Quasi il 40% della superficie terrestre è ormai adibito ad agricoltura e a pascolo permanente, e metà delle foreste tropicali sono state distrutte o danneggiate. Interi ecosistemi di acqua dolce e salata sono stati profondamente degradati da scarichi chimici, dallo scarico di liquami e da perdite di petrolio. Lo strato di ozono ha subito danni consistenti, e le emissioni di anidride carbonica causano smog e piogge acide e contribuiscono al riscaldamento globale e al cambiamento climatico; e si calcola che ogni ora tre insostituibili specie animali e vegetali si estinguano.Alla base del problema è la rapida crescita della popolazione e lo stile di vita insostenibile e consumistico che alcuni di noi scelgono di adottare.
Nel mondo in via di sviluppo l’ambiente è sottoposto a sempre maggiori pressioni da parte degli abitanti, che vogliono assicurarsi almeno la pura sopravvivenza, mentre le abitudini consumistiche del mondo industrializzato - specialmente degli Stati Uniti e del Canada - dilapida le risorse più preziose, lasciandosi dietro una scia di residui tossici

Rimedi e legislazione

L’Air Quality Accord fra Canada e USA del 1991 e la legislazione USA nota come Clean Air Act USA del 2000 intendono ridurre le emissioni di biossido di zolfo nell’atmosfera.
Effetti ecologici delle piogge acide e dello smog fotochimico
L’NO??e l’SO2 non sono particolarmente solubili in acqua, e quindi conferiscono acidità alla pioggia solo quando vengono convertiti in HNO3 e H2SO4. Nel Nordamerica orientale predomina l’acido solforico, come risultato delle centrali
termoelettriche che bruciano carbone con alto tenore di zolfo, mentre in California e in Europa (in particolare Germania, Polonia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Inghilerra del sud e Normandia) prevale l’acido nitrico.
Oltre che tramite precipitazioni, grandi quantità di acidi ricadono al suolo tramite la deposizione secca.
Gli effetti sulla vita biologica delle piogge acide dipende molto dalla composizione del suolo e delle rocce. Le aree più colpite sono quelle costituite prevalentemente da granito o quarzo, come il Canada e la Scandinavia, in quanto non sono in grado di tamponare l’acidità ricevuta. Se invece il suolo è prevalentemente costituito da calcare o gesso, gli ioni carbonato reagiscono con l’acidità formando ioni HCO3 - e liberando
CO2. Lo stesso processo si verifica ovviamente su monumenti e statue di marmo e calcare, nonché sul materiale biologico a base di aragonite (gusci di molluschi).
Nel caso particolare dei laghi (dove il pH fisiologico è poco superiore a 7), un’elevata
acidità comporta un aumento in soluzione della concentrazione di ioni Al3+.
L’alluminio, che proviene dal dilavamento delle rocce per opera degli ioni idrogeno,sembra essere particolarmente nocivo per alcune specie di pesci. Anche gli alberi possono subire danni dall’acidità delle piogge, in quanto il terreno si impoverisce di sostenze nutritive per dilavamento, e l’abbondanza di alluminio interferisce con l’assorbimento dei nutrienti da parte delle radici.
Inoltre la presenza di ozono prodotto nello smog fotochimico, in concomitanza con elevata acidità e periodi di siccità può indurre un grave stress e maggiore vulnerabilità negli alberi nei confronti di parassiti e insetti.
Alle alte latitudini (per esempio in Canada) l’effetto dell’acidità e degli inquinanti ossidanti è particolarmente grave per le foreste, infatti in queste zone la presenza di nubi a bassa quota è maggiore, e la concentrazione degli inquinanti nelle nubi risulta aumentata (dato che in una nube la concentrazione di acqua è minore, essendo questa allo stato gassoso).