QUASAR

-I MINERALI-

ROCCE

Filoni idrotermali

 


 

Rocce

Filoni di quarzo idrotermale

 

Tipo: soluzioni acquose calde di origine magmatica.

Chimismo: sialico.

Componenti essenziali: quarzo.

Componenti accidentali: actinolite, albite, bismuto?, epidoto, bismite, bismoclite, bismutinite, bismutite, cosalite, idrossiapatite, piromorfite, wulfenite, ecc.

Aspetto: filoni (da un centimetro fino ai due metri di spessore) di colore bianco latteo o grigiastro.

Tra le   maggiori soddisfazioni che abbiamo avuto durante le ricerche da noi effettuate in questi anni, un ruolo notevole bisogna riconoscerlo ai filoni di quarzo idrotermale, quelli di spessore (dai due ai cinque centimetri), che attraversano il granito con direzioni prevalenti E-W e NE-SW e che, sulle due facce opposte, presentano metamorfosi talmente elevate da poter dare origine ad una gamma straordinariamente vasta di minerali di seconda formazione che, unitamente agli altri, hanno permesso di allargare a dismisura l’elenco dei minerali presenti in questo arcipelago. 

Se facciamo un salto indietro nel tempo, pensiamo di dare una spiegazione appena più ricca della realtà delle cose. Con la riscoperta del pensiero classico greco-romano in seguito all’invenzione della stampa, dopo la caduta di Costantinopoli e la conseguente diffusione dei testi platonici e aristotelici in Occidente, con l’Umanesimo (e siamo quindi in pieno Rinascimento), si apre anche la sfera delle conoscenze naturalistiche parallelamente a quelle di tutte le discipline scientifiche. 

Nel campo delle scienze della Terra, assume una notevolissima importanza un’opera di C. Von Megenberg: “Das Buch der Natur” e parallelamente nel campo speculativo  prevalgono gli  aristotelici difendendo automaticamente il pensiero di Avicenna. L. B. Alberti descrive l’azione erosiva degli atmosferili, precorrendo in qualche modo  alcuni temi della moderna idrogeologia (siamo attorno al 1450). 

Questa disciplina che oggi è divenuta vastissima e trova applicazioni presso una enormità di settori della ricerca, abbraccia pure quell’ argomento che ci sta a cuore e che tratta appunto della formazione dei nostri familiari filoncelli di quarzo idrotermale (da uno a cinque cm circa) che è possibile osservare in superficie anche dentro Cava Francese. 

L’insinuamento secondario di una piccola quantità di silicio mescolato con  acqua bollente all’interno delle fessurazioni lasciate dal raffreddamento del granito, ha permesso durante un ulteriore raffreddamento di questo “brodino primordiale“, la formazione   di una serie di reazioni chimiche che hanno dato origine all’ossido di silicio innanzi tutto e col trascinamento di atomi di altri elementi disciolti nell’acqua, alla crescita di molecole di composti minerali che noi abbiamo raccolto e che rispondono ai nomi di: piromorfite, wulfenite, bismite, bismoclite, bismutinite, bismutite, cosalite, epidoto, actinolite, clorite, idrossiapatite, zoisite, goethite in cristalli, pirite ed ovviamente cristalli di quarzo. 

Tutti i filoni di quarzo massivo presenti in questo arcipelago sembrerebbero essere di origine idrotermale. Ne citiamo uno per tutti: il filone presente nelle vicinanze della chiesetta della SS Trinità (circa quaranta cm di spessore)  all’interno del quale abbiamo trovato oltre allo psilomelano in concrezioni, anche del quarzo ametista dalla caratteristica colorazione a forma di  stella.

Foto

Cartine geologiche

   


 


  
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