MONOPOLI: ARRESTATI DUE TRAFFICANTI DI CLANDESTINI

Due leccesi, accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sono stati arrestati dalla guardia di finanza di Monopoli sulla statale 16. Si tratta di Luigi Esposito e Flavio Calabrese; erano a bordo di una Y10 con la quale stavano accompagnando alla stazione di Bari 5 clandestini albanesi sbarcati, nella notte, sulle coste salentine. Questi ultimi, che per il viaggio avevano pagato un milione e mezzo di lire a testa, sono stati già rimpatriati.

ALTAMURA: FALSO CLIENTE RUBA IN GIOIELLERIA

Prima si è finto cliente, chiedendo al titolare della gioielleria di mostrargli oggetti in oro e gioielli; poi, approfittando di un suo momento di distrazione, ha afferrato un manicotto contenente oggetti preziosi ed è fuggito. Il titolare ha cercato di inseguirlo, senza riuscire ad acciuffarlo. Il bottino del furto ammonta a 20mila Euro.

BARI: SVILUPPI OMICIDIO SIGNORILE

Francesco Signorile era già finito un'altra volta nel mirino dei killer. Era il 10 marzo del 2000: un commando armato fino ai denti fece irruzione in una sala giochi di via Bovio, sempre al quartiere Libertà, sparando all'impazzata e ammazzando l'incensurato Giuseppe Grandolfo, 38 anni, che si trovava lì per caso. Il vero obiettivo dei sicari era invece Antonio Abaticchio, boss storico del quartiere, ferito in maniera grave assieme proprio a Francesco Signorile, suo braccio destro, almeno all'epoca. Un particolare, quest'ultimo, che rappresenta il punto di partenza delle indagini dei carabinieri sull'agguato di ieri sera, nel quale è rimasto anche ferito, con tre colpi di pistola alla coscia sinistra, il 48enne Domenico Mineccia, che si trovava sullo scooter guidato da Signorile, ucciso da due proiettili che lo hanno centrato all'addome. Gli investigatori stanno cercando di capire se il sodalizio tra la vittima e gli Abaticchio fosse ancora in piedi. In questo caso, i sospetti si concentrerebbero sul gruppo di Lorenzo Caldarola, detto Lorenzo avvolo, affiliato al clan degli Strisciuglio per conto del quale gestiva le attività criminali del quartiere entrando più volte in contrasto con gli stessi Abaticchio, come testimoniano le ripetute schermaglie della scorsa primavera, con una serie di sparatorie senza gravi conseguenze. Ma potrebbe anche essere che Signorile, descritto dagli investigatori come personaggio di scarsa personalità, si fosse avvicinato, da qualche tempo a questa parte, proprio al gruppo di Caldarola, il che invertirebbe la direzione delle indagini. L'ambiente di riferimento, ad ogni modo, è quello dello spaccio della droga. La vittima, sposato e padre di un bambino molto piccolo, trafficava in cocaina. Otto mesi era stato bloccato a Policoro, mentre faceva ritorno a Bari con un carico di droga. Di recente si era trasferito a Carrassi, in via Pasubio, ma il suo campo d'azione rimaneva il Libertà, un quartiere nel quale ora il clima è tornato a farsi pesante.

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