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BISCEGLIE: OPERAZIONE "CASTELLO",
IN MANETTE I SIGNORI DELLA COCA
L'attività di spaccio veniva controllata giorno dopo giorno nella zona
del Castello, le telefonate tra venditori e acquirenti registrate con
attenzione. I carabinieri però non intervenivano mai, dovevano avere la
prova certa che si trattasse di droga e come si muovesse il gruppo, quali
fossero i canali di approvvigionamento e quali i destinatari della cocaina.
A Bisceglie il traffico delle sostanze stupefacenti era ripreso alla grande,
tutti volti noti quelli a cui i militari hanno messo le manette ai polsi,
personaggi emergenti però nel panorama della criminalità organizzata.
Tutti di Bisceglie, tranne Giaocchino Paolillo, il punto di riferimento
con Barletta. La droga, hanno accertato i ragazzi del nucleo operativo
della compagnia dei carabinieri di Trani, arrivava da Napoli, alcuni pezzi
anche dal nord Italia, gli uomini provvedevano a venderla, le donne invece
(ritenute insospettabili e meno oggetto delle attenzioni degli investigatori)
avevano invece il ruolo di organizzare gli appuntamenti. Una gestione
familiare; Romolo Sorte e la sua convivente Lucrezia Rizzi, cognata di
Elena, moglie di Raffaele Sazio tanto per fare un esempio. Un'indagine
lunga che ancora non è conclusa, in tutto 16 le persone che sono finite
nel registro degli indagati della procura di Trani, tra fornitori, acquirenti
e personaggi della Bisceglie bene che chiedevano la cocaina. Un'indagine
basata essenzialmente su un lavoro di intercettazioni telefoniche rese
complicate dal linguaggio in codice usato dall'organizzazione. Il magistrato
che ha coordinato l'inchiesta, il sostituto procuratore Luigi Scimè, si
è complimentato per il lavoro dei carabinieri anche con un encomio scritto.
"Un problema estirpato alla radice", ha detto, "prima che fosse davvero
troppo tardi".
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BISCEGLIE: MUORE DOPO TRE GIORNI
DI COMA, MISTERO
E' mistero a Bisceglie per la morte di un uomo sulla 50ina d'anni, trovato
in fin di vita la notte tra il 1 e il 2 febbraio scorso nella zona del
mercato del pesce. Dapprima ricoverato all'ospedale di Bisceglie e poi
trasferito a Brindisi, è morto l'altra sera ma la notizia è trapelata
solo oggi. Il fascicolo è stato affidato al sostituto procuratore del
tribunale di Trani Francesco Giannella, ancora non si sa se sarà disposta
l'autopsia sul cadavere. Per ora nessuna pista viene esclusa, neanche
quella di una brutta caduta accidentale dell'uomo che ad un primo esame
non sembrerebbe essere stata vittima di una colluttazione. Quando è stato
trasportato in ospedale aveva il volto tumefatto ma con sé il portafogli
e l'orologio segno che non ci sarebbe stato neanche il tentativo di rapina.
Secondo alcune indiscrezioni pare che il 50enne, fratello di un noto pregiudicato
della zona, fosse visibilmente ubriaco.
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BARI: INCHIESTA CASE POPOLARI
Quanti degli occupanti abusivi di case popolari, interessati alla sanatoria,
acquisteranno i giornali? E quanti di questi si andranno a leggere gli
annunci economici? Chiedetelo al Comune di Bari, che ha scelto questo
spazio per comunicare i termini entro i quali regolarizzare le singole
posizioni sulla base della nuova legge regionale licenziata nello scorso
gennaio. Un avviso peraltro sbagliato visto che la sanatoria riguarda
gli alloggi Iacp e non anche quelli di proprietà del Comune. Ma c'è poco
da meravigliarsi, perché gli esempi che si potrebbero fare sulla scarsa
attenzione dell'amministrazione comunale al problema dell'abusivismo sono
tanti. Molti degli abusivi che faranno richiesta di sanatoria secondo
quanto fissato dalla nuova legge regionale, che riguarda situazioni precedenti
al 30 giugno 1994, lo avevano già fatto; alcuni addirittura dal 1985.
