I Riassunti

Capitolo Diciottesimo
Il Giudizio dell'anima



Gupta è nel deserto con alcuni dei membri della Stirpe di Hyoma, quando, assieme al manifestarsi di un'enerigia sinistra proveniente dalla chiave di Kun Lun, l'immagine di una donna si solleva nel cielo assieme ad una nuvola di sabbia.

Ad Hong Kong Yakumo e Pai tentano di allontanarsi silenziosamente dalla villa della signora Huang. Sono però scoperti da Khan e Pai candidamente gli rivela che si stanno dirigendosi da Gupta per aiutarla nella ricerca di quell'oggetto che si chiama la Sacra Pietra Magica.
Khan rinfaccia a Yakumo di non avere il diritto di legare a sè Pai, dal momento che non conosce i sentimenti della ragazza.
In quel momento giunge Ling Ling, avvisando di aver saputo che Gupta ha recuperato la Sacra Pietra Magica in Egitto. Yakumo e Pai vi si recano subito, accompagnati da Steve Long, mentre Khan è stato trattenuto alla dogana di Hong Kong ove le sue pozioni hanno destato i sospetti della polizia.
I tre hanno modo di ammirare a Il Cairo le vestigia degli antichi egizi e Steve spiega ai due la leggenda del Giudizio dell'anima, che narra di come le anime dei defunti incontrassero il dio Anubi, creatura antropomorfe dalla testa di cane, e raggiungessero l'eternità solo qualora il loro cuore posto su un piatto di una bilancia risultasse più leggero di una piuma.
Una donna di Hyoma raggiunge il trio e li guida nel punto ove Gupta avrebbe trovato la Sacra Pietra Magica. L'oggetto era tuttavia così vicino ai portali di Kun Lun che la presenza degli Hyoma ha destato il guardiano del luogo.
Da quel momento una smisurata tempesta di sabbia impedisce a chiunque l'accesso alla zona.
Nonostante ciò Pai si reca decisa verso il punto ove al suo sopraggiungere sorge dalla sabbia una costruzione nel cui ingresso la triclope si introduce decisa. Yakumo ha appena il tempo di raccomandare a Pai di fare attenzione ai tranelli che si accorge di averne azionato uno. Si precipita all'interno mentre la trappola scatta impedendo ad altri l'ingresso.
Il wu raggiunge Pai che gli spiega di riuscire a trovare la strada guidata dalle voci della sabbia e delle rocce e si sorprende nell'apprendere che gli esseri umani siano sordi ad esse. Yakumo comincia a ricordarle che una volta essere umano rinuncerà ai suoi poteri per cominciare una nuova vita con lui, accennando alla promessa che li lega da quattro anni. Viene interrotto dall'apparire di una creatura di sabbia che è sventrata da Tu Zhao, il mostro però si rigenera rapidamente ed è Pai ad azionare una trappola che lo seppellisce di pietre.

Yakumo e Pai scorgono nella stanza Gupta e gli altri Hyoma, imprigionati nella roccia. Mentre Yakumo abbatte il risorto mostro di sabbia, Gupta rivela che i loro stessi corpi sono divenuti di pietra per effetto dei poteri del guardiano. Gupta prega i due di fuggire con la Sacra Pietra Magica, riconoscibile nel muro.
Yakumo vorrebbe salvarli ma è interrotto dal sopraggiungere del guardiano, la creatura che comanda il golem di sabbia ed il demone delle tempeste.
Il guardiano, che è un essere di pietra dall'aspetto di Anubi, giunge attorniato da svariati esseri di sabbia, colpisce Yakumo prevenendo un attacco del ragazzo e tende una mano verso di lui a chiedere qualcosa di cui il ragazzo non immagina la natura.
Il wu si ingionocchia intenzionato a chiamare in suo soccorso Tu Zhao, ma posando la mano sul terreno attiva una trappola che trasporta lui e Pai in una stanza sottostante. Nel frattempo Parvati si sostituisce a Pai.

Parvati dichiara di non conoscere altro metodo di fermare il guardiano che non sia distruggere il luogo, e che tale metodo non è rivelato dalle iscrizioni che parlano del Giudizio dell'anima. Anubi, creato dai wu, esso non sente di dover obbedire alla triclope.
Yakumo però non vuole che l'esplosione uccida Gupta e tutti gli Hyoma e si pone tra Parvati ed Anubi mentre lei scatena il suo potere. Ferito e già preda della magia di Anubi, Yakumo tenta ancora di resistere al potere che lo sta facendo diventare pietra. Pai invece è sfinita e, rassegnata a trasformarsi in una statua, esprime il suo rammarico per non aver potuto mantenere la promessa che aveva fatto a Yakumo quattro anni prima.
Rassicurato sui sentimenti di Pai, Yakumo torna a chiedersi come facessero i wu ad ottenere l'obbedienza di Anubi e comprende che alla statua devono essere mostrati i poteri di un wu. Strappa quindi il cuore dal suo petto e lo porge ad Anubi, esattamente come raffigurato nel Giudizio dell'anima.
Il guardiano comprende la natura dei suoi visitatori e, mentre la tempesta si placa, si inginocchia liberando tutti i presenti dal suo potere.

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