BARI: CAOS IN STAZIONE PER I TRENI
DIRETTI AL CORTEO DI ROMA
Caos incredibile la notte scorsa nella stazione ferroviaria di Bari, dove
circa tremila persone hanno letteralmente preso d'assalto i tre treni
straordinari diretti a Roma per le manifestazioni del primo Maggio. I
problemi non sono dipesi tanto dal numero dei viaggiatori, sicuramente
superiore a quello degli anni scorsi, ma dal fatto che questa volta il
viaggio non era gratuito. I viaggiatori sono stati quindi costretti a
scendere e ad accodarsi in biglietteria con gli inevitabili ritardi. Pensate
che l'ultimo treno, la cui partenza era prevista per mezzanotte, si è
mosso alle 4 del mattino. Situazione simile a Taranto, dove l'unico treno
speciale è partito, in ritardo, con 1200 persone letteralmente stipate
negli scompartimenti. E i problemi non sono mancati nemmeno lunga la tratta,
a Barletta, dove i treni erano attesi da 500 persone, e a Foggia. Ovunque
si è reso necessario l'intervento della polizia per evitare che la situazione
degenerasse.
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BARI: QUESTIONE PULIZIA SPIAGGE
Le spiagge baresi al momento, tranne qualche rara eccezione, si presentano
piuttosto pulite. Ma l'avvio anticipato della stagione estiva ed eventuali
moti ondosi, potrebbero cambiare lo stato delle cose, riportandoci alla
situazione dell'anno scorso, quando, mentre gli enti locali litigavano
tra di loro su chi dovesse pulirle e con quali soldi, spiagge e porticcioli
divennero quasi impraticabili con le conseguenti e legittime lamentele
di bagnanti e pescatori. Il problema, a dire il vero, si trascina ormai
da tre anni. Nell'estate del 2001 venne risolto dalla Provincia, che provvide
alla pulizia a sue spese, senza che le venissero riconosciuti i fondi
previsti dalla legge regionale. Per evitare che la cosa si ripetesse,
l'anno successivo la Provincia chiese un appalto triennale, che venne
anche bandito, salvo poi essere scavalcato dall'emanazione, da parte della
Regione, del Piano di utilizzo delle coste, il Puc, con il quale la competenza
veniva decentrata ai comuni, con nessuna previsione invece per la Provincia.
L'assessore al ramo, Vaccarelli, volle comunque convocare i comuni - succedeva
nel gennaio 2002 - per fissare una strategia d'intervento. Ne venne fuori
una proposta comune, eccezion fatta per Bari e Monopoli che decisero di
non aderirvi, dalla quale scaturiva la disponibilità della Provincia a
garantire attraverso un appalto triennale, la pulizia giornaliera delle
spiagge nel periodo compreso tra il primo luglio e il 30 agosto, e a giorni
alterni in giugno e settembre. Ma dalla Regione, che avrebbe dovuto esprimersi
sulla disponibilità dei fondi, non arrivò alcuna risposta, se non quella,
quanto mai tardiva, secondo la quale soldi non ce n'erano e alla pulizia
dovevano provvedere i Comuni. E così le spiagge finirono con l'imbrattarsi
in maniera vergognosa, scatenando polemiche a più non posso. Cosa succederà
quest'anno? Difficile al momento dirlo. La Provincia, il suo piano, lo
ha sempre pronto, ma servono soldi, e questo vale anche nell'eventualità
che alla pulizia delle spiagge debbano provvedere i Comuni. Gli occhi
di tutti sono puntati verso la Regione, ente erogatore, che per il momento
non si esprime. E intanto, l'estate, è già arrivata.
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BONIFICATA DISCARICA IN MANIFATTURA
E' stata bonificata a Bari la discarica attigua ai mercati della ex manifattura
tabacchi, nel cuore del quartiere Liberta'. Martedi' scorso è stata documentata
la presenza, nell'area dell'ex cinema Giardino chiuso da tempo e di proprieta'
dei monopoli di stato, di un gigantesco cumulo di rifiuti e di detriti
a due passi dai mercati rionali del pesce e ortofrutticolo. Tutt'intorno
identico stato di degrado con ratti, mosche e zanzare. A segnalare la
grave situazione il gruppo indipendente liberta' di Luigi Cipriani. La
denuncia ha sortito l'effetto sperato: nel pomeriggio di ieri quella discarica
a cielo aperto e' stata rimossa con l'intervento di una ditta specializzata
che ha eseguito i lavori di pulizia.
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BARI: CRONACA ANTICIPO D'ESTATE
Se non fosse per le carnagioni chiare lasciate in eredità dall'inverno
da poco terminato, verrebbe quasi da pensare di essere piombati in una
qualsiasi domenica d'agosto, dimenticando che invece il calendario è ancora
fermo al primo maggio. Eppure il cielo non è che sia così limpido, con
il vento fresco che per giunta ha abbassato le temperature. Ma la voglia
di estate è così forte, che all'osservatore esterno sembra quasi di essere
capitato nel mezzo di una mandria di bisonti in fuga. Verso il mare, ovviamente.
Pane e Pomodoro, la spiaggia dei baresi, è una delle mete di questa migrazione.
E sono pochi quelli che rinunciano al primo bagno della stagione, in un
mare peraltro quanto mai invitante. Ma per capire la portata di questo
esodo bisogna andare sulla tangenziale. La corsia sud è letteralmente
invasa, sin dalle prime ore del mattino, da auto e moto, con la gente
che non solo sopporta le andature lente imposte dal traffico, ma addirittura
saluta la telecamera come si andasse a festeggiare chissà cosa. C'è chi
raggiunge le spiagge del litorale che arriva fino a Monopoli per trascorrervi
la giornata, e chi invece, sfruttando il ponte, si lascia alle spalle
casa e ufficio che ritroverà soltanto lunedì mattina. E nelle varie località
della costa è festa grande un po' dappertutto, con i gestori delle spiagge
private, ovviamente ancora chiuse, a mordersi le mani per gli affari sfumati.
Chi invece gli affari li fa, eccome, sono gli immancabili venditori di
ricci, i cui banchetti spuntano fuori come funghi, e i gestori di bar
e ristoranti, dove non si fa in tempo a liberare un tavolo che c'è già
chi è pronto ad occuparlo. Finisce qui la cronaca di una giornata di mezza
estate, alla faccia di un calendario che continua inutilmente a ricordarci
che siamo appena al primo maggio.
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