Mavi Ferrando nasce nel 1945 a Isoverde -
Genova.
Nel 1963 si diploma al Liceo Artistico Nicolò Barabino di
Genova e nel 1969 si laurea in architettura al Politecnico di Milano.
All’inizio degli anni ’70 comincia ad occuparsi delle forme e
della percezione degli oggetti giungendo ad elaborare un linguaggio proprio
e provocatorio che rasenta intenzionalmente spesso l’assurdo. La sua prima
mostra personale è del 1975 e già in essa è rappresentato il manifesto di
tutto il suo fare di allora e successivo. Sculture-oggetto in legno che
sembrano oggetti d’uso ma che, svuotati totalmente dalla loro funzione,
diventano emblematici del fare design e arte. Un linguaggio vagamente
post-pop e neobarocco.
Intorno agli anni ottanta sente la necessità di cambiare la
dimensione fisica delle sue opere e per questo ricorre alle tecniche del
collage, del fotomontaggio e introduce nuovi elementi quali il gesso e
l’inserimento di elementi presi dal mondo commerciale.
Di carattere poliedrico si interessa di fotografia, musica,
cinema, architettura.
Dal 1981 al 1985 studia Composizione
musicale presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e nel 1983 consegue la
qualifica di operatore cinematografico presso il CFP di Milano. In quel
periodo realizza alcuni documentari su artisti tra cui uno su Bice Lazzari.
Nella prima parte degli anni novanta
introduce decisamente il colore nei suoi lavori che diventano sempre più
simili a frammenti di quadri. Tavole di legno ritagliate in maniera
irregolare e asimmetrica, accenni di cornici, l’opera che esce fuori dai
confini di quanto realmente è presente e rappresentato.
Il ritorno successivo alla scultura pura è
estremamente segnato da queste esperienze. Le sue opere diventano sempre più
lontane dagli antichi oggetti d’uso e sembrano sempre più solo se stesse.
L’origine dissacratoria e contestataria è ormai lontana. E così anche la
simmetria che ha accompagnato tutti i lavori del suo primo periodo.
Dal 1997 si occupa attivamente del settore
arte dello spazio Quintocortile a Milano.
Vive e lavora a Milano in Viale Col di Lana
8 - Tel/fax 02 58102441 - 338 8007617 e a Valle Lomellina (Pavia) in Via
Montale 10.
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