|
BARI: RACKET IN AZIONE AL CIMITERO?
Tutto distrutto in pochi minuti da quello che a prima vista potrebbe sembrare
un attentato firmato dal racket delle estorsioni, ma che secondo gli investigatori
potrebbe anche nascondere uno sfregio maturato nello stesso ambiente dei
fiorai sistemati, da qualche tempo, sul piazzale antistante il cimitero
di Bari. Il secondo, per giunta: la settimana scorsa, infatti, era toccato
a quest'altro box subire un incendio con conseguenze meno gravi, ma comunque
pesanti, come si può vedere. E torniamo all'attentato avvenuto all'alba.
La ricostruzione non è ancora chiara: pare che gli attentatori abbiano
rotto la finestrella che si trova sul retro del box, e che da qui abbiano
cosparso il locale di liquido infiammabile. Non si esclude nemmeno l'uso
di un ordigno, visto che c'è stata una forte esplosione che tuttavia potrebbe
essere collegata all'incendio. Sta di fatto che le fiamme, in pochi minuti,
hanno spazzato via tutto - fiori e suppellettili - danneggiando anche
la struttura muraria. La dinamica dovrà essere chiarita, ora, dagli uomini
della polizia scientifica, intervenuti sul posto assieme a vigili del
fuoco e polizia municipale. Toccherà invece agli investigatori della squadra
mobile dare la caccia ai responsabili. Questa mattina sono stati sentiti
sia i fiorai del box andato distrutto, che i loro colleghi. Le indagini
sono appena agli inizi, ma la pista privilegiata sembra essere quella
dello sfregio tra colleghi, legato forse a problemi di posto, in vista
dell'avvicinarsi del periodo più proficuo per gli affari. Si tratta, ad
ogni modo, di un'ipotesi, che non esclude, non ancora almeno, quella che
conduce al racket delle estorsioni. .
|
|
FERIMENTO SANTERAMO
Misterioso ferimento a Santeramo, nel barese. Un pregiudicato, Vitantonio
Cardinale, di 35 anni, e' stato raggiunto al torace e ad un braccio da
un colpo di fucile esploso in circostanze in corso d'accertamento. Soccorso
e' stato ricoverato al Policlinico di Bari, dove i medici si sono riservati
la prognosi. Cardinale era a bordo della sua auto con una ragazza, rimasta
illesa. Ha raccontato ai carabinieri che a far fuoco e' stato l'occupante
di un' altra vettura per ragioni a lui sconosciute. Gli inquirenti non
escludono che si sia trattato di un regolamento di conti. Gia' in passato,
l'uomo sarebbe sfuggito ad altri agguati.
|
|
INCIDENTE ED ESPIANTO ANDRIA
E' salito a tre, purtroppo, il bilancio delle vittime del terribile incidente
stradale avvenuto sabato scorso sulla ex statale 98, all'altezza di Andria.
Ieri e' morto il terzo giovane rimasto ferito, Giuseppe Quercia, 25 anni
di Corato. Era ricoverato all'ospedale di Andria. I suoi genitori hanno
autorizzato l'espianto degli organi che e' stato eseguito nella notte
dai sanitari dell'ospedale Bonomo che hanno anche prelevato gli organi
dal corpo di un signore di Castellana morto in seguito ad un ictus. Da
due vite spezzate, altre che cominciano invece a sperare. L'ospedale di
Andria e' al primo posto nel mezzogiorno per il numero di espianti eseguiti
dall'inizio dell'anno.
