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-I MINERALI-

ROCCE

Filoni basici

 


 

Rocce

 Filoni basici

 (Lamprofiro, varietà spessartite)

 

Tipo: roccia magmatica ipoabissale.

Chimismo: basico.

Componenti essenziali: feldspato (ortoclasio, plagioclasio labradoritico), orneblenda, biotite, clorite, quarzo, pirosseno monoclino.

Componenti accessori: augite, magnetite, pirite.

Componenti accidentali: calcite, epidoto, titanite.

Aspetto: Il colore di questa roccia è grigio verde, verde scuro quasi nero (omogeneo nell'insieme), in base alla fase di alterazione raggiunta. Ha una tessitura porfirica o granulare con grandi fenocristalli, in genere di biotite spesso a pacchetti o allineati, in una massa più fine di prevalente feldspato; struttura zonata, vacuolare per concentrazioni carbonatiche e spesso anche contorta. Si presenta in filoni e piccoli ammassi associata ai massicci granitici, sia come differenziato precoce sia, più comunemente, come derivato tardivo di attività magmatiche nelle zone al margine del corpo intrusivo principale.

Nel nostro Arcipelago questi filoni hanno per lo più un'orientazione Nord-sud ed Est-ovest, costituendone il materiale filoniano più diffuso. 

La loro potenza abitualmente non supera il metro di spessore, in alcuni casi eccezionali raggiunge i dieci-venti metri. 

Non esiste angolo di questo territorio sul quale non si osservino filoni spessartitici, che in quelli di maggiore potenza, si osservano frequentemente sfoliature di tipo cipollare in alcune porzioni di roccia, imputabile alla loro disgregazione. I filoni di spessartite giacenti a Caprera, saranno, in un prossimo futuro, oggetto di indagine da parte nostra per la ricerca di minerali contenuti in essi. 

La Spessartite, al taglio, si presenta spesso con punteggiature nerastre dovute alla presenza di ossidi metallici di pirite e magnetite in noduli pseudocristallini. Il filone spessartitico preso da noi in esame si trova seguendo la strada che porta a Tegge, nei pressi dell'ultima curva sul mare a sinistra. 

In questo filone, che nella parte affiorante vicino al mare risulta meno degradato, si notano in molte parti della roccia dei vacuoli colmi di calcite spatica (l'abbiamo osservata solo in questo sito) che all'acidatura mostrano alcuni minerali (non segnalati in nessun rendiconto che riguardi lo studio geopetrografico e mineralogico su questo Arcipelago) che sono:

diopside-augite, pirite (cristalli limonitizzati e noduli) e un plagioclasio ancora da determinare. Nella parte soprastante, vicino alla strada, questo filone è molto alterato, addirittura in certi punti si osserva un fenomeno di epidotizzazione massiccia della spessartite. 

In queste porzioni alterate abbiamo notato: epidoto in cristalli di un bel verde lucente e titanite pseudottaedrica di colore grigio scuro. Il filone di Tegge, è a sua volta attraversato per la sua lunghezza, da filoncelli di quarzo idrotermale (all'interno di questi si osservano minuscoli cristalli di quarzo ialino, latteo e ametistino), affiancati a loro volta, da altri di ematite micacea.

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