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Capitolo Ventesimo
Al castello dei triclopi, Pai si osserva allo specchio interrogandosi sul significato delle
parole di Yakumo e di Khan, quando sopraggiunge Shiva ad interromperla.
Nel frattempo Madurai raduna tutte le creature che desiderano la fine del regno di Gui Yang
Wang per organizzare l'assalto al castello nel momento in cui il sovrano non può
intervenire perchè occupato nel rito di Umanificazione.
I presenti non sembramo gradire da principio la partecipazione all'impresa di Yakumo, ma di
fronte al valore dimostrato in uno scontro con Madurai accettano che prenda parte alla
battaglia.
L'intento di Madurai è quello di rovesciare Gui Yang Wang e di porre alla guida dei
triclopi Parvati Terza, che a differenza degli altri triclopi ha a cuore le sorti delle
altre creature.
Parvati, spiega, è una giovane triclope di considerevoli poteri che Gui Yang Wang ha
fatto addestrare da Shiva per giovarsi dei suoi poteri. Anche Pai è sotto la tutela di
Shiva ed a causa di questo gli è particolarmente legata.
Giunge il momento in cui deve essere celebrato il rito di Umanificazione. Pai è
atterrita dall'idea che Shiva divenendo umano la abbandoni, ma Shiva le spiega che i
triclopi invecchiando diventano sempre più indifferenti alle altre creature, tanto da
permettere a creature come Ganesha di torturare a loro piacimento i più deboli.
Shiva stesso sente di cominciare a perdere i suoi sentimenti invecchiando e perchè
ciò non avvenga ed i suoi sentimenti possano restare intensi come quelli di Yakumo,
si è offerto per il rito.
Shiva è atteso da Gui Yang Wang e da Parvati nell'ampia sala ove tutto è pronto
per il rito. Per conservare i suoi sentimenti ed a seguito di un trauma Parvati Terza ha
acquisito una seconda personalità, quella di un'ingenua ragazza, che si manifesta con
la chiusura del terzo occhio. Per evitare che si sottragga al rito a Parvati sono stati
fatti indossare gli Artigli di Shiva, creati proprio per trattenere il terzo occhio in
lei.
Shiva pensa che la doppia personalità a lungo andare diverrà nociva per Parvati
e per questo ha proposto che sia sottoposta al rito.
I ribelli, determinati e ben equipaggiati, giungono al castello nel momento in cui le
energie dei tre triclopi entrano in contatto con la Statua dell'Umanità.
L'avanzata delle creature guidate da Madurai continua fino a quando ad opporsi a loro
è lo stesso Ganesha che scagliando Huo Li Jia Chong, scarabeo delle pietre di fuoco,
trattiene i ribelli.
La battaglia prosegue con lo scontro dei due wu. Ganesha scaglia Lei She contro Madurai che
lo contrasta con il Ragno Incatenamostri, Fu Yao Zhi Zhu.
Mentre i due combattono, Yakumo evita Skaniya e giunge di fronte ai tre triclopi. A quel
punto esita chiedendo a Madurai di poter osservare almeno la trasformazione di Shiva.
Ganesha ne approfitta per attaccare nuovamente Madurai colpendola con gli artigli della
scimmia di fuoco, Huo Yuan Hou Zhao. Sorpreso e divertito dall'atteggiamento di Yakumo, il
wu dal volto di elefante, lo invita ad ammirare il rito mediante il quale i poteri di tre
triclopi sono concentrati della Statua dell'Umanità in modo che due di loro diventino
esseri umani.
Conscio che il solo possesso della Statua dell'Umanità non può consentire a lui
ed a Pai di divenire esseri umani, Yakumo si scaglia contro Shiva. È la stessa Pai ad
opporsi a Yakumo difendendo Shiva e dando a Ganesha l'opportunità di lanciarsi su di
lui.
È un errore. Incitato da Pai, Yakumo evita gli artigli di Ganesha, mentre Madurai
trova la forza di colpire la Statua dell'Umanità, modificando il flusso delle energie
del rituale. Ganesha resta attonito di fronte all'accaduto, tanto che Yakumo ha il tempo di
affondare un colpo nel suo ventre.
