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OPERAZIONE TULIPANO: CATTURATO
UNO DEI TRE LATITANTI
Gli agenti della squadra mobile di Bari, in collaborazione con i colleghi
del commissariato di Cesena, hanno catturato uno dei tre latitanti dell'operazione
Tulipano, che nei giorni scorsi aveva consentito di sgominare un traffico
di droga tra l'Olanda e l'Italia. Si tratta del 53enne Antonio Marseglia,
autotrasportatore incensurato originario di Ortanova. E' stato catturato
a Cesena, dove si trovava con il proprio camion. L'inchiesta della Dda,
come si ricorderà, ha colpito un'organizzazione composta da 20 persone
e capeggiata dai fratelli baresi Vito e Fabio Sabatelli, che avrebbe fatto
arrivare dall'Olanda notevoli quantitativi di droga. In particolare cocaina
ed ecstasy destinate ad un mercato piuttosto facoltoso.
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SASSI CONTRO IL TRAM
Teppisti in azione a Bari. Due ragazzi in bicicletta hanno preso di mira
un tram della linea 10 che collega Parco Domingo con il Polivalente di
Japigia. In via La Pira, i due ragazzini hanno cominciato a scagliare
pietro contro il mezzo, colpendo e mandando in frantumi un finestrino.
Una ragazza che si trovava sul tram, nel tentativo di evitare di essere
colpita dai frammenti di vetro, ha fatto un brusco movimento che le ha
procurato una contrattura muscolare per la quale si e' reso necessario
il trasporto in ospedale. I due teppistelli sono scappati. Sempre ieri
mattina, a Bari, in via Appulo, un altro tram ha avuto un incidente con
un camion. L'autista del camion ha tentato di aggredire il suo collega
tramviere rompendo con il crick un finestrino del mezzo pubblico.
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BARI: PROTESTE A JAPIGIA PER
UNA CONDOTTA DANNEGGIATA
Una condotta idrica danneggiata durante i lavori per il rifacimento della
rete fognaria, perde acqua da ieri rischiando di lasciare a secco gli
abitanti della zona; ma nonostante le continue sollecitazioni, l'Acquedotto
non ha ancora deciso di intervenire. Succede nel quartiere Japigia di
Bari: è da qui che ci arrivano le lamentele degli abitanti delle case
popolari a ridosso di via Peucetia, stanchi dell'immobilismo dell'Acquedotto.
Si spera che il guasto, peraltro non gravissimo, possa essere al più presto
riparato, anche per consentire agli operai impegnati nel rifacimento della
rete fognaria di riprendere il loro lavoro.
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BARI: LEGGE BOSSI-FINI "FATALE"
A DUE RUMENI
La legge sull'immigrazione denominata Bossi-Fini inizia a produrre i suoi
primi risultati. Ne sanno qualcosa i due cittadini rumeni arrestati ieri
dalla polizia a Trani perché non avevano rispettato un provvedimento di
espulsione già emesso nei loro confronti. I due, infatti, erano stati
colpiti, il 18 settembre scorso, da un ordine a lasciare il territorio
nazionale entro cinque giorni emesso dal questore di Roma, come previsto,
appunto, dalla nuova normativa. Quando gli agenti della stradale di Barletta
e dell'ufficio Immigrazione di Bari se ne sono accorti, è scattato, per
i due rumeni, l'arresto obbligatorio.
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BARI: EX CCR SU CORSI DI RIQUALIFICAZIONE
Il governatore Raffaele Fitto deve fare in modo che quel bando per i corsi
di riqualificazione non diventi strumento di speculazione ma effettiva
opportunità occupazionale per i circa 1800 ex dipendenti delle Case di
Cura Riunite di Bari. E' quanto hanno chiesto questa mattina, davanti
alla sede della Presidenza della Giunta Regionale, i lavoratori ex Ccr
aderenti alle Rappresentanze di Base all'indomani del licenziamento del
bando per i corsi di riqualificazione previsti dalla nuova legge regionale
sulla formazione e finanziati con 21 milioni di euro ricavati dai fondi
comunitari Por. La legge prevede che i centri di formazione, per poter
usufruire dei finanziamenti, si debbano gemellare con aziende. I corsi
infatti, che avranno frequenza obbligatoria - 4 ore al mattino e 4 al
pomeriggio, per un totale di 1200 - saranno divisi tra teoria e pratica,
intesa come tirocinio in azienda. Ma pur prevedendo agevolazioni a quanti
si dovessero impegnare a ricollocare i lavoratori prima della loro formazione,
il bando non da garanzie assolute: alla fine dei corsi, cioè, i lavoratori
potrebbero trovarsi nuovamente per strada. Da qui l'invito al presidente
Fitto a convocare nei 30 giorni durante i quali il bando rimarrà aperto,
una conferenza di servizi nella quale sia lo stesso governatore a farsi
garante della bontà dei corsi. La speranza dei lavoratori, in parole povere,
è che a farsi avanti siano enti ed aziende in grado di offrire effettive
garanzie occupazionali. Certo è, aggiungiamo noi, che non sarà facile
accontentare tutti gli ex Ccr, i quali, a loro volta, sperano che, anche
per via della frequenza obbligatoria - molti dei lavoratori in mobilità
sono impegnati in altre attività - alla fine il numero dei partecipanti
si assottigli sensibilmente, scendendo almeno a 1500. Una buona notizia,
per concludere: ieri è stato depositato lo stato passivo, il che significa
che gli ex lavoratori delle Ccr riceveranno nei prossimi giorni la lettera
per far richiesta all'Inps del trattamento di fine rapporto.
