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Giovedì, 7 dicembre 2000
MediciMagistrati – Ingegneri 1-0 Rete: s.t. Mosca.
Le pagelle di Mazzola (schema 4-4-2) Padovani, s.v. Da autentico Matusalemme del calcio amatorial-dilettantistico, trasmette sicurezza nei pochi interventi in presa alta cui è chiamato; resta però sostanzialmente inoperoso
perché il vivo dell'azione – ed è un merito per selecao – gravita sempre altrove. Vulpetti, 8 Autentica iradiddio (G. Brera docet) sulla fascia destra, un po' vecchio Tasso (cui ruba il tempismo stupefacente nelle chiusure, nelle "diagonali" –crediamo
inconsapevoli -, e – udite, udite – nella proprietà di palleggio) e un po' Torricelli – Conan il Barbaro, del quale ricorda la lucida furia agonistica. Di gran lunga il migliore in campo: dalle sue parti non si
passa e per gli avversari sono sempre dolori (anche e soprattutto in senso fisico). Decisamente da prelievo ematico antidoping. La Russa, 6 Poco impegnato, se la cava con la solita efficacia. Certo, con i piedi ha
ancora parecchio da lavorare (ma il ragazzo si farà), ma ad "accompagnare" l'avversario di turno nessuno è bravo e tignoso come lui. Chiedere del resto ai suoi diretti rivali, dei quali nessuno, fin'ora, è andato in
goal. La Vela, 6,5 Anche se gioca
solo un tempo esibisce tuttavia la migliore prestazione fin qui osservata. Pulizia di tocco e tempestività nelle chiusure ne fanno una sorta di intramontabile Salvadore e, se non eccede a portar palla, diventa (lisci
ormai dimenticati) una sicurezza per il reparto arretrato. De Pasquale, 6 (dal 46' al posto di La Vela) Poco impegnato, cerca di movimentarsi la serata con qualche confidenza di troppo, una delle quali rischia di costare cara. Peraltro esibisce una tecnica individuale
ed un "mestiere specifico" di livello superiore a quello medio (in verità scarsetto) del torneo, guadagnandosi pertanto la sufficienza. Patti, 6 Questa volta si esime dal portare palla e, di conseguenza, la sua
prestazione assurge subito a livelli di assoluta dignità. L' Eterno Ragazzo svolge con puntualità il proprio lavoro di chiusura sulla fascia sinistra senza sbilanciare la squadra e, giocando quasi sempre di prima, non
fa per nulla rimpiangere l'assente Airoldi. Toti, 7 Luci ed ombre. A volte è imprendibile quando parte (palla al piede e non) in verticale (e meriterebbe un 8); in altre appare indeciso, pappandosi due goals e difettando in
concretezza (e meriterebbe un 5). Alla fine ha però il merito di fornire su un piatto d'argento a Mosca–gol la palla del vantaggio decisivo, risultando così, di buon diritto, tra i migliori in campo.
Saladino, 7 Peccherà di immodestia, ma il
suo lavoro è determinante per dare equilibrio alla squadra e cementarne la tenuta difensiva. Scarso, per la verità, il suo apporto in fase offensiva (un suo tentativo di tiro ricorda il peggior Caruana) ma decisivo in
un paio di occasioni, in cui mette in extremis il piede per sbrogliare altrettante delicate situazioni difensive.
Virgilio, 6,5 E' sicuramente il centrocampista più ispirato in fase di impostazione. Comincia anche a sentirsi con maggiore
efficacia il suo appoggio in chiave offensiva alle spalle delle punte. Tra i migliori a leggere il giuoco. Mezzo voto in meno per la fucilata alle ortiche con cui spreca un invito a nozze del solito Toti.
D'Aleo, 6,5 Pur privo dell'amuleto inseparabile (n. 11
di maglia), il suo tocco è quasi sempre sapiente e le sue sgroppate sulla fascia sinistra fanno spesso male agli avversari. Un paio di suoi deliziosi traversoni (ma non credeteci troppo) non sono sfruttati a dovere
dalle punte. Gli manca un pizzico della consueta cattiveria nel finale quando, anche per la tempestiva uscita del portiere avversario, fallisce la palla del due a zero (che vi piaccia o no, splendido assist di Caruana).
Caruana, 6 Resistere a Fina è difficile,
- soprattutto per chi, come lui, se la trova davanti tutti i santi giorni – e questa volta l'effetto post-cavalcata è visibile. Peraltro viene penalizzato da una posizione troppo avanzata (Mazzola ripensaci) che finisce
con l'oscurarne i pregi (caracollare palla al piede, tiro dalla media distanza) e, pur sacrificandosi con abnegazione per la squadra, non appare efficace come in altre occasioni. Certo, chi scrive (suo convinto
sostenitore) non può fare a meno di evidenziare l'assist in fine di partita per D'Aleo (sventagliata a tagliare diagonalmente il campo da destra a sinistra) che, oltre a rappresentare il paradigma di ciò che si doveva
fare (e spesso non si è fatto) contro la difesa "alta" degli avversari, vale da solo il prezzo del biglietto (che peraltro nessuno ha pagato). Mosca, 6,5 Si rivedono i bagliori del vecchio Mosca-gol, spesso incaponito su
personalismi ai limiti dell'esasperazione ma capace anche di sgroppate mozzafiato e bordate spacca-reti. Su un buon tiro basso il portiere avversario è bravo a distendersi. Stavolta non spreca l'assist al bacio di Toti,
realizzando con un piattone che ha l'efficacia ciabattatoria propria dei veri "punteri" da area di rigore.Certo, Mazzola, vecchio uomo di sport, tenendolo in panca contro gli "informatori", ne ha pungolato
l'orgoglio. Se ha voglia di crescere può essere decisivo in prospettiva. Mazzola, 6 L'impostazione della squadra è, come al solito, sapiente e navigata. Sbaglia però ad avanzare troppo Caruana penalizzandone il rendimento. Anche da assente resta,
però, la vera anima del gruppo (checchè ne pensino le scimmie). Terna arbitrale, 6 Tutto sommato, a parte certe cervellotiche interpretazioni sulle deviazioni ravvicinate (non ne azzeccano una come al solito), hanno quanto meno il merito (non da poco per
una squadra bersagliata come la nostra) di non decidere la partita a favore degli avversari. |