Parla
MARIA GABRIELLA, terzogenita di re Umberto II , ultimo re d'Italia.
Ho deciso di raccontare la storia dei gioielli indossati dalle 3 regine d'Italia:
Margherita, Elena e mia madre, Maria Jose', xke' attraverso qs. gioielli è
possibile scoprire pagine inedite non soltanto della storia dei Savoia, ma
addirittura della storia del ns. Paese.
Un tempo i gioielli non erano solo opere d'arte attraverso le quali i sovrani dimostravano la ricchezza e l'opulenza della Casata. Erano anke utilizzati come "pegni" x ottenere finanziamenti in caso di guerra. Anke i Savoia, tra la fine del '700 e l'inizio dell '800, avevano depositato parte dei loro gioielli in Olanda come garanzia x i prestiti ricevuti x finanziare l'equipaggio del loro esercito, quando Napoleone Bonaparte conquisto' l'Olanda e confisco' tutti i gioielli depositati presso le banke. Qs. gioielli furono smontati: l'oro venne fuso e le pietre furono vendute. Di essi non rimase + traccia. Cosi' possiamo soltanto basarci sui ritratti di famiglia x cercare di ricostruire quali fossero i preziosi indossati dalle donne di Casa Savoia. Il tesoro della Corona d'Italia fu realizzato dopo il 1870 su ordine di Umberto I e della regina Margherita. Molti gioielli vennero costruiti utilizzando gemme smontate da altri gioielli + antiki.
In latino MARGARITA significa PERLA . Quindi la bisnonna considerava le perle il suo gioiello portafortuna. Possedeva una vera "collezione" di lunghi fili di perle ke indossava in ogni occasione importante. X qs. motivo era soprannominata "la regina delle perle".(regina Margherita di Savoia) In oltre le perle in passato erano considerate + preziose degli stessi diamanti. Era l'unica gemma sulla quale l'uomo non poteva intervenire, tagliandola o lucidandola x aumentarne la bellezza. All'epoca le perle erano rarissime: x qs. solo ricchi e potenti potevano acquistare le + belle. Qs. gioielli furono donati alla nuora Elena dopo ke' la regina rimase vedova di re Umberto I; Monza, 29/7/1900.
La regina Margherita possedeva
2 gioielli di grande valore: 1 era la tiara ke le era stata regalata dal suocero,
re Vittorio Emanuele II, in occasione delle nozze; 2 una parure di smeraldi
composta da una collana con pendenti e orecchini ricevuti in dote dalla madre,
la principessa Elisabetta di Sassonia. Qs. tiara, a foggia di fiori e serti
di alloro, in diamanti venne creata a Parigi dal gioielliere Mellerio.
Vittorio Emanuele II l'acquisto' nel 1867 all' Esposizione Universale di
Parigi.
I Mellerio erano gioiellieri famosi a Parigi sin dal '700 ma erano piemontesi, originari di Craveggia, un paese della Val Vigezzo , sopra Domodossola.
Anke
re Umberto I oltre ad essere un appassionato, era anke un intenditore ke amava
acquistare di persona i gioielli ke regalava. A tale proposito in famiglia
si racconta di un divertente cerimoniale ke si svolgeva alla Villa Reale di
Monza, ogni volta ke re Umberto I doveva acquistare qualke gioiello.
I gioiellieri ke abitualmente servivano la Casa Reale venivano convocati in
un salone al centro del quale era posto un lungo tavolo. I gioiellieri mettevano
sul tavolo i cofanetti contenenti le loro creazioni tutti col coperkio sollevato.
Poi arrivava re Umberto I il quale passava in rassegna i gioielli esaminandoli
uno x uno. Il sovrano non esprimeva commenti ne' giudizi. Esaminava tutto
in silenzio. Quando trovava qualcosa ke gli piaceva kiudeva il coperkio della
scatola. Terminata la rassegna usciva dalla stanza dopo aver salutato.
I
gioielli ke avevano il cofanetto kiuso erano da considerasi acquistati.
Le spille furono realizzate dal gioielliere genovese Chiappe.
seguendo un disegno ke il re stesso aveva fatto di suo pugno. Una delle foto + celebri di mia madre, scattata nel 1938 da Ghitta Carell, la ritrae con indosso la tiara appartenuta alla regina Margherita e con le spille disegnate dal re. Un altro suo disegno fu un braccialetto, composto da tre fili ke fece realizzare dal gioielliere milanese Faraone. Il braccialetto era composto da piccoli smeraldi, diamanti e rubini. Verde, bianco e rosso come la bandiera italiana. Lo regalo' alla figlia Maria Gabriella per la maturita'.
Uno dei + importanti e' un simbolo
riprodotto da sempre nei gioielli di Casa Savoia. Si tratta del "nodo d'amore",
preso a simbolo da Amedeo VI detto "il conte verde" nel '300. il nodo d'amore,
ke + viene tirato e + si stringe, e' diventato il simbolo della Casata tanto
ke viene kiamato "nodo Savoia". Qs. compare in molti gioielli di famiglia
da sette secoli a questa parte. E' qs. nodo ke tiene stretto il passato e
il futuro della storia della famiglia Savoia.
Per gentile concessione di
Massimo Borgnis da Gente.
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