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BARI: LA FIERA DEL LEVANTE AL
TIB DI BUCAREST
Gli imprenditori italiani del nord-est, in Romania, ci sono arrivati già
da tempo, facendo salire l'Italia al sesto posto in fatto di presenze
straniere, e al primo per l'import-export. Chi invece tarda ancora a scoprire
un paese dalle notevoli potenzialità, sono gli imprenditori meridionali
e pugliesi in particolare. Ed è proprio in quest'ottica che va vista la
partecipazione - la seconda consecutiva - della Fiera del Levante di Bari
al T.I.B., il Targul International Bucharesti, giunto quest'anno alla
sua 28esima edizione, che si terrà a Bucarest dal 7 al 12 ottobre prossimi.
Si tratta di una mostra divenuta, negli ultimi tempi, prezioso punto d'incontro
per gli operatori economici internazionali e quindi vetrina ideale per
promuovere il made in Italy. E nell'Isola Italia, come è stato definito
il padiglione destinato agli espositori di casa nostra, vi sarà spazio,
quest'anno, anche per una quarantina di imprenditori pugliesi, la cui
partecipazione è stata coordinata, appunto, dalla Fiera del Levante. Ad
assisterli ci saranno anche Regione Puglia, Associazione degli Industriali
e la Banca Popolare di Bari, seconda quella logica di sistema tanto cara
al presidente della Campionaria barese Luigi Lobuono, che in conferenza
stampa ha ribadito l'impegno della Fiera verso il rafforzamento della
sua missione di promozione e sostegno all'internazionalizzazione delle
imprese della nostra regione, con una particolare attenzione a quell'area
che ricade nell'ormai famoso progetto che si chiama "Corridoio numero
8". Lo scopo primario della partecipazione pugliese alla Fiera di Bucarest,
ovviamente, rimane quello di far conoscere ai nostri imprenditori le potenzialità
del sistema economico rumeno, che offre ottime opportunità di investimento
in settori quali meccanica, alimentare e calzaturiero, grazie anche al
basso costo della manodopera.
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TRANI: AL CINEMA LA PRIMA DI
"NEMMENO IN UN SOGNO"
A distanza di un anno, o giù di lì, a Trani Gianluca Greco, regista barese
ai suoi esordi nel mondo del cinema, presenta la sua opera prima come
si dice in gergo. Girato tra il Gargano e Trani, "Nemmeno in un sogno"
è stato proiettato in anteprima al Supercinema proprio alla presenza del
regista e di Giuseppe Battiston con Marina Stella, uno degli attori protagonisti.
"Nemmeno in un sogno" racconta la storia di un profugo che scappa da uno
sperduto altopiano di una regione asiatica diretto in Italia solo perché
attratto da quello che raccontano gli spot pubblicitari mandati in onda
in televisione. Gianluca Greco usa il registro fiabesco e ironico, se
vogliamo anche un leggero tocco di surreale per rappresentare le manie
dell'Italia di oggi. Il protagonista del film infatti sbarca proprio su
una spiaggia di un villaggio turistico e si trova a seguire per tutto
il tempo del film i ritmi di una giornata tipo da villaggio, tra ginnastica
in piscina, canzonette idioti e tristissimi spettacoli serali. Il paese
di Bengodi in pratica che i profughi cercano nell'Italia quando lasciano
le coste dei loro paesi, una metafora della vita che si conclude amaramente
col protagonista convinto di essere stato rimpatriato solo per non aver
saputo usare le palline che nel villaggio erano i soldi per fare shopping.
Un film riuscito, insomma. Vedere per credere. E magari riflettere.
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