|
|
ANDRIA: DOPPIO ESPIANTO MULTIPLO
NELLA NOTTE, OSPEDALE RECORD AL SUD
Solo una questione di sensibilità, l'unico aggettivo possibile per spiegare
il record di espianti che spetta all'ospedale di Andria, primo nel Mezzogiorno
in una classifica tutta particolare che a volerla vedere da un'altra angolazione
può apparire anche un po' macabra. "Così non è", si sforzano di spiegare
i medici del "Bonomo", che parlano di "cultura della donazione", l'unico
modo per tenere ancora in vita, e non solo nel ricordo, la persona che
se ne va. Lo hanno capito i genitori di Giuseppe Quercia, un ragazzo di
25 anni, di Corato: era sulla stessa Peugeot 206 sulla quale hanno trovato
la morte due suoi amici, Antonio Gallo e Simona Strippoli nell'incidente
di sabato scorso sulla ex statale 98. Giuseppe non ce l'ha fatta, la morte
cerebrale ieri sera. L'equipe del dr. Salvatore Lacerenza, primario del
reparto di rianimazione dell'ospedale di Andria, informa i genitori. C'è
il consenso per l'espianto, come per Simona Strippoli qualche giorno fa,
con questo fanno 11 dall'inizio dell'anno. Fegato, reni e cornee di Giuseppe
sono stati già reimpiantati in un altro paziente. Nella notte però l'espianto
è stato doppio, stesso intervento nei confronti di un uomo di 75 anni
di Castellana Grotte, ricoverato ad Andria dopo un ictus. Un caso unico
in Italia, senza la sensibilità dei medici, forse non ne avremmo neanche
parlato. La procedura è la stessa di sempre. Dal sospetto della morte
cerebrale del paziente fino all'insediamento della commissione medico
legale, per finire al nulla osta della magistratura, in casi di ricoveri
in prognosi riservata, e alla corsa degli organi negli ospedali dove ce
n'è bisogno scortati dalla polizia. In quattro ore, se necessario, si
va anche da un capo all'altro della nazione.
|
|
ARRESTO LATITANTE BARLETTA
Conclusa in carcere la latitanza di Francesco Di Salvo, 35 anni, più conosciuto
come "Centopensieri", ricercato da 4 mesi per traffico e spaccio di sostanze
stupefacenti. Ex affiliato al clan Cannito Lattanzio, finora era riuscito
a "mimetizzarsi" usando un particolare abbigliamento e diversi stratagemmi
nel camuffarsi. All'irruzione dei carabinieri nel condominio di Barletta
dove si nascondeva, ha cercato di nascondersi dentro ad un armadio.
|
|
BARI: RECUPERO RELITTI AL PORTO
Stanno riaffiorando dal mare alcuni significativi pezzi di storia del
porto di Bari. Grazie ad un'operazione di bonifica disposta da un decreto
del presidente della repubblica gli scali di tutto il paese devono essere
infatti ripuliti da tutte quelle vecchie carrette che giacciono inerti
sui fondali. E a Bari siamo già a quota 5 dopo l'ultimo recupero che ha
portato alla luce un'imbarcazione abbandonata all'erosione del mare per
circa 40 anni. Si tratta di questa bettola una specie di zatterone dal
peso di circa 500 tonnellate utilizzata negli anni 60 per il trasporto
delle pietre destinate alla costruzione delle banchine. Ci sono voluti
più di 15 giorni per estrarre la carretta dalle acque antistanti il molo
Pìzzoli ed altrettanti ce ne vorranno per tagliare in blocchi la vecchia
imbarcazione ripulirla dal fango e dai detriti che negli anni si sono
accumulati all'interno e in superficie e trasferirla infine alle fonderie
dove sarà riciclato tutto il materiale ferroso. Una sorte che spetta anche
agli altri storici relitti recuperati dai fondali come ad esempio questo
pittoresco rimorchiatore dalla stella rossa proveniente dai cantieri dell'est
Europa. Di fabbricazione albanese è invece l'OBOSNIC questa imbarcazione
che giace in mare da circa 4 anni da quando cioè è stata sequestrata agli
scafisti che la utilizzavano per i primi traffici illegali di clandestini.
