SVILUPPI OMICIDIO FANELLI

Li stavano arrestando per l'omicidio del diciannovenne militare di leva barese Luigi Fanelli, fino al 24 febbraio scorso ritenuto un caso di lupara bianca; non sapevano di essere intercettati grazie ad un microfono nascosto nell'auto dei carabinieri che li avrebbe portati al carcere di Trani. E cosi Filippo Di Venere e Francesco Scacqua - ritenuti insieme al pregiudicato barese Paolo Masciopinto autori dell'omicidio Fanelli - si sarebbero lasciati sfuggire qualche particolare nuovo ritenuto utilissimo dagli inquirenti, i sostituti procuratori Rosa Annunziata e Gianrico Carofiglio. Per Filippo Di Venere - che ha chiesto al tribunale del riesame l'annullamento dell'ordine di custodia cautelare per mancanza di gravi indizi - la posizione si sarebbe ulteriormente aggravata. Le intercettazioni ambientali avrebbero inferto un duro colpo al suo alibi. Di Venere ha sempre dichiarato che all'ora dell'omicidio di Luigi Fanelli - avvenuto secondo gli investigatori tra le 0.15 e l'una di notte del 27 settembre '97 - era a casa; invece non solo lo incastrerebbero alcune telefonate, ma da quanto detto nell'auto dei carabinieri all'amico Sciacqua prima di essere portato in carcere, avrebbe ammesso che quella tragica notte all'una era ancora in giro con lo stesso Sciacqua a fare benzina. Non solo, gli inquirenti hanno anche una intercettazione telefonica fatta sull'utenza della sua abitazione subito dopo l'arresto. La madre e la sorella commentando l'arresto avrebbero dato per scontato che c'era stato l'omicidio di Fanelli, precisando pero' che il fatto non era stato premeditato. Le due donne avrebbero - durante la telefonata - mostrato anche molta comprensione nei confronti della madre del militare scomparso e ucciso. Altre intercettazioni ambientali sono state fatte nella sala d'attesa del carcere di Trani il 27 febbraio prima dell'interrogatorio di garanzia. I due se la sarebbero presi non solo con i magistrati, ma anche con i due sottufficiali dell'arma che hanno seguito da vicino il caso minacciandoli di ritorsioni. Una volta scarcerati li avrebbero massacrati di botte. Le nuove prove sono state consegnate dai sostituti Annunziata e Carofilgio al tribunale del riesame.

BARI: NON ANCORA IDENTIFICATO CADAVERE S. GIROLAMO

A dieci giorni di distanza rimane ancora sconosciuto l'uomo assassinato con un colpo alla nuca sul lungomare di San Girolamo a Bari. Gli investigatori della scientifica del comando provinciale dei carabinieri di Bari stanno facendo diramare una elaborazione grafica della vittima per tentare di farlo riconoscere da qualcuno. Il cadavere, fu rinvenuto la mattina del 28 febbraio. Aveva indosso camicia cravatta, pantaloni ed un giaccone a vento. Apparente eta' 50-60 anni.

BARI: PROTESTE AMIU

Continua a Bari la protesta di 41 lavoratori socialmente utili a suo tempo ingaggiati dal comune e impiegati dalla azienda per l'igiene urbana. Ora sono senza lavoro. Alcuni di loro si sono cosi' incatenati davanti all'ingresso del palazzo comunale. L'unica prospettiva di occupazione per i 41 operai e' legata ad un progetto per la raccolta differenziata dei rifiuti, che la civica amministrazione ha incluso nel suo bilancio preventivo. Il documento, pero' non e'stato ancora discusso.

