NOTIZIA FUMO PASSIVO

Dinanzi ai giudici del tribunale del lavoro di Bari si svolgera' stamane l'udienza sulla vicenda della centralinista del servizio 187 della Telecom che avrebbe contratto una patologia alla laringe a causa del fumo passivo. L'associazione Codacons chiede alla azienda di risarcire i danni subiti dalla dipendente che sara' costretta a sottoporsi ad un intervento chiurgico. La donna lavorava in uno spazio dove elevata era la presenza di colleghi fumatori. Per questo motivo, la Telecom era stata gia' condannata a far lavorare la dipendente in uno spazio protetto dal fumo. Superato il primo ostacolo, la centralinista ha deciso di proseguire la sua battaglia e di chiedere all'azienda telefonica il risarcimento dei danni, sulla cui richiesta, adesso, si pronuncera' il tribunale del lavoro.

VENDEVA FRUTTA, VERDURA E DROGA

Nel suo negozio di carbonara vendeva prodotti ortofrutticoli e vari tipi di droga. Scoperto e' stato arrestato dai carabinieri il titolare della rivendita ed un suo amico. In manette Antonio Menolascina, di 20 anni. A fargli compagnia in carcere l'amico Nicola Ungredda, di 30 anni, con precedenti penali. Nel negozio trovati e sequestrati 20 grammi di eroina, 35 dosi di cocaina, tre di hascisc e 550 euro in contanti.

BAMBINA DI TORITTO AFFETTA DA TETRAPARESI

La storia di Simona, una bambina di 13 di Toritto che frequenta la terza media non è solo quella di una ragazzina affetta da tetraparesi spastica. La sua vicenda umana non può prescindere da quella della mamma Eugenia e non soltanto per un fatto naturale. Eugenia infatti, madre di altri tre figli, Davide il più piccolo, è una donna che ha attraversato l'esistenza con coraggio e tanta forza. Simona è affetta da quella patologia fina dalla nascita. Il motivo? "Il mio primo marito" confessa a bassa voce "mi picchiava e quando ero incinta al settimo mese, mi sferrò un calcio in pancia. Simona nacque fortunatamente viva ma con quel problema alle gambe". Eugenia non si è persa d'animo, nonostante il rifiuto del padre di vedere quella bambina, l'ha tirata su con amore e pazienza. A 3 anni circa l'ha portata al Rizzoli di Bologna per un intervento di allungamento dei tendini. La bambina è restata sulla sedia a rotelle fino all'età di 8 anni. E poi sempre terapie di riabilitazione fino a quando la piccola ha cominciato a camminare, se pure con difficoltà, e a tenere le spalle sempre più dritte. Nel frattempo Eugenia che parla correntemente il tedesco, in quanto figlia di emigranti, ha trovato il coraggio di separarsi da un marito-padrone e di risposarsi. Quando la raggiungiamo è appena tornata dalla piscina di Cassano dove ha accompagnato la bella Simona per aiutarla ad essere sempre più come gli altri.

NOTIZIA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Il sostituto procuratore di Bari Roberto Rossi ha aperto un altro filone d'inchiesta sul piano di formazione professionale '98-'99 in Puglia. Dopo le indagini sui corsi Eurispes, che portarono all'arresto, nel marzo scorso, dei responsabili dell'istituto di rilevanza nazionale che ha sede a Roma, adesso si indaga sui corsi di formazione professionale appaltati e svolti in quegli anni dall'Agenform sud dell'architetto Vitantonio Mitola. Le ipotesi di reato sono peculato e falso, ma gli investigatori non trascureranno altri aspetti e puntano ad accertare l'esistenza di eventuali episodi di corruzione.