Una delle tante carrette albanesi attraccate nei moli di tutta la regione
in attesa dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Peccato che il
mare giochi d'anticipo ingoiando pian piano le imbarcazioni fino a ridurle
ad un mucchio di ferraglia arrugginita.
|
|
BARI: CONVERSANESI EMIGRATI IN
ARGENTINA
Ci fosse stata anche Raffaella Carrà, i passeggeri in transito per l'aeroporto
di Bari-Palese avrebbero potuto pensare di assistere ad una puntata straordinaria
della celeberrima "Carramba che sorpresa". E di piangere si è pianto eccome
alla vista di quegli abbracci. E soprattutto hanno pianto loro, gli otto
nostri connazionali partiti negli anni '50 da Conversano, in provincia
di Bari, per l'Argentina, e tornati ora per la prima volta nella loro
Italia dove trascorreranno un mese ospiti dei parenti ritrovati. Tutto
grazie all'iniziativa dell'Associazione amici degli emigrati di Conversano,
che con l'aiuto di Comune, privati, e altri conversanesi emigrati, è riuscita
a raccogliere i soldi necessari per regalare a questi 8 italiani d'Argentina,
un piccolo, grande sogno, coltivato per tutta una vita.
|
|
BARI: AL VIA QUARTO PELLEGRINAGGIO
ALPINI
C'era uno sfavillante scintillio di lucide penne nere ad animare questa
mattina un breve tratto del lungomare di bari. Da oggi infatti sono incominciati
nel capoluogo pugliese le solenni cerimonie in omaggio ai caduti che riposano
nel sacrario d'Oltremare. E' il quarto pellegrinaggio organizzato dalla
sezione di bari della associazione nazionale degli alpini in ricordo delle
20 mila penne nere custodite nel sacrario di bari. Tra queste ci sono
anche i 750 del battaglione Gemona della divisione Julia morti per l'affondamento
della nave Galilea nel mare Adriatico mentre tornavano a casa dopo la
sanguinosa campagna di Grecia. E proprio in loro memoria nelle acque antistanti
il lungomare questa mattina è stata gettata una corona d'alloro mentre
a terra contemporaneamente si svolgeva la cerimonia dell'alzabandiera
che tradizionalmente si tiene a Bari ogni prima domenica del mese ma che
per l'occasione è stata anticipata di qualche giorno. Una celebrazione
resa forse ancora più toccante ed intensa in vista della prossima partenza
di un contingente di alpini per l'Afganistan, missione rischiosa che impegnerà
le nostre truppe da montagna in delicati compiti antiterrorismo. Peccato
che rispetto alle previsioni la partecipazione degli alpini in congedo
sia stata piuttosto esigua. Anche se, molto probabilmente, il loro numero
aumenterà questo pomeriggio per la solenne celebrazione al Sacrario.
|
|
TRANI: AL VIA LA II EDIZIONE DI
"TRANI MODA SPOSI"
Siamo alla seconda edizione, "Trani Moda Sposi" è diventato un appuntamento
fisso con il mondo delle nozze per gli operatori del settore, semplici
curiosi ma soprattutto coppie di fidanzati che hanno deciso convolare
a nozze, giuste si aggiunge anche se spesso così non è. "Trani Moda Sposi"
quest'anno si terrà dal 27 ottobre al 3 novembre prossimo, organizzato
dalla Confcommercio e dalla Metropolis Events. C'è il patrocinio della
Regione, della Provincia, della Camera di Commercio, della Soprintendenza
ai beni culturali e dell'amministrazione comunale. Insieme ben 40 espositori
di tutto il territorio, in vetrina il matrimonio dalla A alla Z, hanno
detto gli organizzatori durante la presentazione. Ci sarà di tutto, dai
preparativi, ai servizi fotografici, fino agli abiti naturalmente, ma
spazio anche al ricevimento, ai viaggi di nozze, e a tutto quello che
adesso sfugge ma che potrà servire nel cosiddetto "più bel giorno della
vita". Ma alla moda e all'arte dell'apparire faranno da contorno una serie
di appuntamenti collaterali fatti di spettacoli di danza, sfilate, mostre,
beneficenza. La cornice sarà quella del castello svevo di Trani che si
trasformerà per l'occorrenza in una grande sala ricevimenti dove poter
gustare anche i prodotti tipici della terra di Bari.
|
|
Ritorna all'indice delle
NEWS |
|