<< torna

SE IL DIAMANTE PRENDE IL VOLO

Nello scalo di Zaventem sono ormai molti i furti compiuti direttamente sulle piste.

  I diamanti, si sa, sono i migliori amici delle ragazze. E' una vera passione per i professionisti del crimine. Ma se gli agenti di Scotland Yard hanno brillantemente sventato il furto da 1.000miliardi di lire del Millennium Star, la pietra da 203 carati in mostra nel Millennium Dome londinese, i loro colleghi d’Oltremanica sono ancora in alto mare per la rapina di cinque casse di diamanti avvenuta la sera del 31 ottobre sulla pista dell’ aeroporto bruxellese di Zaventem.
Che i ladri vadano a prendersi la refurtiva direttamente dai carrelli portabagagli e poi fuggano indisturbati è diventata una particolarita’ dello scalo belga. Era gia’ avvenuto il 17 febbraio 1999, quando due malviventi scesi da una Ford Fiesta della compagnia belga Sabena s’impadronirono di due casse gia’ poste sul nastro trasportatore di un Boeing della Virgin Express, lasciando con un palmo di naso gli addetti al trasporto valori della Brink’s Ziegler. Nessun colpo d’arma da fuoco: il bottino, 74milioni di franchi belgi (quasi 4miliardi di lire), fu conquistato come in un gioco da ragazzi e mai ritrovato. Esattamente come l’altro di 45milioni di franchi belgi rubato, piu’ o meno con lo stesso copione, il 3 ottobre 1995. Ladri mascherati, attacco a un aereo Swissair pronto al decollo, fuga senza intralci dopo aver portato via dal bagagliaio alcuni sacchi destinati a una banca di Zurigo.
Dopo questo primo colpo (in realta’ c’era gia’ stato un precedente nel settembre 1982, quando da un volo in arrivo da Mosca era sparita una valigia diplomatica insieme a pietre preziose e oro) la Biac, Brussels airport international company, aveva rinforzato le misure di sicurezza e una seconda cinta di protezione era stata costruita per un perimetro di 22 chilometri intorno allo scalo belga, dove ogni anno transitano 20 milioni di passeggeri, una media di 850 voli al giorno.
"Su 400 agenti in servizio a Zaventem solo cento sono addetti al controllo della criminalita’ e devono occuparsi anche della protezione dei molti vip delle istituzioni della Ue e internazionali" lamenta un graduato della Police nationale. E la notte dello scorso 31 ottobre la camionetta dei quattro che hanno rapinato il carico dell’Airbus della Lufthansa ha usato proprio un varco dell’aeroporto utilizzato dai funzionari Ue e Nato.
"Le misure di sicurezza in vigore sono rigorose e altre disposizioni sono state prese il 6 novembre dal Comitato nazionale di sicurezza" dice Paul De Backer, responsabile della comunicazione, per difendere l’operato della Biac. Intanto dei diamanti rubati nessuna notizia.
"Il peso stimato del bottino è fra i 10 e i 15 chili e il valore oscillerebbe fra i 10milioni e i 7miliardi di franchi belgi (da mezzo miliardo a quasi 350 miliardi di lire, ndr)" dice Jos Colpin, portavoce del tribunale di Bruxelles. "E’ importante risalire, attraverso gli spedizionieri, alle aziende diamantifere". Che per il momento non hanno sporto denuncia.
"Però, sia il Consiglio superiore del diamante di Anversa sia il sindacato dei commercianti hanno ammesso che spesso le aziende non assicurano tutto il prezioso carico per risparmiare sui costi elevati delle compagnie assicuratrici" avverte Desirèe De Poot, cronista giudiziaria della De Gazet van Antwerpen.
Patrick De Coster, il giudice incaricato delle indagini, segue intanto la pista dei complici all’interno dell’aeroporto. Bernard Stofkooper, impiegato della Sabena che ha confessato il suo aiuto ai ladri del furto del 17 febbraio 1999, è in carcere a scontare una pena di 6 anni.
   
Per gentile concessione della Sig.ra Anna Jannello, per PANORAMA.


 

BELGIO RAPINE IN AEROPORTO