Lo Stilpnomelano è un minerale dal complicato chimismo. Lo possiamo definire come un passaggio tra la clorite e la transizione fra il ferro ferroso ed il ferro ferrico. Somiglia un po’ alla stilpnosiderite, in ogni caso si tratta di un composto abbastanza complesso che si trova prevalentemente sul fondo di certi laghi. Qui nell’Arcipelago l’abbiamo ritrovato sotto forma di patina dorata lucentissima che ricopre sia i cristalli di fluorite violetta ottaedrica sia quelli di calcite pseudoesagonale poggiati sul quarzo. Il ritrovamento è avvenuto su un blocco abbandonato dagli scalpellini perché affetto da “cancaru” (pegmatite). Questa patina dorata l’abbiamo chiamata Stilpnomelano nell’attesa di avere la conferma dal laboratorio d’analisi. Le probabilità che si tratti proprio di Stilpnomelano sono buone poiché questo minerale è composto di silicio, potassio, ferro, magnesio e alluminio, tutti elementi presenti su quest’isola. E’ stato citato “in primis” dal Lovisato fin dall’inizio del ”900.

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