TRANI: UN CENTRO PER LA CURA DEL TUMORE CON L'IPERTERMIA

Nel meridione c'è un'apparecchiatura solo a Napoli, in una struttura privata. Serve per la terapia cosiddetta "ipertermica" o "ipertermia" attraverso la quale possono essere trattati i tumori con il riscaldamento dei tessuti a temperature superiori a quella fisiologica. Non è un'alternativa alle terapie diciamo così tradizionali come la chemio o la radio, ma è una possibile scelta terapeutica nel campo della cura dei tumori. Migliora la qualità della vita riducendo il dolore e favorisce la reattività immunitaria. Da oggi questa macchina si trova anche a Trani, nel barese, viene proposta a quei pazienti come scelta alternativa ai viaggi del trattamento, come li chiama il dr. Salvatore Conte, responsabile per l'Italia dello Staten Island University di New York dove il tumore si cura attraverso una tecnica definita "radiochirurgia sterotassica frazionata", vale a dire con l'irradiazione di raggi, tutti focalizzati sulla neoplasia, che riduce così gli effetti collaterali sui tessuti vicini. Un'ultima risorsa per tanti malati di cancro che può essere praticata sia al momento della diagnosi di tumori o anche più tardi quando la radioterapia convenzionale o la chemioterapia non hanno ottenuto i risultati desiderati. Int. dr. Salvatore ConteUna tecnica, quella della radiochirurgia, sviluppata nel 1991 a Stoccolma, una terapia localizzata e praticata con l'acceleratore lineare. Ma in Svezia si possono curare solo quelli del posto e così il trattamento è possibile solo negli Stati Uniti ma per New York parte solo chi è autorizzato secondo dei precisi parametri dopo il vaglio del primo consulto medico dove vengono visionate le tac. Un filtro dunque che in Italia è solo a Napoli e da oggi anche a Trani. E' aperto da pochi giorni, cominciano ad arrivare decine e decine di telefonate di gente che spera. C'è anche un sito internet (www.radiochiurgia.it) per saperne di più. Una nuova frontiera per la cura del tumore.

POLICLINICO ALTROVE

Non tutti sono d'accordo. Il preside della facolta' di medicina, Barbuti, ad esempio, vuole che il Policlinico resti dov'e'. E l'Universita' ha diritto di dire la sua su questa vicenda, essendo per meta' proprietaria del Policlinico. Tuttavia, l'esigenza di un cambiamento radicale e' avvertita da tutti. Cosi' com'e', il Policlinico scoppia e fa scoppiare la citta'. E' vecchio, malandato, irrazionale. Qualcosa bisogna assolutamente farla per cambiarlo. All'improvviso, il dibattito sul trasferimento del Policlinico e' scoppiato. Il progetto, tenuto nel cassetto per alcuni anni, adesso potrebbe diventare realta'. Ma non c'e' fretta. Sara' la Regione, d'intesa con l'Universita', a dire l'ultima parola. Fra i due enti non sembra esserci, al momento, unita' d'intenti, anche perche' ci sono altre questioni aperte. Ma una cosa e' certa, cosi' com'e', il Policlinico non puo' rimanere. Meno male che a dotarlo di attrezzature ogni tanto ci pensano i privati. Ieri i cugini Franco ed Enzo Divella, titolari della nota industria alimentare, hanno donato al reparto di urologia diretto dal professor Selvaggi una colonna di videolaparoscopia che permettera' di eseguire interventi chirurgici senza tagli o incisioni sul paziente.

IRENE PAPAS

Fu scippata mentre in auto raggiungeva il porto. Decise di partire senza presentare denuncia e, secondo qualcuno, espresse anche giudizi negativi sul capoluogo, manifestando l'intenzione di non metterci piu' piede. A distanza di due mesi, ieri la famosa attrice e cantante greca Irene Papas e' tornata a Bari ed ha incontrato il sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia. Ha voluto chiarire le circostanze di quell'episodio ed ha avuto parole di elogio per Bari, definendola porta d'amore e di simpatia. Ha dichiarato di non aver mai pronunciato le parole che gli sono state attribuite. "Non posso condannare una intera citta' - ha aggiunto - solo per qualche ladrone che ci vive". Chiarito l'equivoco, prima di tornare in Grecia Irene Papas, accompagnata dal console greco, ha visitato la citta' e la basilica di San Nicola e si e' ripromessa di tornare anche in futuro.

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