PALO: DENUNCIATA SCOMPARSA DI
UN EMIGRATO IN GERMANIA
Da qualche tempo non si hanno più notizie di un uomo di 50 anni, originario
di Palo del Colle, in provincia di Bari, ma residente a Nohulm, in Germania.
A denunciare la scomparsa di Francesco Caputo, questo il nome dell'uomo,
è stata la sorella Cristina, che vive a Palo del Colle. La donna non ha
saputo fornire altre notizie ai carabinieri che hanno esteso la notizia
agli altri uffici e, ovviamente, alle autorità tedesche.
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BARI: PRESO SCIPPATORE IN BICICLETTA
Spesso abbiamo sentito parlare di ladri di biciclette, ma agli scippatori
"a pedali" non eravamo di certo abituati. E i primi ad esserne rimasti
sorpresi sono stati gli agenti della sezione volanti della questura di
Bari che ieri hanno catturato, al termine di un brevissimi inseguimento,
il 29enne Ferdinando Mundo, originario di Bitonto. Poco prima, nella ex
frazione di S.Spirito, nei pressi di un distributore di benzina, aveva
portato via il portafogli a una donna.
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BARI: STATUA FAZIO
La scultura di Folon, raffigurante una mano dalla quale si libera in volo
un uccello, è stata posizionata proprio lì, dove 12 mesi fa venne ucciso
per errore Michele Fazio. Un eroe buono, come l'ha definito il presidente
della Provincia di Bari Marcello Vernola che si è fatto promotore dell'iniziativa:
un esempio - ha proseguito - al quale ora devono guardare tutti i ragazzi
del quartiere. Un appello, questo, arrivato anche da Lella Fazio, la mamma
di Michele. Giuseppe Fazio, invece, ha voluto dedicare la scultura a tutte
le vittime innocenti della malavita, ricordando in particolare la recente
tragedia di San Severo, dove ha perso la vita la piccola Stella Costa.
Tanti i messaggi di speranza, si farà tanto per cominciare la cooperativa
per ex detenuti, lanciati dai rappresentanti delle istituzioni, arrivati
in massa in strada Amendoni dove c'erano anche esponenti di forze dell'ordine
e magistratura. Ma quell'ottimismo che in molti hanno voluto ostentare
fa a schiaffi - va detto - con la realtà: a un anno dalla sua morte, Michele
Fazio è un simbolo ancora senza giustizia.
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BARI: CHIUSURA ANNO ACCADEMICO
IAM
Quarant'anni di attività dedicati alla valorizzazione dell'agricoltura
mediterranea, allo studio e all'approfondimento delle più moderne tecniche
produttive, alla diffusione della cultura della cooperazione fra popoli
di etnia, religione e nazionalità diverse nel segno di uno sviluppo socio
- economico comune. Celebra una data importante lo Iam, l'Istituto Agronomico
Mediterraneo di Valenzano, alle porte di Bari che ha chiuso positivamente
l'anno accademico 2001 - 2002, per l'esattezza il suo quarantesimo anno
di vita. Autorità, docenti e allievi italiani e stranieri hanno partecipato
alla cerimonia presieduta dal direttore dell'istituto Cosimo Lacirignola.
Quest'anno 94 studenti hanno frequentato i corsi dello Iam, provenienti
per lo più da Marocco, Turchia, Egitto e Tunisia. Alcuni si sono specializzati
nella gestione del suolo e delle risorse idriche, altri nella protezione
integrata delle colture frutticole mediterranee, altri ancora in agricoltura
biologica mediterranea. Sono stati 248 coloro che hanno frequentato i
corsi intensivi, della durata di due settimane, e 89 i ricercatori impegnati
nei corsi avanzati di specializzazione. Numerosi programmi di ricerca,
hanno detto i relatori, sono stati attuati fra lo Iam e diverse istituzioni
nazionali e internazionali, come la Fao, la Banca Mondiale, la Commissione
dell'Unione Europea, e poi centri universitari africani, asiatici e statunitensi.
Intensa e produttiva, ha spiegato il direttore, è stata anche la collaborazione
con l'università e il politecnico di Bari. Positivo infine il bilancio
degli interventi sul territorio per lo sviluppo del settore agricolo e
la salvaguardia dell'ambiente, verso una progressiva diffusione dell'agricoltura
sostenibile in tutti i paesi del Mediterraneo.
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