Ganesha tuttavia non ha il tempo di occuparsi di Yakumo, nè di Madurai che torna ad
attaccarlo: il rito sta avvenendo in maniera del tutto diversa ed ora sono Parvati e Gui
Yang Wang che la Statua sta trasformando in esseri umani.
Ganesha non riesca ad impedire che la trasformazione avvenga, ma si getta comunque verso
Shiva per impedire che il potere degli altri due triclopi confluisca in lui.
Yakumo comprende così il senso dell'Antico Rito il cui scopo non è quello di
donare l'umanità a due triclopi, ma quello di dotare il terzo di essi di un maggiore
potere. Questo intendevano le sibilline parole che Yakumo aveva sentito da Benares e
Galga.
Gui Yang Wang ha accresciuto con tale mezzo il suo potere per millenni ed è divenuto
il depositario non solo di un enorme potere, ma anche di tutte le conoscenze e della storia
dei triclopi. Assorbendone i poteri, Shiva diviene per diritto il nuovo Gui Yang Wang.
Shiva ferma Ganesha strappandogli la testa. Privo dei suoi poteri wu, l'essere giace senza
vita.
Il vecchio Gui Yang Wang, ora con due sole braccia, ammonisce Shiva ricordandogli che il
suo destino è conservare in eterno il sapere dei triclopi, mentre Skaniya attacca
Shiva considerandolo un usurpatore.
Lo scontro volge rapidamente a favore di Shiva che si allontana chiamando a sè Pai.
In quel momento giunge Khan che porta via la giovane triclope.
Yakumo sa che un semplice essere umano non ha speranza di sconfiggere Shiva, ossia il nuovo
Gui Yang Wang, tuttavia spera che il rito gli abbia sottratto abbastanza forze per
permettegli di resistere finchè Khan non abbia risvegliato Pai.
Shiva è attaccato nuovamente da Skaniya che tenta una simbiosi monocorporea con lui.
È fermata dal vecchio Gui Yang Wang che recita una formula magica che le sottrae i
suoi poteri.
Yakumo si scaglia contro Shiva che evita facilmente i suoi attacchi deciso a prendere con
sè Pai. A bordo di una sorta di libellula gigante che la creatura dalla testa di
cavallo gli ha lasciato mentre soccorreva Madurai, Yakumo torna ad attaccare Shiva nel
momento in cui sottrae Pai a Khan.
Il ragazzo ferisce Shiva ad un braccio, ma è colpito in pieno da un lampo di energia.
Alla vista del corpo di Yakumo a brandelli, la seconda personalità di Pai si desta
proprio nell'istante in cui il ragazzo sta per perdere definitivamente conoscenza.
Yakumo torna in possesso dei suoi poteri wu ed evoca Zou Lin e Guan Ya. Il drago di luce
colpisce mortalmente Shiva.
Mentre Parvati, Madurai e le altre creature rivono gli eventi che seguirono all'Antico Rito,
Khan, nuovamente in possesso delle sue arti magiche, risveglia la personalità triclope
di Pai che con un gesto fa svanire il mondo attorno a loro.
Nel buio più completo, la giovane triclope si concede di piangere la perdita di Shiva
tra le braccia di Yakumo.
Yakumo si desta nella villa della signora Huang, ove dal corpo di Pai si materializza
nuovamente l'immagine di Shiva. il wu si prepara ad attaccarla, ma è fermato da
Parvati, svegliatasi in quel momento. La triclope si concede ancora uno sguardo all'immagine
del nobile triclope che ricordava, poi la dissolve con un gesto e chiude il suo terzo
occhio.
Pai racconta a Yakumo di ricordare gli eventi di quel particolare sogno e gli rivela che
l'altra se stessa gli è grata al pari di lei di averla soccorsa, sebbene non voglia
ammetterlo.
Yakumo è lieto del sorriso di Pai, ma le ricorda che hanno appreso che per loro
è impossibile diventare esseri umani. Pai replica che devono semplicemente trovare
altri due triclopi.
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