RAI WAY: VIA DAL DIGITALE TERRESTRE

 

Il 5 Settembre 2001, sei giorni prima dell’attentato alle torri gemelle, lo SNATER con un allarmistico volantino accusava l’allora Presidente RAI Zaccaria di essere la quinta colonna del progetto di “scudo stellare” di  George Bush . Il motivo era la vendita alla texana Crown Castle del 49% di Rai Way, una società nata dallo scorporo degli impianti RAI. Lo SNATER informato da fonti affidabili (quali?) denunciava che sui canali digitali di Rai Way sarebbero transitate opportunamente criptate le informazioni necessarie al funzionamento del sistema di difesa antimissile degli USA. Si trattava certamente di una bufala, ma il fatto che si sia deciso di diffonderla comunque è piuttosto sospetto. Precedentemente lo SNATER aveva presentato un esposto alla procura di Roma e il p.m. Pietro Catalani aveva aperto un fascicolo civile e uno penale sulla vendita di Rai Way (Il Giornale 28 Giugno 2001). Ma il braccio di ferro con Zaccaria non si ferma qui, il  25 Febbraio 2002 con un atto notificato presso il TAR del Lazio lo SNATER interveniva a sostegno del Ministro Gasparri (Sentenza sul ricorso n.13922 del 2001). Un vero e proprio sodalizio tra il sindacato dei tecnici RAI e il governo Berlusconi. Passano due anni e lo SNATER  con un volantino dal titolo molto eloquente: “Ray Way ultimo atto” (26 Settembre 2003) solleva un polverone incredibile contro i dirigenti RAI e Rai Way accusandoli di essere al servizio di Mediaset, chiamando in causa la P2 di Licio Gelli e il suo piano di disgregazione del servizio pubblico a vantaggio di società private, anzi di una società: la D.M.T.

DMT  Digital Multimedia Tecnologies è una società di Lissone, gestore delle reti Mediaset, doveva essere quotata in borsa nell’estate del 2001, ma il tentativo di ingresso nel mercato italiano della Crown Castle ( il maggior gestore di reti broadcasting in USA e Gran Bretagna) ne pregiudicava l’operazione, che si è potuta fare solo dopo che il governo con una lettera spedita direttamente dal ministro Gasparri, da il benservito alla Crown Castle (L’Unità 26 Settembre 2003) e dopo l’approvazione di una legge ad hoc che ne consolida la posizione dominante (c’è solo la DMT) nel mercato italiano del digitale terrestre. Il 3 Maggio 2004 viene approvata la legge Gasparri,  il 22 Giugno 2004 DMT fa il suo ingresso in borsa. Il primo giorno della matricola è deludente, si tratta di una operazione ambigua, http://www.borsaexpert.it/4dcgi/e_xper/viw_con/59  ma a sostenerla c’è Ubaldo Livolsi il manager d’assalto che ha portato in borsa Mediaset,  togliendo ricchezza ai piccoli azionisti per creare un tesoro di fondi neri (L’Espresso 10 Marzo 2005). In seguito DMT    ottiene  l’appalto per l’installazione e la manutenzione dei canali digitali RAI,  apre una filiale negli USA http://www.dmtonline.us/ e stringe strane alleanze con aziende come Elettromontaggi,  Electrosys, Itelco, Itelco-USA  che si occupano anche di progetti legati alla Difesa  (progetto TETRA).

Oggi Rai Way è una società decotta, senza i 720 miliardi degli americani per gli investimenti, senza un piano industriale, con una classe dirigente di quart’ordine, è costretta a gestire solo la diffusione dei programmi RAI in analogico, quando questi apparati verranno spenti per legge (31.12.2006) ed entreranno in funzione gli impianti in tecnica digitale, Rai Way non avrà più nulla da fare e gia serpeggia fra i circa 700 dipendenti, quasi tutti tecnici di elevata professionalità, la paura di una riconversione forzata, della mobilità o del prepensionamento.

 

·        CGIL CISL UIL E SNATER SI SONO SUBORDINATI AI VOLERI DELLA RAI HANNO ESEGUITO GLI ORDINI DEI RISPETTIVI  PADRINI.

·        OCCORRE PERCIO’ RAFFORZARE LA DEMOCRAZIA SINDACALE,  RIDARE  VOCE E CENTRALITA’ AI LAVORATORI.

·        OCCORRE DIFENDERE IL SERVIZIO PUBBLICO DELLA RAI A GARANZIA DELLA DEMOCRAZIA E DEL PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE.

·        OCCORRE ADERIRE E SOSTENERE IL COBAS ALLA RAI!

 

                                                                                          Sincobas     

                                                                       Sindacato Intercategoriale dei Comitati di Base

 

Milano, 31 Marzo 2005

per contatti : Pietro Marconi, 333-8020812 -  Sincobas RAI