TRATTA DEI BAMBINI
Pensavano di essere sulle tracce di una organizzazione di trafficanti
di droga che avviava anche giovani donne dell'est alla prostituzione.
Anche i carabinieri infiltrati hanno fatto fatica a credere che il pacco
che gli avevano proposto di acquistare non avrebbe contenuto sostanze
stupefacenti, bensi' un bambino. Un bambino peraltro non ancora nato,
portato in grembo da una giovane prostituta ucraina, rimasta involontariamente
incinta. Per questa piccola creatura, la banda, aveva avviato un'asta
vera e propria. Il neonato sarebbe andato al miglior offerente. Gli inquirenti
temendo per le sorti del piccolo hanno finto di accettare, hanno conteso
il piccolo ad una coppia italiana non ancora identificata, alzando la
posta fino a 350 mila euro, sette volte in piu' la cifra di partenza.
Sono soltanto alcuni dei particolari sconcertanti emersi dalla inchiesta
che ha portato in carcere tre donne ed un uomo di nazionalita' ucraina.
I militari sono entrati in azione quando hanno avuto la certezza che la
giovane aveva partorito in un appartamento di Giovinazzo, nel barese.
Il bambino ora sta bene, pesa tre chili ed 800 grammi e porta il nome
di uno dei carabinieri che ha agito sotto copertura. Con la madre sono
finiti in carcere altre due donne: la mente dell'organizzazione Nadia
Tkacenko, di 46 anni, una 62enne che aveva reciso con un coltello da cucina
e con precisione chirurgica il cordone ombellicale, ed un loro guardaspalle.
Complesso e delicato il lavoro di indagine svolto dai carabinieri del
reparto operativo di foggia, coordinati dal Pm della Dda di Bari Gianrico
Carofiglio. Tutto e' stato organizzato per non mettere a repentaglio la
vita del feto e della donna. Il magistrato ha addirittura nominato come
suo consulente un ginecologo che, sotto copertura, ha curato la donna
ucraina durante la gestazione. Un dottore prezzolato, lo definivano i
componenti della banda, commentando la parcella troppo elevata che il
medico si faceva versare ad ogni visita, per non suscitare sospetti. Piu'
volte i carabinieri hanno chiesto alla madre, che non era alla sua prima
gravidanza, se avesse davvero intenzione di vendere il bimbo e le risposte
sono state sempre affermative. Nessuno, quindi, l'ha costretta ad un gesto
cosi' assurdo. A convincerla potrebbero essere stati invece i 25 mila
euro offerti dalla banda, a lei che era giunta in Italia con la prospettiva
di fare la domestica e si era invece trovata sul marciapiede. Bambini
venduti all'asta, quindi. L'inchiesta non e' conclusa perche' c'e' un
altro terribile sospetto, e cioe' che dietro questa vicenda possa nascondersi
un traffico di organi. Una pista che gli inquirenti stanno approfodendo
nel massimo riserbo e che potrebbe portare ad ulteriori clamorosi sviluppi.
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AGGUATO SAN PAOLO
Agguato ieri sera al quartiere San Paolo, a Bari. Vittima un pregiudicato
di 38 anni, Nicola Vavalle, ferito in modo non grave ad una gamba a colpi
d'arma da fuoco. Il ferimento e' avvenuto su viale delle regioni. Vavalle
e' sottoposto a regime di sorveglianza speciale. Secondo una prima ricostruzione
fatta dalla polizia, l' uomo si trovava nelle vicinanze di una pizzeria
quando e' stato raggiunto da due persone in sella ad una motocicletta
di grossa cilindrata che indossavano caschi integrali. Uno dei due ha
sparato con una pistola ferendo vavalle alla coscia destra. Soccorso e'
stato trasportato al vicino ospedale dove e' tuttora ricoverato.
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VERTICE PROGRAMMA
Si e' aperto questa mattina nella sala Bona Sforza del Castello Normanno
Svevo di Bari, il vertice dei capi di governo ed i ministri degli esteri
dei paesi dell'area balcanica che hanno aderito all'iniziativa adriatico-jonica:
oltre all'Italia, ne fanno parte l'Albania, la Bosnia Erzegovina, la Croazia,
la Grecia, la Slovenia, la Serbia e il Montenegro. Dopo Ancona, Spalato
ed Atene, tocca a Bari, da sempre osservatorio privilegiato sull'area
dei balcani. Un'area nella quale il nostro paese continua a svolgere un
ruolo di primaria importanza. Lotta alla criminalita', economia, turismo
e cooperazione fra piccole e medie imprese, ambiente, trasporti e comunicazione
marittima, cultura, cooperazione inter-universitaria: questi i temi di
discussione. Qualche sacrificio anche per i baresi. E' scattato ieri sera,
infatti, il divieto circolazione nella cosiddetta zona rossa, il quadrilatero
che delimita il centro murattiano ed il borgo antico: vi potranno accedere
solo i residenti e gli operatori commerciali muniti di pass.
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