Dal Comune nessuna risposta, un immobilismo che a sua volta ha paralizzato,
per tutti questi anni, l'attività dello Iacp, impossibilitato ad intervenire
per situazioni per le quali era stata avanzata la procedura di sanatoria.
E che dire poi della delibera di giunta del 28 giugno 2002 che avviava,
di fatto, un meccanismo che avrebbe dovuto facilitare il disbrigo delle
domande di sanatoria, mai entrato in funzione. Eppure il problema dell'abusivismo
è di proporzioni tali da non poter essere sottovalutato. Secondo un censimento
dello stesso Comune, gli abusivi nei 12mila alloggi popolari comunali
e dello Iacp sarebbero 1368, un dato che si riferisce soltanto a situazioni
precedenti al 1994, e non tiene conto delle altre più recenti. Come quelle
del quartiere San Paolo, dove interi porticati sono stati recintati, murati
e trasformati in abitazione. Situazioni spesso denunciate dagli inquilini
delle palazzine, che si vedono portare via dagli abusivi, a loro spese,
acqua ed energia elettrica, senza alcun risultato.
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TRASPORTO SCOLASTICO DISABILI
BARI
Il Trasporto pubblico dei portatori di handicap del Comune di Bari, continua
ad essere al centro di polemiche. Dopo quelle di ottobre scorso fra Comune
e Provincia, questa volta è l'Anita, il sindacato autotrasportatori, sezione
piccole imprese, a sollevare una serie di obiezioni rispetto all'affidamento
del servizio da parte del Comune all'Amtab. Vito Mariella, presidente
Anita, ha chiesto e ottenuto un incontro con la commissione Qualità dei
servizi, presieduta dal Tommaso Lioce. Fino a marzo scorso il servizio
era espletato dalla Cirap, un consorzio di aziende, per conto della Asl
Bari 4 che era committente. Poi è subentrata l'Amtab, che però, rileva
Mariella ha partecipato a una gara di licitazione privata senza possedere
lo strumento operativo, cioè i mezzi e avrebbe "inoltre dimenticato di
chiedere e acquisire agli atti l'autorizzazione specifica al trasporto
esclusivo di persone con minoranze fisiche". Non è tutto perché, secondo
l'Anita, "controllando l'elenco della società Miccolis, dei 20 automezzi
che avrebbero dovuto svolgere il servizio per conto dell'Amtab, solo 9
di fatto risultano essere utilizzati dall'Amtab". Eppure è proprio il
totale dei mezzi che permise alla Miccolis di classificarsi al primo posto.
Inoltre, conclude Mariella, da un punto di vista economico-finanziario
"stiamo analizzando le delibere adottate successivamente dal Comune per
la proroga del servizio all'Amtab" e da un primo esame parrebbe non più
economico ma più oneroso. La Commissione ha chiesto ai rappresentanti
del sindacato la documentazione relativa ai costi, quindi si è impegnata
a proporre un tavolo collegiale per affrontare la questione del trasporto
scolastico dei disabili.
