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SVILUPPI FUOCHI SAN NICOLA
Il titolare della ditta Palmieri di fuochi di artificio e quattro suoi
operai sono indagati per la tragica giornata di ieri della festa di San
Nicola a Bari. I giochi pirotecnici ieri sono finiti contro le barche
che accompagnavano la statuta del Santo a mare. 70 i feriti. Per questa
sfiorata strage l'inchiesta della magistratura ha portato gia' da ieri
al sequestro del molo, delle imbarcazioni affondate e della batteria dei
fuochi. Le barche, tuttavia, non dovevano stare li', se e' vero che l'ordinanza
vieta espressamente la navigazione e la sosta in un'area con un raggio
di 200 metri dalla zona dei mortai. Anche questo aspetto, non trascurabile,
e' oggetto dell'inchiesta.
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BARLETTA: VIOLENZA SESSUALE SULLA
FIGLIA 20ENNE, ARRESTATO RIGATTIERE
La colpa più grande quella di essere bella, magari un po' scoperta in
questi giorni di caldo, nel pieno della maturità, 20 anni. Probabilmente
non credeva neanche di suscitare l'attenzione degli uomini, meno che mai
quella del padre a cui ha chiesto un passaggio sulla moto per arrivare
a Barletta. Lui, un rigattiere di 42 anni di Andria, le ha messo le mani
addosso, poi in aperta campagna ha cercato di farle violenza. Sono stati
attimi terribili, ha raccontato la ragazza in lacrime alla polizia, lei
gridava e nessuno che poteva sentirla, c'erano solo dei contadini ha ricordato,
poi solo erba. Agli agenti ha detto di essere riuscita a scappare ma è
stata subito presa e spogliata. Solo la fortuna ha voluto che la violenza
fosse solo tentata. Una testimonianza drammatica nella sede del commissariato
di Barletta, i poliziotti della squadra volante hanno raccolto il materiale
che avevano a disposizione e si sono messi sulle tracce del bruto, suo
padre. Rintracciato e arrestato, quasi in flagranza. Aveva minacciato
la figlia, le aveva detto che sarebbero stati guai se solo avesse parlato.
Lei lo ha fatto lo stesso, non ha avuto paura e si è sfogata. Al magistrato
che si occupa del caso, il sostituto procuratore Antonio Savasta, l'uomo
dovrà dare spiegazioni di quello che ha fatto. Forse un momento di follia,
un raptus improvviso, di certo una ferita aperta nel cuore di una figlia
con la sola colpa, forse, di essere bella.
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BARLETTA: FIAMME IN APPARTAMENTO,
PAURA IN VIA CADORNA
Attimi di panico questa mattina in via Luigi Cadorna, in pieno centro
a Barletta, dove un incendio si stava propagando in un appartamento al
secondo piano, in una zona dove abitano per la maggior parte persone anziane.
I vigili del fuoco hanno fatto appena in tempo a spegnere le fiamme che
potevano provocare conseguenze ben peggiori. All'origine dell'incendio,
molto probabilmente, un fornello lasciato acceso dall'inquilino sceso
giù a fare la spesa. Per fortuna nessuno si trovava all'interno dello
stabile in quel momento. E' successo intorno alle 12, in piena ora di
punta e di traffico intenso. A dare l'allarme sono stati alcuni passanti
che hanno notato del fumo uscire dal balcone del secondo piano e una forte
puzza di fumo. Sul posto sono intervenuti anche i vigili urbani.
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LITURGIA ORTODOSSA
La grande paura di ieri al molo di San Nicola non ferma il flusso ininterrotto
di pellegrini e di fedeli che giungono alla basilica di San Nicola per
pregare dinanzi all'effigie del Santo o giù nella cripta. Quelli che vedete
sono in maggioranza pellegrini russi che pregano e cantano in attesa dell'arrivo
del metropolita rumeno. Intorno alle 9.30 giunge nella cripta di San Nicola,
accompagnato da altri preti ortodossi, il metropolita monsignor Losif,
della metropolia rumena dell'Europa occidentale e meridionale. Bacia il
crocifisso e si intona il primo canto. Intanto tutto intorno le suore
ortodosse nel loro caratteristico abito nero, scattano foto e riprendono
con telecamere amatoriali tutte le fasi della celebrazione religiosa.
Poi, con gli abiti da cerimonia, monsignor Losif rientra nella cripta
con altri sacerdoti delle comunità ortodosse rumene e francesi e si accinge
a celebrare messa. Si intonano gli Akatistos per san Nicola, cioè preghiere
apposite per i santi. Le suore e le donne con il capo coperto da un velo,
partecipano attentamente alla funzione segnandosi alla maniera ortodossa.
Una devozione antica, senza confini, nel nome di un Santo che rappresenta
un ponte fra Oriente e Occidente, nel segno dell'ecumenismo delle chiese
e dei popoli.
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CONVEGNO OLIO TIPICO
E' un dato acclarato: l'olio d'oliva sta conquistando il mondo. L'Italia,
d'altronde detiene il 25 per cento della produzione mondiale di olio d'oliva
e la nostra nazione riveste un ruolo centrale come area di scambio e consumo
del prodotto. Ma non solo quantità, si deve puntare anche sulla qualità,
avverte Domenico Barili, Presidente delle Fiere di Parma. L'Italia, paese
degli ulivi possiede più di 500 cultivar, cioè varietà di piante coltivate,
mentre la Francia o la Spagna una cinquantina. E allora più che di tutela,
serve la valorizzazione, anzi, dice Barili, troppa tutela può generare
un mostro amministrativo se non politico. E alla valorizzazione dell'olio
tipico italiano è stato dedicato un convegno, cui hanno partecipato fra
gli altri rappresentanti del Consiglio Oleicolo Internazionale, del Consiglio
Nazionale delle Ricerche e del consorzio nazionale degli olivicoltori.
E la mostra degli oli tipici, denominata "l'Abbazia degli oli pregiati
d'Italia" a Cibus Med di Bari, proseguirà a Parma, a San Paolo del Brasile
e forse anche a New York. L'olio extravergine di oliva rappresenta un
successo pieno e crescente nel mondo e cresce anche l'attenzione verso
la qualità dell'olio. Il terreno, il clima, la specie, la raccolta, la
spremitura, creano oli di natura diversa, ma l'olio ha un'anima antica
che la globalizzazione non deve distruggere, anzi la globalizzazione,
è stato detto nel corso del convegno, deve esaltare la qualità. Si deve
costruire allora un mercato per le aziende piccole. Una globalizzazione
quindi che contempli la possibilità di differenziarsi. Insomma un'indicazione
chiara a Stato, Regioni, Istituto per il Commercio Estero su come utilizzare
fondi e finanziamenti.
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