INCHIESTA NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA: SVILUPPI

Il nuovo palazzo di giustizia di via Nazariatns sarebbe stato improvvisato e adattato all'ultimo momento dai suoi vecchi propretari per poter ottenere dal comune un contratto di locazione vantaggioso di due miliardi e mezzo l'anno. I sostituti procuratori Renato Nitti e Roberto Rossi, dopo aver chiuso l'inchiesta per lottizzazione abusiva nei confronti dei due costruttori baresi Antonio e Giuseppe Mininni, titolari della societa' Gmc, inchiesta sfociata nel settembre scorso con il sequestro sia pure con facolta' d'uso del nuovo palazzo di giustizia, hanno aperto subito dopo un altro filone d'indagine che vede indagati i fratelli Mininni per frode in pubbliche forniture. Stando ai risultati non ancora conclusa di una consulenza disposta dai due pm sarebbero molte le discordanze tra il materiale utlizzato e quello descritto nel capitolato d'appalto dei lavori di ristrutturazione del palazzo per essere utilizzato come sede di tribunale penale: pavimento in ceramica anziche' di granito, mancanza del gruppo di continuita' per l'importante centro elaborazione dati; mancanza di vetri atermici - in alcune stanze si muore di freddo d'inverno e si soffre anche 30 gradi a maggio; mancanza di bagni e bidet, fogne inadeguate, soffitti piu' bassi in alcuni casi anche di 30 centimetri rispetto ai limiti previsti per legge; mancanza di aerazione, illuminazione di alcuni ambienti di lavoro e di aule d'udienza a volte eccessiva e dannosa per la salute. Nel febbraio scorso il cattivo funzionamento dell'impianto di riscaldamento ha provocato anche una violenta protesta dei dipendenti. Le indagini hanno accertato che quasi un annetto prima del sequestro l'immobile era stato venduto dalla Gmc dei fratelli mininni per trenta miliardi di vecchie lire alla societa' romana Gesfin; poco tempo dopo lo stabile veniva acquistato dall'Inail per circa 45 miliardi di lire. Anche su questa compravendita i magistrati stanno indagando.

ARRESTATO MARESCIALLO GFD

A Bari, invece, gli agenti della squadra mobile hanno arrestato un maresciallo della guardia di finanza di 46 anni, Pietro Livio Laterza, originario di Acquaviva Delle Fonti e in servizio a Livorno. L'uomo, bloccato all'altezza del casello autostradale di trani, e' stato trovato in possesso di 2 chili e mezzo di cocaina di cui non ha saputo spiegare la provenienza. E' stato lui stesso a dire ai poliziotti che lo hanno fermato di avere con se' la droga. L'accusa per lui e' dii detenzione di sostanze stupefacenti.

TRANI: ACQUISTA L'AUTO CON ASSEGNI RUBATI, ARRESTATO

Un imprenditore di Trani, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di truffa aggravata. Avrebbe acquistato dalla "Sidam Lancia", una concessionaria di automobili in città un'Alfa 156 2. 400 jtd servendosi di assegni che erano stati rubati. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Maralfa, hanno portata alla sua individuazione. L'ordinanza di custodia porta la firma del gip Michele Nardi. L'imprenditore, Luigi Di Lernia, è ora agli arresti domiciliari.

INSEGNANTE BARLETTA

Un telefonino Nokia per chiudere un occhio sui debiti formativi nella sua materia e magari per mettere una buona parola per le insufficienze nelle altre. Uno scambio reale e non virtuale testimoniato dalla presenza dei carabinieri che sopraggiungono a trattativa gia' avvenuta. Il docente - con le mani nel sacco - non puo' neppure tentare di negare. E' successo a Barletta dove il professore di tecnologia delle costruzioni dell'istituto "Nervi" deve rispondere di concussione. Immediata la denuncia dopo la trappola scattata sabato mattina. E non si tratterebbe dell'unico episodio al vaglio degli inquirenti. Tutto lascia pensare che all'interno della scuola fossero in molti a sapere che con quel docente bastava un telefonino per essere promossi. Cosa se ne facesse di tutti questi telefonini al momento non e' dato sapere.

