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BARI: DONNA ANNEGATA
Non è stata una tragedia del mare ma una fatalità ad uccidere stamattina
una donna al largo del litorale barese. Francesca Monopoli 42 anni di
Bitonto stava facendo il bagno davanti alla spiaggia pubblica di San Michele
sul lungomare di Palese alla periferia nord di Bari, quando improvvisamente
è stata colta da malore. Sono stati alcuni ragazzi i primi ad accorgersi
di quanto stava accadendo e a soccorrerla con l'aiuto di un materassino.
Solo in un secondo momento il fratello della donna che nel frattempo non
si era reso conto di nulla perché intento a pescare ricci sul fondale
ha realizzato la tragedia che si stava consumando. Immediata quindi la
richiesta di soccorso agli operatori del numero d'emergenza 118 che purtroppo
soltanto dopo mezz'ora sono riusciti a fare arrivare sul posto un'autoambulanza
con la quale la donna che nel frattempo sembrava si stesse riprendendo
dallo shock è stata trasportata al vicino ospedale San Paolo. Una volta
arrivata al pronto soccorso della struttura ospedaliera i medici però
hanno potuto soltanto constatare la sua morte causata da un arresto cardiocircolatorio.
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BARI: TURISTI E SCIPPI
Via Napoli, a Bari. Ore 11 di questa mattina. Una pattuglia dei Falchi
si lancia all'inseguimento di una moto sospetta che verrà fermata poche
centinaia di metri più avanti. Soltanto un falso allarme, per fortuna,
che comunque ci conferma che il servizio antiscippo funziona. E guai se
così non fosse, considerato l'elevato numero di stranieri che in questi
giorni, provenienti dall'autostrada, attraversano la città per raggiungere
il porto. Va detto, ad onor del vero, che gli scippi continuano a verificarsi,
anche se in numero minore rispetto al passato. Un fenomeno fisiologico
che ritroviamo in tutte le grandi città, anche se qualcuno continua a
voler cercare, ad ogni costo, il caso Bari. Anziché sdegnarsi e mettersi
sulla difensiva, le istituzioni baresi dovrebbero semmai pensare a tutelare
i turisti, dispensando loro consigli utili. Basterebbe un piccolo decalogo,
da consegnare magari in uscita dal casello autostradale, che metta in
guardia gli ingenui turisti ed in particolare quei turchi che hanno l'abitudine
di portarsi in patria le riserve di denaro accumulate durante l'inverno.
La città, ne siamo certi, ne guadagnerebbe in immagine, e gli scippatori
non troverebbero più finestrini aperti e borselli pieni di soldi sui cruscotti
delle auto. E a proposito di immagine: il porto di Bari, oggi, è ben altra
cosa rispetto al passato, molto è stato fatto per migliorarne l'aspetto
e la funzionalità, ma un altro piccolo sforzo non guasterebbe. E si potrebbe
partire regalando un po' d'ombra agli stranieri costretti a lunghe attese
nel parcheggio loro riservato.
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BARI: PROTESTA STABILIMENTO "TIRO
AL VOLO"
Fino a poco tempo fa era considerata la meta estiva privilegiata di anziani
e bambini. Da un paio di mesi a questa parte però, più o meno in coincidenza
con l'inizio della bella stagione, raggiungere lo stabilimento balenare
del "Tiro al Volo" al quartiere Fesca di Bari è diventato un vero incubo
per i suoi assidui frequentatori. Tutta colpa di una fermata soppressa,
quella degli autobus dell'amtab che prima facevano tappa proprio di fronte
al lido sulla corsia d'innesto riservata cioè alle auto che dalla complanare
devono incanalarsi sulla tangenziale. Un'area quindi dove in realtà non
poteva essere consentita la sosta degli autobus ma che faceva comodo soprattutto
agli anziani abituè della spiaggia militare lasciati a pochi passi dall'ingresso
del lido. Ora invece per andare al mare sono costretti a fare centinaia
di metri a piedi sotto il sole cocente su una piazzola che specie ad agosto
è invasa dalle auto. La nuova fermata scelta dall'amtab è infatti questo
angusto fazzoletto di carreggiata tanto distante dalla spiaggia quanto
pericolosamente vicino alla trafficatissima tangenziale. E fin qui, tutto
sommato, poco male. Il problema vero sussiste infatti soprattutto al ritorno
quando i frequentatori dello stabilimento non automuniti, al posto di
raggiungere la solita comoda pensilina, devono innanzi tutto salire su
questo ponte poi percorrere la complanare dove non è stata prevista tra
l'altro un'area per i pedoni fino a raggiungere la nuova fermata non prima
però di aver attraversato le pericolose strade d'accesso alla tangenziale.
Un rischio che non tutti sono disposti a correre. Unica alternativa a
questo punto è quella di prendere l'autobus in direzione opposta arrivare
al capolinea e poi percorrere la stessa strada in senso contrario fino
a raggiungere la fermata prestabilita. Una scelta obbligata che in molti
casi sta dissuadendo gli anziani dall'andare in spiaggia costringendoli
a rimanere invece a casa. Di qui l'appello rivolto da alcuni di loro al
sindaco per trovare in breve tempo una soluzione al problema, almeno prima
che finiscano le fiere estive.
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BISCEGLIE: CRISI ALLA CASA DIVINA
PROVVIDENZA
La situazione finanziaria non è delle migliori, anzi c'è chi parla anche
di dissesto economico della Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie.
Le organizzazioni sindacali fanno sapere che la causa è da ricercare nelle
"determinazioni della giunta regionale che è debitrice di 150 milioni
di euro nei confronti degli istituti ospedalieri Don Uva di Bisceglie
e di Foggia". Per la Regione, ci dicono, gli enti non hanno diritto a
quei soldi. Per ora i gazebo davanti all'ex ospedale psichiatrico sono
solo un'azione di disturbo, se la situazione non dovesse sbloccarsi i
sindacati sono pronti allo sciopero generale. La bozza di accordo discussa
alla Regione non convince, anche le parti sociali vogliono discuterne.
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BARI: PRIMO ESODO ESTIVO
Si parte, dunque, anche se il vero esodo estivo arriverà soltanto tra
qualche settimana. La situazione del traffico in Autostrada, dall'osservatorio
della polizia stradale, appare sostanzialmente tranquilla, e non si segnalano,
almeno in mattinata, code ai caselli. Queste immagini si riferiscono al
casello Bari- Nord e sono state girate a mezzogiorno: l'afflusso di auto
aumenta, con il passare delle ore, mantenendosi tuttavia su livelli tali
da non arrecare problemi ai viaggiatori già provati dal lungo viaggio
sotto il solleone. Ed è un traffico, come dicevamo all'inizio, di marca
prevalentemente straniera. Turchi soprattutto, come sempre accade in questo
periodo. E' consuetudine infatti che gli i cittadini del paese della mezza
luna che vivono nell'Europa centrale e settentrionale, tornino in patria
a luglio per trascorrervi le vacanze. E tappa obbligata del loro lungo
viaggio verso casa sono, appunto, i porti di Bari e Brindisi. Non mancano,
ovviamente, gli italiani che hanno optato per le cosiddette vacanze intelligenti,
ma l'esodo dei turisti di casa nostra deve ancora partire, come dimostrano
le immagini sulla corsia nord, praticamente deserta. L'appuntamento, su
questo versante, è rimandato di qualche settimana. E sarà un esodoàa fari
accesi: quasi tutti infatti - lo abbiamo constatato questa mattina - hanno
già recepito la nuova normativa che impone l'uso degli anabbaglianti.
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