|
RAPINATI, SPOGLIATI E COSTRETTI
A GETTARSI IN MARE
Brutta avventura per una coppia di turisti di Monza in vacanza a Trani.
La notte sono stati in balìa di 5 balordi che li hanno minacciati, rapinati
di tutto quello che avevano e poi costretti a spogliarsi per gettarsi
nelle acque del porto, così da assicurarsi la fuga. Dalle indicazioni
fornite dai due fidanzati, i militari sono riusciti a risalire ai presunti
autori del gesto e, su disposizione del sostituto procuratore del tribunale
di Trani Francesco Bretone, hanno sottoposto a fermo due di loro. Si tratta
di Michele Civita, 22 anni, originario di Andria, e di un minore di 17
anni. Un altro minorenne è stato denunciato a piede libero. Nessuna traccia
invece degli altri due.
|
|
COMMERCIANTE RAPINATO
Tre persone con il volto coperto, due delle quali armate di fucili a canne
mozzate, hanno rapinato un commerciante che stava per entrare nella filiale
di Santermo in Colle della Banca Popolare di Bari per depositare l' incasso
della giornata. La rapina ha fruttato circa 36mila euro, tra assegni e
contanti. La vittima, un dipendente della 'Laterza Carburanti', ha denunciato
l'accaduto carabinieri che hanno avviato indagini.
|
|
PANE E POMODORO INQUINATA (ANALISI
E GASTROENTERITI)
Ma sono poi così inquinate le acque di Pane e Pomodoro, tali da aver causato
una presunta impennata di casi di disturbi gastrointestinali? Abbiamo
verificato questa ipotesi. Ma anche se non c'è stato alcun incremento
dei casi di gastroenteriti, le acque di Pane e Pomodoro potrebbero essere
ugualmente inquinate. Conoscere i dati dell'Istituto di Igiene del Policlinico,
resta un mistero. Il responsabile dottor Quarto introvabile, i suoi collaboratori
non autorizzati a parlare. Come da copione soprattutto ad agosto. E allora
ci siamo rivolti al Presidio Multizonale di Prevenzione, settore microbiotossicologico.
Le analisi sono state effettuate il 5, il 16 e il 24 luglio in tutta la
zona di Pane e Pomodoro, Torre Quetta e anche nei pressi dello scarico
del Lungomare Nazario Sauro. La presenza di coliformi totali, coliformi
fecali e streptococchi fecali è risultata inferiore ai parametri consentiti
per legge. Tutto nella norma insomma. Come conferma il responsabile del
settore acque del Pmp, dottor Francesco Pieracci.
|
|
SASSI DAL CAVALCAVIA
Emulazione. Lo fa uno, lo fanno tanti altri. Nella diffusione di notizie
c'e' anche questo rischio. Come ad esempio nell'incosciente esercitazione
di lanciare sassi dai cavalcavia. Ieri un episodio di questo genere si
e' verificato ad uno degli svincoli per Casamassima della statale 100.
E poteva trasformarsi in una tragedia. Qualcuno ha lanciato da un ponte
un grosso sasso che ha colpito al paraurti anteriore, lato conducente,
un'auto sulla quale viaggiava una famiglia in vacanza a Santeramo. Ancora
un metro, e le cose sarebbero andate diversamente. Il conducente ha denunciato
il fatto ai carabinieri, che hanno avviato indagini.
|
|
CONTRABBANDO - MONTENEGRO
Continua l'inchiesta della procura antimafia di Bari sul coinvolgimento
del Presidente del Montenegro, Djukanovic, nel traffico internazionale
di contrabbando che aveva solide basi proprio in alcuni porti montenegrini,
ed altrettanti solidi collegamenti con la malavita pugliese e napoletana.
Il nome del presidente del montenegro e' stato iscritto nel registro degli
indagati dal sostituto procuratore barese scelsi che lo accusa di associazione
mafiosa. Djukanovic, prima di diventare presidente, ma utilizzando il
suo ruolo politico, avrebbe favorito le organizzazioni contrabbandiere
ospitandole in Montenegro, dietro lauti compensi. Un'accusa che il Parlamento
del Montenegro ha deciso di verificare, costituendo un'apposita commissione
d'inchiesta. Ieri, il presidente di questa commissione, Vuksan Simonovic,
e'stato interrogato a Bari proprio dal PM Scelsi, al quale ha consegnato
un rapporto con le conclusioni dell'inchiesta, datate 25 luglio. Secondo
indiscrezioni, la commissione parlamentare montenegrina avrebbe accertato
il coinvolgimento di Djukanovic nei traffici di contrabbando. Ma va anche
detto che Simonovic, una volta alleato di Djukanovic, ora e' suo acerrimo
nemico sul piano politico, e che il rapporto sul contrabbando e' stato
approvato dalla speciale commissione solo a maggioranza, col voto dei
partiti che non fanno piu' parte della coalizione di governo. Il rapporto
conterrebbe dati che dimostrerebbero come negli ultimi 10 anni, ed in
particolare nel 96, dal Montenegro sarebbero transitati ingenti quantitativi
di sigarette destinati ai mercati illeciti di tutta Europa.