BARI: CIGL CISL UIL SU CONTRATTO DI LAVORO

Porta la firma congiunta di Cgil, Cisl e Uil la bozza del nuovo contratto collettivo di lavoro del terziario. L'ipotesi di piattaforma è stata illustrata a Bari dai rappresentanti regionali dei tre sindacati che hanno dato in questo modo ufficialmente il via alle consultazioni prima che il documento venga presentato all'assemblea nazionale dei lavoratori per il varo definitivo. Affrontare e gestire il cambiamento e la globalizzazione, regolare e migliorare le condizioni di vita e di lavoro, salvaguardare la difesa del reddito: questi i punti cardine dell'importante provvedimento che intende tutelare i lavoratori del settore offrendo loro maggiori informazioni e garanzie. Tra le richieste formulate tra le righe del documento c'è ad esempio l'individuazione di una Commissione nazionale che verifichi ed esamini i comportamenti di mobbing nel sistema delle relazioni lavorative. Per quanto riguarda invece il livello di contrattazione i rappresentanti sindacali hanno elencato le questioni più significative al centro della trattativa prima tra tutte il reinserimento di coloro i quali a causa dell'età hanno difficoltà ad introdursi nuovamente nel settore attraverso la promozione di corsi di formazione mirati a coprire tutte le lacune dell'offerta lavorativa.

BARI: PARTENZA RELIQUIE SANT'AGOSTINO

Il pellegrinaggio pugliese delle spoglie di Sant'Agostino si è concluso a mezzogiorno in punto, quando il P180 dell'aeronautica militare è decollato dalla base di Gioia del Colle alla volta di Milano, per il ritorno della sacra teca nella Basilica di San Pietro in ciel d'oro di Pavia. In Puglia, le reliquie del Santo, erano arrivate lo scorso 28 febbraio, e dopo una breve sosta a Trani per le celebrazioni del quinto centenario dell'edificazione della chiesa che porta il suo nome, erano arrivate a Martina Franca, dove sono state esposte al pubblico all'interno della chiesa della Madonna della Santità. E la risposta dei fedeli è stata eccezionale, con un pellegrinaggio ininterrotto; del resto era la prima volta che le spoglie di Sant'Agostino venivano ospitate nell'Italia Meridionale. Ultima tappa della visita, l'aeroporto militare di Gioia del Colle, dove Monsignor Scarcelli ha celebrato una messa nella cappella della base, alla quale hanno preso parte, oltre ai padri agostiniani, i vertici del 36esimo stormo, a partire dal comandante, il colonnello pilota Stefano Salamida. Una cornice suggestiva per l'addio della Puglia - ma molti sperano sia soltanto un arrivederci - a questo santo messaggero di pace.

BARLETTA: DAL 5 ALL'8 OTTOBRE LA DISFIDA TRA CHEF FRANCESI E ITALIANI

A Barletta l'altra Disfida tra francesi e italiani si disputerà ai fornelli. Chiamiamolo più pacificamente concorso però, dal 5 all'8 di ottobre, nell'ambito delle manifestazioni per il 500anniversario della celebre disfida, maestri e pasticceri delle due nazioni si daranno battaglia, si fa per dire, a colpi di buona cucina. Protagonista il dolce, l'arte pasticcera per dirla con gli esperti. Uno di questi è Gabriel Pailasson, cavaliere della Legion d'Onore, il testimonial della manifestazione targata Zingrillo, azienda storica di Barletta nel campo della ristorazione. Lo spirito del concorso, presentato nella celebre cantina della Sfida, è quella di far rivivere uno spaccato dei tempi della Disfida attraverso il mangiare bene. Tutto deve essere studiato nei minimi dettagli: dalla scelta degli ingredienti alla preparazione delle portate, dalla loro presentazione in chiave artistica all'accurata ricerca delle fonti letterarie e storiche di riferimento per le ricette e le pagine degli aneddoti raccontati, dall'estrosità e dalla bravura dei maestri pasticceri alla loro capacità di rinnovare l'appuntamento con una professione sempre nell'obiettivo della modernità. Proprio come se fossimo nel periodo della celebre Disfida appunto. Il guanto è stato lanciato, la partita tra pasticceri francesi e colleghi italiani è aperta. Che vinca il migliore. E davvero qui difficile azzardare pronostici.

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