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BARI: INCHIESTA INFLUENZA A SCUOLA
Scuola elementare Filippo Corridoni, nel cuore della città vecchia di
Bari. Qui i banchi vuoti sono, in media, 4/5 per classe. Ma più che l'influenza,
a decimare la popolazione scolastica è stato il morbillo. Una vera e propria
epidemia che in una classe, questa mattina, ha tenuto a casa 12 bambini
su 18. La scena cambia, e l'influenza si fa implacabile, se ci si sposta
verso il centro della città. Nella scuola Mazzini, gli insegnanti della
materna ci mostrano i dati relativi all'ultima settimana di gennaio, quando
ad assentarsi per colpa della febbre sono stati anche 14-15 bambini per
volta. Non che gli alunni della elementare se la passino meglio: sul registro
della V F, stamattina, quelli che non hanno risposto all'appello sono
stati nove. Il peggio comunque, assicurano gli insegnanti che definiscono
le ultime due settimane di gennaio il periodo più difficile, sembra essere
passato; il problema semmai rischia ora di estendersi agli adulti. Sul
registro degli insegnanti, infatti, gli assenti, questa mattina, erano
nove. E non è tutto, perché ad essere costretta a letto dall'influenza,
da giorni ormai, è anche la direttrice. Un'epidemia senza precedenti anche
per la San Giovanni Bosco, con 8-10 assenti per classe nella materna e
5-6 nella elementare, e con l'influenza che non risparmia nemmeno le insegnanti,
che in quattro si sono assentate questa mattina. Numerosi, anche qui,
i casi di morbillo e varicella. Non resta, a questo punto, che attendere
la fine del periodo freddo, anche perché nessuno sembra essere d'accordo
sulla chiusura delle scuole per un settimana proposta dal dottor Vito
Calè, primario del pronto soccorso del Giovanni XXIII.
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TUPPUTI
Ed anche il tribunale del riesame di Bari ha annullato una ordinanza nei
confronti di un amministratore pubblico. Si tratta dell'assessore comunale
di Barletta Salvatore Tupputi, raggiunto nei giorni scorsi da una ordinanza
di interdizione dai pubblici uffici per una vicenda relativa alla gestione
del consorzio delle guardie campestri di cui era presidente. L'interdizione
era arrivata a seguito di un'inchiesta aperta dalla procura di Trani su
casi di peculato, abuso d'ufficio e violenza privata, a seguito di danneggiamenti
a tendoni di uva. Mentre l'inchiesta procede, la procura aveva chiesto
l'interdizione nei confronti di Tupputi, ma il tribunale del riesame ha
detto che il provvedimento va annullato.
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RIENTRO MARINAI MOLFETTA
Sono arrivati alle 10 di stamane al porto di Bari con la motonave sansovino
della compagnia adriatica proveniente da Durazzo in Albania i 5 naufraghi
del peschereccio molfettese cunegonda inabissatosi nella serata di martedì
al largo delle coste montenegrine. I 5 marittimi sono stati tratti in
salvo dagli uomini della nave di linea Palladio. Ad attenderli i parenti.
Il comandante dell'imbarcazione affondata, Giuseppe Forte, racconta la
tragedia sfiorata che non ha ancora un perche'. Tra le ipotesi quella
di una falla nel locale macchina. Il sindaco di Molfetta lancia un appello
alle istituzioni per garantire le condizioni minime di sussistenza alle
famiglie rimaste senza lavoro.
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TRANI: I MIGLIORI CHEF DI PUGLIA
E BASILICATA A CONFRONTO
I 30 migliori chef della Puglia e della Basilicata si riuniscono a Trani,
nella tenuta "Donna Lavinia" si scambiano le loro esperienze professionali
e mettono a punto nuove ricette che poi andranno ad arricchire i menù
dei ristoranti più famosi della penisola. "Cervelloni dell'arte culinaria"
sono stati soprannominati, tra questi c'è Emanuele Saracino, nell'ambiente
una sorta di icona, si parla di lui in tutte le riviste specializzate
di settore, le sue lezioni sui dolci seguite quasi in religioso silenzio.
Non solo prodotti genuini della terra dunque, ma anche maestria nel saperli
rendere al meglio. L'idea è venuta a due aziende vere e proprie che operano
nel settore dell'arte culinaria, la società Novimatic di Lavello e la
sala ricevimenti Donna Lavinia di Trani. Quella che vedete è una delle
lezioni tenute dal maestro, si studiano dispense, non c'è nessun esame,
solo un confronto tra modi diversi di intendere la cucina. Il clou il
7 febbraio quando saranno esibiti i lavori dei 30 chef, la sera successiva
sottoposti al giudizio critico ed insindacabile del pubblico e degli esperti
con una cena di gala. Il ricavato andrà in beneficenza. Gli appassionati
della buona cucina sono avvisati.
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