|
|
DROGA DALL'ALBANIA
Se dal Montenegro, tuttavia, il traffico di sigarette da almeno
un anno si e' bloccato, dall'Albania continua ad arrivare droga
in italia, e sono Bari e Brindisi le porte d'ingresso. Era
sbarcata a Bari una donna di 33 anni arrestata ieri a milano con
8 chili di eroina. Insospettabile, era riuscita a far entrare
chissa' quanti altri quantitativi di droga, sempre sbarcando nel
porto barese, e raggiungendo Milano in treno. Laureata in
ingegneria, la donna studiava a Milano per farsi riconoscere il
titolo albanese. Ma la sua attivita' principale era quella di
trasportare droga grazie al fatto di essere insospettabile. |
|
TRANI: DISCARICA ECOERRE, LA PROVINCIA
HA DETTO NO
L'Ecoerre non si farà. La giunta provinciale di Bari ha deliberato l'annullamento
della delibera del giugno del 1999, che autorizzava la ditta Ecoerre a
realizzare nel territorio di Trani un impianto di trattamento per rifiuti
speciali non pericolosi con annessa discarica di seconda categoria tipo
"B". "La decisione", si legge in una nota della Provincia, "fa seguito
al pronunciamento della Conferenza dei Servizi che il 16 luglio scorso
si espresse a maggioranza per l'annullamento o revoca del provvedimento.
Votarono a favore dell'annullamento i rappresentanti del Comune di Trani
ed Andria, della Asl Bari 2 e di Legambiente, si astenne il rappresentante
del Comune di Bisceglie e votò in maniera contraria il rappresentante
della ditta Ecoerre". Secondo la Provincia l'avvio dell'esercizio della
discarica Ecoerre appesantirebbe il rischio ambientale con gravissime
conseguenze negative sul futuro utilizzo del territorio. Come ricorderete
nei mesi scorsi in città c'era stata una vera e propria sollevazione popolare
contro l'avvio dei lavori della discarica. Diverse infatti furono le manifestazioni
di protesta.
|
|
RIASSUNTI ALLA CBH
Cosi' com'era facilmente prevedibile, qualche giorno fa, il giudice del
lavoro ha ordinato il reintegro nel posto di lavoro per 31 dipendenti
licenziati dalla Cbh nel maggio scorso. Quella procedura, come ricorderete,
venne da noi denunciata, e non c'e' voluto molto a dimostrare che si trattava
solo di un provvedimento puntitivo nei confronti di dipendenti che non
avevano mai accettato di subire disparita' di trattamento e ingiustizie
varie sin dai tempi dell'amministrazione straordinaria delle ex cliniche
di Cavallari. Al licenziamento dei 31 ne seguirono altri cento, e probabilmente
anche ad essi, il giudice restituira' il lavoro, essendo stata utilizzata
la stessa procedura dei primi. A questo punto sorge legittimo un dubbio.
Ma alla Cbh non si accorgono che stanno sbagliando? O gli errori e i licenziamenti
fanno parte di un piano prestabilito? E se e' cosi, quanto potra' durare,
e quanto costera' tutto questo alla collettivita'?
|
|
ANTIGRANDINE
BARI: Grandine. Una calamità per gli agricoltori che in vista dei possibili
temporali, previsti per i prossimi giorni dai meteorologi, hanno messo
in azione, soprattutto nelle zone del sud barese i cannoni. Innanzitutto,
e proprio a questo proposito, va detto che gli agricoltori che ne fanno
uso sono fuorilegge. A stabilirlo è un decreto ministeriale di almeno
dieci anni fa. Da quando cioè sono diventati oggetto d'attenzione dei
ladri. I cannoni antigrandine funzionano come dei motori a scoppio. La
polvere da sparo contenuta veniva rubata e il pericolo di furto era diventato
così più pericoloso della loro effettiva utilità. E si, perché va detto
che i cannoni contro la grandine, servono praticamente a nulla. Parola
di Biagio Stragapede, presidente del consorzio di difesa delle produzioni
intensive. Ci sono situazioni propizie, come i temporali estivi, ma sono
tante, troppe le variabili climatiche che determinano, ad alta quota,
oltre i diecimila metri, la formazione dei chicchi di ghiaccio. Il gas
sparato dai cannoni non è in grado di raggiungere quelle altezze e in
più, va aggiunto, il fenomeno della grandine è difficilissimo da prevedere.
