BARLETTA: PER RUBARGLI L'AUTO LO FERIRONO A MORTE, ARRESTATI

Era l'ultimo della banda rimasto in libertà, questa mattina è stato arrestato dalla polizia, deve rispondere alle accuse di tentata estorsione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e rapina. Si tratta di Antonio La Forgia, 35 anni, rintracciato dopo una latitanza durata oltre un mese. Prima di lui erano finiti in manette Giuseppe Lafranceschina, 25 anni, e i suoi complici Antonio Quacquarelli, di 34, originario di Andria, e Oronzo Palmieri, di 41, originario di Terlizzi, tutti residenti a Trinitapoli. Questi i fatti: i quattro avevano rubato un auto ad un rappresentante di 24 anni. Il giovane, nel disperato tentativo di salvare la sua Alfa 156 SW, si era aggrappato allo sportello, fu scaraventato a terra e poi investito dalla vettura lanciata a folle velocità. In tre furono bloccati ed arrestati a Trinitapoli all'interno di un negozio. La vittima è ancora su una sedia a rotelle, le sue condizioni di salute rimangono gravissime.

CONFLITTO A FUOCO TERLIZZI

Conflitto a fuoco tra carabinieri e malviventi la notte scorsa a Terlizzi, nel barese. Due persone a bordo di una Y10 hanno forzato un posto di blocco e sono fuggiti. In periferia, in contrada parco, hanno ingaggiato una sparatoria con l'equipaggio della pattuglia inseguitrice. Hanno sparato tre colpi di pistola. I carabinieri hanno risposto al fuoco puntando ai pneumatici e facendo sbandare l'autovettura che si è fermata sulla linea ferroviaria della Bari Nord. I malviventi sono fuggiti senza lasciare tracce. Nell'abitacolo è rimasta la pistola con cui hanno sparato, pare fosse in dotazione alle forze dell'ordine.

MOLFETTA: DERAGLIAMENTO TRENO

Sono ancora tutte da chiarire le cause dell'incidente ferroviario che si è verificato ieri sera all'ingresso della stazione di Molfetta in provincia di Bari. Erano circa le 20 e 30 quando il treno regionale partito da Bari e diretto a Foggia è deragliato facendo uscire dai binari il locomotore e la prima delle sette carrozze. Fortunatamente se la sono cavata solo con un grande spavento i macchinisti ed i passeggeri che sono stati fatti salire sul treno immediatamente successivo per raggiungere le varie destinazioni. Il tutto è accaduto sotto una pioggia fitta ed intensa che da ieri pomeriggio non dà un minuto di tregua. E sarebbe stata proprio l'acqua accumulata all'interno dei binari una delle possibili cause dell'incidente producendo una sorta di effetto acquaplaning che avrebbe fatto slittare il treno fuori dalle rotaie. Un'ipotesi questa al vaglio della polizia scientifica che stamattina ha effettuato dei rilievi sul luogo dell'accaduto avendo cura di non tralasciare anche un altro particolare. Ossia la zona degli scambi dove è avvenuto il deragliamento: l'impianto era stato sostituito dai tecnici delle ferrovie dello stato soltanto una settimana fa. Forse i binari potrebbero essere stati montati in maniera errata oppure i componenti degli scambi erano già all'origine difettati. Di sicuro per il momento c'è che le cose potevano andare molto peggio se al posto di un convoglio locale, che circolava a bassissima velocità e comunque già in fase di frenata, si fosse trovato un treno a lunga percorrenza come un intercity oppure un eurostar che transitano a tutta andatura attraverso la stazione di Molfetta.

MALTEMPO/BARLETTA, STRARIPA CANALONE

E per il pioggia a Barletta, nel barese, il canalone camaggio rischia di straripare. Il livello dell'acqua è aumentato a dismisura, un ponteggio metallico che arriva probabilmente dalla ferrovia è finito contro una tubazione dell'acquedotto pugliese, il rischio ora è che il canale ciappetta camaggio che collega Andria a Barletta possa straripare da un momento all'altro inondando i terreni della zona. La pioggia, ancora una volta, non risparmia i grossi centri del nord barese e ancora una volta barletta è la città più danneggiata. Si temono le inondazioni, il responsabile dell'ufficio tecnico del comune l'ingegner Sebastiano Longano, dice che si sta facendo di tutto per evitare il peggio, la cosa strana però è una tubazione proprio al centro del canale.

BISCEGLIE: CRISI CDP, CONTINUA L'OCCUPAZIONE DELLA CHIESA

Continua anche stamattina l'occupazione della chiesa di sant'Agostino a Bisceglie da parte di alcuni dipendenti e sindacalisti della Casa Divina Provvidenza in segno di protesta per la decisione dell'Ente di avviare le procedure di licenziamento, poi sospese, per 814 persone. Si va avanti ad oltranza, se necessario rimarranno asserragliati civilmente in chiesa anche a Natale e a Capodanno. Il loro intento è fare arrivare forte e chiaro il messaggio all'Ente e chiedere così la revoca del provvedimento e l'istituzione di un tavolo triangolare con la Regione Puglia, i sindacati e il consiglio d'amministrazione dell'Ente. Altri lavoratori sono fuori ai cancelli della Casa Divina Provvidenza, la battaglia è la stessa, ma i metodi di lotta sono diversi.

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