Per questo le previsioni del tempo, non includono mai, tra pioggia, sole
e neve, la grandine. "L'unico rimedio efficace e messi al bando i cannoni
- spiega ancora il presidente del consorzio - è la cosiddetta difesa passiva
costituita dall'utilizzo di reti se pur costosissime, e dall'assicurazione
contro le calamità naturali".
|
|
BISCEGLIE: SEQUESTRO IMPIANTO
DIVINAE FOLLIE, DISPOSTA PERIZIA TECNICA
"Tempi tecnici", li chiamano. Al massimo un paio di giorni. Quanto basta
per far valere le proprie ragioni e aspettare la relazione del perito
nominato dal pm che dovrà accertare se, come dice la famiglia Mastrogiacomo,
proprietaria del Divinae Follie di Bisceglie, i decibel sono effettivamente
nei limiti imposti dalla legge e dalle norme che regolano l'emissione
dei rumori nei locali di pubblico spettacolo. Probabile dunque che la
discoteca, il cui impianto fonico è stato sequestrato dal gip del tribunale
di Trani Michele Nardi per un presunto caso di inquinamento ambientale,
possa aprire già a partire da questo fine settimana. Sarà un tecnico del
presidio multizonale dell'Asl Ba 4 ad occuparsi delle misurazioni dei
decibel e fornire al sostituto procuratore Luigi Scimè materiale per pronunciarsi
su un eventuale dissequestro. Che sarebbe comunque condizionato, si dice
così, al ripristino dello stato delle cose. I titolari del locale si dicono
tranquilli, "nessun superamento dei limiti, tutto nella norma". I loro
legali sono già al lavoro. Intanto si è appreso che la denuncia per disturbo
della quiete pubblica è arrivata dal gestore di questo Hotel di Bisceglie,
poco distante dal Divinae Follie, il quale in un esposto inviato alla
procura si sarebbe lamentato per la perdita di alcuni clienti, specie
nel week end, i quali non sarebbero riusciti a dormire a causa dei rumori
che provenivano dalla discoteca. Nello stesso esposto ci sarebbe una perizia
tecnica e delle testimonianze in suo favore. Sarà in tutti i casi la procura
a decidere, ma la sensazione è che il popolo della notte già da sabato
tornerà a ballare al Divinae Follie.
|
|
CANOSA DI PUGLIA: VA IN SCENA
LA "FESTA DEL VINO ROSSO"
Tra i protagonisti della serata c'è lui, è un vino speziato che si ottiene
mettendo insieme sapori diversi come per esempio lo zenzero e la cannella.
Il suo nome è "Ippocrasso" e la sua storia è lunga più di 600 anni. Si
racconta che l'Ippocrasso, era il 1500, allietasse le corti e i banchetti
rinascimentali. Bè, non siamo in un castello ma poco ci manca. La festa
del vino rosso si celebra a Canosa. La organizzano, in occasione dei "Campi
Diomedei", il parco letterario Ettore Fieramosca e le aziende di queste
parti. Ci sono anche i sindacati, impegnati come dicono dalla Cia, non
solo nella lotta per i propri diritti, ma anche per la valorizzazione
dei propri prodotti. Che poi sono quelli della terra di Puglia, inconfondibili
negli odori e nei sapori. Un tuffo nel passato se volete, diventano affollate
le viuzze e i vicoli della città vecchia di Canosa. Questa è la zona Castello,
per le strade ci sono le fiaccole ad illuminare il percorso. In qualche
angolo anche la musica a rendere più allegra la degustazione guidata.
Il protagonista è il vino, naturalmente, ma anche i prodotti locali fanno
la loro bella figura. Il pane su tutti, specie se condito con l'olio dop
pugliese. Il progetto è quello dello "Scrigno dei sapori", a promuoverlo
sono le aziende locali convinte che bisogna salvare e soprattutto salvaguardare
i gusti del passato. Esperimento, per il secondo anno consecutivo, perfettamente
riuscito.
|
|
Ritorna all'indice delle
NEWS |
|